Si chiamava Simone Farinelli il ragazzo di 20 anni morto nell’alluvione a Pianoro (Bologna). Era nato in provincia di Brescia, ma abitava ad Ozzano Emilia, paese vicino al luogo dove avvenuta la tragedia.
Secondo quanto ricostruito, Simone Farinelli era in macchina con il fratello quando i due sono stati travolti dall’onda del Rio Caurinziano a Botteghino di Zocca. Il fratello è riuscito a scappare dalla macchina, mentre lui non è riuscito a uscire e l’onda di piena ha trascinato via l’auto. La giovane vittima aveva un problema di disabilità uditiva, il corpo è stato recuperato sulla riva del torrente Zena.
«L’ho tenuto per mano finché ho potuto, ma poi ho perso la presa», racconta il fratello Andrea. «Stavamo tornando a casa e ho visto passare un’auto più piccola della nostra, ho pensato che ce l’avremmo fatta, poi l’onda improvvisa dalla collina ci ha portato via. Forse sarebbe bastato un metro più avanti per essere salvi».
Andrea ha tirato giù il finestrino, è uscito dall’auto e si è tirato su aiutandosi con lo specchietto, poi ha preso la mano del fratello: «L’ho tenuto finché ho potuto, non mi perdonerò mai di non essere riuscito a salvarlo». Oggi Andrea Farinelli avrebbe iniziato l’università .
Sono oltre tremila gli sfollati in Emilia Romagna.
(Unioneonline)
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