Continua a prendere forma la Legge di Bilancio che nel 2025 dovrebbe far aumentare le pensioni minime del 2,7% rispetto ai trattamenti prima della maggiorazione, con un ritocco legato all’inflazione nel 2024, arrivando così, secondo quanto dicono alcune fonti, a 620,92 euro contro gli attuali 614,77, quindi davvero una piccola variazione.
La Manovra dovrebbe anche introdurre la possibilità di usare i fondi integrativi alimentati con il Tfr per consentire di andare in pensione a chi non ha raggiunto l’importo dell’assegno sociale con il sistema contributivo: sarà quindi possibile lasciare il lavoro con un assegno minimo a 67 anni.
Si avviano verso la riconferma le regole previste a partire da quest’anno per l’accesso ad Ape sociale, Opzione Donna e Quota 103. In particolare, per l’ultima misura la stretta sulle regole, ovvero il calcolo interamente contributivo per l’assegno, il limite di quattro volte il trattamento minimo fino all’arrivo all’età di vecchiaia e l’allungamento delle finestre mobili, ha fatto sì che le richieste crollassero. Per quanto riguarda Opzione donna, questa resterà aperta alle lavoratrici che hanno almeno 61 anni di età – ma la soglia scende di un anno per ogni figlio, fino a un massimo di due anni – e 35 anni di contributi versati. Anche in questo caso, l’assegno viene ricalcolato con il metodo contributivo.
Fondi integrativi e assegno sociale per andare in pensione a 67 anni. Un’ipotesi che riguarderebbe pochissime persone perché chi ha stipendi più bassi tende a iscriversi meno alla previdenza integrativa. Questa ipotesi prevede infatti la possibilità di usare i fondi integrativi per arrivare all’importo dell’assegno sociale necessario per andare in pensione di vecchiaia a 67 anni, per chi ha versato contributi solo a partire dal 1996.
Incentivi fiscali invece per chi decide di continuare a lavorare, pur avendo maturato i requisiti per la pensione anticipata con ‘Quota 103’ e chiederà di avere in busta paga la quota di contributi a carico del dipendente (il 9,19%), avendo l’assegno pensionistico che terrà conto di quanto non versato. Sembra invece andare verso l’archiviazione la possibilità di usare il Tfr versato nei fondi pensione per anticipare la pensione a 64 anni raggiungendo un assegno pensionistico pari ad almeno tre volte l’assegno sociale.
Giorgetti: “E’ una situazione complicata a livello internazionale, che non aiuta la crescita economia, ma l’obiettivo della manovra è di andare incontro a chi ha più bisogno e abbiamo dato dimostrazione concreta di questo tipo di sensibilità”, ha detto il ministro dell’Economia, nel corso di un evento a Genova, parlando della prossima manovra finanziaria. “Il taglio del cuneo fiscale coinvolgerà 1,3 milioni di lavoratori in più rispetto ai 13 milioni già interessati dalla misura attualmente in vigore”. Rispetto alla norma in vigore quest’anno per i redditi fino a 35mila euro “arriviamo – ha aggiunto Giorgetti – ai redditi fino a 40mila euro”.
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