Nel 2025 scatta l’addio all’Assegno di Inclusione per le famiglie percettrici del sussidio INPS, ma solo temporaneo. I beneficiari della misura dovranno presto vedersela con il primo stop dei pagamenti del contributo al via non appena si raggiungerà la scadenza fissata dalla normativa.
Non c’è però motivo di allarmarsi: la misura verrà riattivata non appena si presenterà una nuova domanda all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, dopo l’interruzione dei pagamenti per un mese, come previsto dalla Legge. Stiamo parlando, quindi, di un addio non definitivo che ridurrà il numero delle ricariche annuali sulla Carta ADI da 12 a 11 dal prossimo anno e per quelli a seguire. A tal proposito, è la normativa a chiarire che, ad ogni rinnovo dell’Assegno di Inclusione, la durata del contributo si ridurrà a 12 mesi.
Prima di vedere nello specifico chi perde l’Assegno di Inclusione dal prossimo anno, da quando e perché, vi lasciamo al video YouTube di Bonus e Pagamenti sulle date di accredito dell’Assegno di Inclusione di ottobre 2024.
Addio Assegno di Inclusione 2025, chi perde il sussidio INPS
Per capire quando scatta la decadenza, e quindi l’addio “temporaneo” all’Assegno di Inclusione nel 2025, c’è bisogno di rispolverare i punti chiave del sostegno definiti dalla normativa, facendo anche qualche passo indietro nel tempo. L’Assegno di Inclusione ha preso il posto del Reddito di Cittadinanza, cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, conservandone alcune caratteristiche per non tradire le aspettative dei nuclei familiari affezionati al RdC.
Tra queste spicca quella riguardante la durata massima di fruizione: le famiglie beneficiarie del contributo possono contare su contributo per un periodo massimo di 18 mesi. Oltrepassata tale soglia temporale, scatta la perdita del sussidio, fermo restando la possibilità dei percettori di inoltrare una nuova domanda all’INPS per chiederne il rinnovo, da effettuare nel mese successivo a quello in cui è stata ricevuta l’ultima ricarica ADI. Chiesto il rinnovo, il periodo massimo di fruizione cala da 18 a 12 mesi.
Addio Assegno di Inclusione 2025, perché
A questo punto siamo in gradi di capire perché si parla di addio temporaneo all’Assegno di Inclusione 2025. Tra il momento in cui scatta la decadenza dalla misura, al rinnovo della Carta ADI, alle condizioni viste nel precedente paragrafo, deve necessariamente trascorrere un mese di pausa dei pagamenti. In questo periodo, i percettori dell’Assegno di Inclusione non riceveranno alcuna ricarica. I pagamenti riprenderanno con la domanda di rinnovo presentata all’INPS, sempre nel rispetto dei requisiti per il suo riconoscimento e alle condizioni sopra viste.
Quando si decade dall’Assegno di Inclusione 2025
Per scongiurare il rischio di farsi cogliere impreparati dalla prima decadenza dell’Assegno di Inclusione 2025, abbiamo stilato per voi il calendario con i vari adii temporanei (mesi di interruzione) previsti nel prossimo anno, compresi i periodi entro cui va rinnovata la domanda INPS de presentare per non perdere definitamente il contributo, per chi ha percepito i pagamenti nei primi mesi del 2024.
Ecco tutte le date a cui fare attenzione:
- chi ha incassato il primo pagamento dell’Assegno di Inclusione a gennaio 2024, riceverà l’ultima ricarica ADI a giugno 2025 (trascorsi i 18 mesi di fruizione). A luglio 2025 va presentata la nuova domanda per continuare a fruire della misura. In questo mese c’è lo stop ai pagamenti da parte dell’INPS. Le ricariche riprenderanno con il pagamento dell’Assegno di Inclusione di agosto 2025;
- chi ha incassato il primo pagamento dell’Assegno di Inclusione a febbraio 2024, riceverà l’ultima ricarica ADI a luglio 2025 (trascorsi i 18 mesi di fruizione). Ad agosto 2025 va presentata la nuova domanda per continuare a fruire della misura. In questo mese c’è lo stop ai pagamenti da parte dell’INPS. Le ricariche riprenderanno con il pagamento dell’Assegno di Inclusione di settembre 2025;
- chi ha incassato il primo pagamento dell’Assegno di Inclusione a marzo 2024, riceverà l’ultima ricarica ADI ad agosto 2025 (trascorsi i 18 mesi di fruizione). A settembre 2025 va presentata la nuova domanda per continuare a fruire della misura. In questo mese c’è lo stop ai pagamenti da parte dell’INPS. Le ricariche riprenderanno con il pagamento dell’Assegno di Inclusione di ottobre 2025;
- chi ha incassato il primo pagamento dell’Assegno di Inclusione a aprile 2024, riceverà l’ultima ricarica ADI a settembre 2025 (trascorsi i 18 mesi di fruizione). A ottobre 2025 va presentata la nuova domanda per continuare a fruire della misura. In questo mese c’è lo stop ai pagamenti da parte dell’INPS. Le ricariche riprenderanno con il pagamento dell’Assegno di Inclusione di novembre 2025;
- chi ha incassato il primo pagamento dell’Assegno di Inclusione a maggio 2024, riceverà l’ultima ricarica ADI a ottobre 2025 (trascorsi i 18 mesi di fruizione). A novembre 2025 va presentata la nuova domanda per continuare a fruire della misura. In questo mese c’è lo stop ai pagamenti da parte dell’INPS. Le ricariche riprenderanno con il pagamento dell’Assegno di Inclusione di dicembre 2025.
Per gli anni successivi vale lo stesso discorso, ma con una piccola accortezza: allo scadere dei 18 mesi l’Assegno di Inclusione può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per altri 12 mesi.
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