Dal 24 al 26 ottobre la V edizione del Festival di Salute: “Prendiamoci la vita”, organizzato dal Gruppo Gedi, approda per la prima volta nella prestigiosa cornice della città di Padova, con un programma denso di incontri, dibattiti, interviste, letture e spettacoli.
Il Festival si articola lungo le strade necessarie per vivere in salute: la prevenzione, la diagnosi precoce e le terapie più efficaci per le più importanti patologie del nostro tempo.
Si parla dunque di ricerca medico-scientifica, vaccini, prevenzione, corretta alimentazione, attività fisica, invecchiamento attivo, lotta ai tumori. Ma anche di diritto alla salute, e di disagio giovanile.
Oltre 120 relatori si avvicendano sul palco: premi Nobel, scienziati, medici, giornalisti, personalità della politica e delle istituzioni, dello sport, della cultura e dello spettacolo.
Novità dell’edizione 2024, il Villaggio della prevenzione, lungo il listòn di via VIII Febbraio, un’occasione per la città e tutti i partecipanti per effettuare test di screening predittivi e di ricevere consulenze gratuite, come il counseling dermatologico e su come combattere sovrappeso e obesità.
La kermesse include anche diversi spettacoli, nell’Aula Magna del Palazzo del Bo, a Palazzo della Ragione e al Teatro Verdi.
Gli appuntamenti del Festival si tengono in diversi luoghi del centro storico di Padova, ma anche online in streaming e poi on demand sui siti di Repubblica, Stampa e Huffpost.
La partecipazione in presenza all’evento, ai vari appuntamenti e agli screening è gratuita, previa iscrizione online su https://festivalsalute.makeitlive.it/
Maggiori informazioni e il programma sono disponibili sul sito de Il Bo Live.
Il Festival di Salute è organizzato dal Gruppo Gedi in collaborazione con l’ufficio Città Sane del Comune di Padova, l’Università di Padova, la Camera di Commercio di Padova, la Fondazione Cariparo e Venicepromex.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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