Più pattuglie per il distretto dei preziosi di Arezzo e un rinnovato impegno tra settore produttivo, forze dell’ordine, istituzioni e vigilanza privata. Si è tenuto a palazzo del Governo oggi, mercoledì 23 ottobre, un nuovo vertice sull’emergenza furti nelle ditte orafe. Dopo il primo incontro dei giorni scorsi, il prefetto Clemente Di Nuzzo ha importato il lavoro in modo concreto, fissando tempi, obiettivi e metodi. L’incontro è avvenuto dopo l’ennesimo furto, il 18esimo, ai danni della Joker Preziosi di Tegoleto.
Questo il comunicato diffuso al termine della riunione in prefettura:
Impegni concreti per prevenire e contrastare con ancora più forza il fenomeno dei furti nelle aziende orafe.
È quello che emerge dal serrato e costruttivo incontro che il prefetto Clemente Di Nuzzo ha tenuto questa mattina in prefettura con i rappresentanti della Consulta orafa alla presenza dei vertici provinciali delle forze di polizia.
In un clima cordiale, improntato alla massima collaborazione, sono stati esaminati tutti gli aspetti del fenomeno che colpisce il settore orafo ed è stata decisa una fattiva agenda di lavoro che partirà immediatamente con impegni importanti e concreti che si svilupperanno nei prossimi giorni.
Tenuto conto della estensione e dell’ampia diffusione sul territorio di imprese orafe, anche di piccole dimensioni, l’obiettivo è quello di costruire una reale azione sinergica tra tutti gli attori coinvolti nel sistema della sicurezza delle imprese del mondo orafo e, quindi, di agire su tutti i fronti possibili, sia dal lato delle misure di prevenzione e contrasto che da quello della repressione dei tentativi di commissione delle azioni delittuose.
Particolare attenzione sarà, pertanto, posta al rafforzamento dei servizi di controllo ed al coordinamento delle forze di polizia, con il contributo degli istituti di vigilanza privata operanti per il settore ed alla sensibilizzazione sulla necessità di un adeguato rafforzamento dei sistemi di sicurezza passiva delle imprese stesse.
In particolare gli istituti di vigilanza sono stati convocati per una prossima riunione in questura volta ad approfondire alcuni rilevanti aspetti tecnico operativi.
È fondamentale in questa fase non trascurare nessun aspetto del problema – ha detto il prefetto – perché è dall’azione e dalla collaborazione di tutti gli attori in campo, istituzionali e privati, che si può dare una positiva risposta al problema.
Azioni concrete, quindi, nell’assoluta consapevolezza dell’importanza economica del settore orafo.
Con la Consulta orafa sarà, inoltre, rafforzato il già costante percorso di dialogo intrapreso: Parlarsi, ascoltarsi e scambiarsi informazioni – ha aggiunto il prefetto – è importante e contribuisce a rafforzare l’intero sistema di sicurezza che intendiamo portare avanti e migliorare.
Un piano di azione ad ampio raggio, dunque, che, con il coinvolgimento di tutti gli attori interessati, è già pronto a partire e che verrà aggiornato ed implementato nel corso del tempo.
In previsione anche un incontro in prefettura con un’ampia rappresentanza degli imprenditori orafi per un utile confronto con le forze dell’ordine riguardo alle misure di prevenzione dei fenomeni criminosi di settore.
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