Circa 180mila soci e oltre 260mila clienti settimanali, per un giro di affari di oltre 490 milioni di euro nei 25 punti vendita della provincia. E’ il quadro che emerge dall’indagine condotta da Nomisma sull’impatto economico e sociale di Unicoop Firenze nell’area pisana. I dati sono stati annunciati ieri in seguito al taglio del nastro di “Dialoghi nei territori“, l’iniziativa salutata dal presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, pensata per incontrare le comunità locali: dopo la prima tappa a Prato si è aperta la cinque giorni pisana che si svolgerà alla Stazione Leopolda fino a venerdì con una serie di incontri tematici dedicati alle istituzioni, alle associazioni, alle imprese e ai soci attivi nel territorio.
“L’obiettivo dell’iniziativa – ha spiegato Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne Unicoop Firenze – è rafforzare il legame con le singole comunità. E’ un’occasione per capire quali sono le esigenze e i bisogni dei territori e in che misura possiamo concorrere perché siano soddisfatti, impegnandoci nel campo della cultura, del benessere e dell’ambiente”. E proprio sul tema dell’ambiente, Vanni aggiunge: “Vogliamo lasciare un segno anche a Pisa: siamo in contatto con Cisanello per la realizzazione di un’area verde all’interno dell’ospedale, che favorisca il ricambio d’aria e il benessere della comunità”. Dalle ricerche curate da Nomisma, ha osservato Francesca Gatteschi, direttrice soci Unicoop Firenze, “emerge sul territorio pisano una certa stabilità demografica, in controtendenza rispetto ai dati nazionali e regionali. L’economia è per lo più orientata verso il commercio e i servizi, con una predisposizione all’innovazione ma in modo consapevole”. Ma cosa cercano quindi i consumatori pisani? “Risparmio – aggiunge Gatteschi – ma anche attenzione all’ambiente e alla cultura. L’indagine ci conferma che la cooperativa svolge non solo una funzione economica, ma raccoglie una serie di istanze e aspettative legate ai temi della solidarietà, della sostenibilità, della valorizzazione delle eccellenze del territorio e della cultura”. In questo contesto, secondo il rapporto, la grande distribuzione può giocare un ruolo fondamentale non solo ampliando l’offerta di prodotti a basso impatto ambientale (44%), ma anche privilegiando i rapporti con imprese agricole e fornitori che adottano pratiche responsabili (40%) e introducendo sconti e promozioni dedicate ai prodotti sostenibili (39%). In occasione dell’evento è stata, inoltre inaugurata la mostra fotografica “Una storia di persone: l’origine di Unicoop Firenze a Pisa“, realizzata con documenti e immagini dell’Archivio storico di Unicoop Firenze. “Con questa iniziativa vogliamo aprirci ancora di più all’ascolto del territorio e della comunità – ha dichiarato Daniela Mori, presidente del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze – con l’obiettivo di conoscere nuove realtà, rafforzare la rete di relazioni già attive e condividere una visione comune sui bisogni del territorio, creando valore per tutti”.
Stefania Tavella
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