Pensioni anticipate con il Tfr, sulla previdenza integrativa stop silenzio-assenso: cosa cambia #finsubito prestito immediato

Uscita anticipata

Tornando al nuovo strumento per facilitare l’accesso al pensionamento anticipato, come detto il governo guarda, aggiornandolo, alla vecchia Rita. La Rendita integrativa temporanea anticipata permetteva l’erogazione frazionata di tutto o parte del montante accumulato per coprire i contributi mancanti e accedere alla pensione di vecchiaia. Poteva utilizzare questa modalità soltanto chi aveva vent’anni di contribuzione, era iscritto da almeno un quinquennio a un fondo complementare, avrebbe maturato i requisiti per l’uscita entro i 5 anni successivi. Grazie alla norma inserita in manovra, invece, chi ha compiuto 64 anni di età e alle spalle venti anni di lavoro, può utilizzare parte del Tfr versato ai fondi complementari per coprire i contributi mancanti e – in questo caso – raggiungere il requisito dell’assegno tre volte il minimo.

Secondo Durigon, questa modalità può aiutare i più giovani che in futuro, e con il contributivo, rischiano di ritrovarsi con pensioni più basse rispetto a quelle ricevute dai loro genitori e dai loro nonni. Ai livelli attuali, dovrebbero ottenere 1.500 euro al mese. Senza dimenticare sia che si ridurrebbe l’obbligo per lo Stato di equiparare questi stessi bassi assegni al minimo sia, soprattutto, che in questo modo la Lega manda un segnale verso il superamento della legge Fornero, che impone oggi di poter lasciare il lavoro a 67 anni e con almeno 20 anni di contributi.