Una multa per sosta vietata in area di cantiere (si lavora al nuovo hub delle corriere studentesche, in sostituzione di piazza Cittadella, via Maculani) da 60 euro e 99 centesimi. “Non c’erano gli avvisi che ci sono oggi, non avevo trovato un posto neanche tra i blu dove chi ha un pass disabili può lasciare l’auto in caso non trovi una sosta disabili. Per non far perdere ulteriori minuti preziosi alla seduta di mio figlio disabile ho parcheggiato lì. C’erano linee bianche e altre 15 auto ferme, e, ribadisco, nessun avviso visibile“.
La donna, residente a Piacenza e madre di un minore disabile (certificato 104) che si avvale anche di sedute di terapia psicoeducativa all’Ausl di piazzale Milano, mastica amarezza. “Guardi, la multa era dovuta, a questo punto. Corretta. Non si parcheggia in un cantiere, adesso che lo so non lo farò mai più. L’ho pagata immediatamente e ho pensato: con quei soldi ci avrei pagato due sedute riabilitative private. Ma dire che la multa fosse giusta e corretta, non significa tacere che in realtà sia l’esito di una grossa ingiustizia, che mostra mancanza di umanità. I disabili, e i loro familiari, vengono sanzionati perché in quell’area non ci sono disponibili posti per invalidi, in tutto saranno 5 o 6 e sono sempre occupati”.
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