Il Parlamento Europeo dà il via libera definitivo al prestito straordinario da massimo 35 miliardi di euro all’Ucraina. L’Europarlamento ha approvato il finanziamento con 518 voti favorevoli, 56 contrari e 61 astensioni. Adesso Kiev avrà i fondi necessari per continuare la guerra contro la Russia, risorse che rientrano nel pacchetto fino a 50 miliardi di dollari (circa 45 miliardi di euro) concordato a giugno 2024 dal G7.
Il prestito sarà rimborsato con le future entrate generate dai beni russi congelati. Circa 210 miliardi di euro di attività della Banca centrale russa sono bloccati nell’Unione Europea per via delle sanzioni imposte a Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina a febbraio 2022. I governi europei hanno già approvato informalmente la proposta e hanno deciso di mettere da parte i profitti dei beni russi congelati per sostenere gli sforzi militari e la ricostruzione dell’Ucraina.
Ok finale dal Consiglio
Dopo l’ok del Parlamento Europeo servirà quello del Consiglio, istituzione che riunisce gli Stati membri. Si tratta di una formalità ma solo dopo sarà possibile erogare i nuovi fondi. Per non perdere il diritto al prestito Kiev si è impegnata a sostenere meccanismi democratici efficaci, a rispettare i diritti umani e a ulteriori condizioni politiche da stabilire in un memorandum d’intesa.
Al finanziamento, inoltre, si applicheranno misure specifiche per prevenire frodi e irregolarità. «È un momento storico», dichiara la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola. «Con questo voto inviamo un messaggio forte: stiamo usando i profitti provenienti dai beni russi congelati per l’Ucraina e la Russia, in quanto aggressore, pagherà per la sua distruzione. Slava Ukraini».
Il relatore Karlsbro (Renew): la Russia pagherà
Un messaggio simile arriva dal relatore della proposta, Karin Karlsbro (Renew): «L’Ucraina continua a resistere all’aggressione russa con i suoi coraggiosi cittadini, che combattono non solo per la propria esistenza e libertà, ma per difendere la democrazia, i diritti umani, la libertà e il diritto internazionale per tutti noi». La necessità di un sostegno finanziario «è immensa e urgente. La Russia deve pagare per aver attaccato gli ucraini e per la distruzione brutale del Paese. L’onere della ricostruzione dell’Ucraina sarà sostenuto dai responsabili della sua distruzione», ha aggiunto Karlsbro. (riproduzione riservata)
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