Con l’approvazione di due decreti legge e due decreti legislativi, il Consiglio dei Ministri del 21 ottobre ha posto le basi per una razionalizzazione di appalti pubblici e degli incentivi insieme al rafforzamento della lotta al lavoro sommerso. Tra le misure approvate in esame preliminare ci sono anche previsioni specifiche rispetto all’equo compenso, contenute nel Codice dei contratti pubblici, e la predisposizione di un vero e proprio Codice degli incentivi per le imprese.
Il Consiglio dei Ministri, in data 21 ottobre 2024, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone e del Ministro dell’università e della ricerca Anna Maria Bernini, ha approvato alcune misure in materia di immigrazione, lavoro e professioni.
Protezione internazionale
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che introduce disposizioni urgenti in materia di procedure per il riconoscimento della protezione internazionale.
Tenuto conto dei criteri di qualificazione stabiliti dalla normativa europea e dei riscontri rinvenuti dalle fonti di informazione fornite dalle organizzazioni internazionali competenti, sono considerati come Paesi di origine sicuri i seguenti: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d’Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia.
Contrasto al sommerso
E’ stato approvato un decreto legge che introduce disposizioni urgenti in materia di lavoro, università e ricerca per la migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Il provvedimento introduce misure di contrasto al lavoro sommerso, interventi urgenti per fronteggiare la crisi occupazionale dei lavoratori dipendenti delle imprese del settore moda, misure relative al Fondo unico per il pluralismo e l’innovazione digitale dell’informazione e dell’editoria, disposizioni urgenti in materia di reclutamento del personale docente, disposizioni urgenti riguardanti il Consiglio universitario nazionale, nonché misure per l’accelerazione degli interventi strategici in materia di alloggi e residenze universitarie.
Codice dei contratti pubblici
– per il 65% dell’importo da porre a base di gara, l’elemento relativo al prezzo assume la forma di un prezzo fisso (tale specificazione consente di individuare la componente non ribassabile dell’importo complessivo, in coerenza con il principio dell’equo compenso);
– per il restante 35% dell’importo da porre a base di gara, le tariffe possono essere oggetto di offerte al ribasso in sede di gara, fermo restando l’obbligo per la stazione appaltante di stabilire un tetto massimo per il punteggio economico, entro il limite del 30%, in modo da valorizzare la componente relativa all’offerta tecnica e dunque, l’elemento qualitativo della prestazione oggetto dell’affidamento.
Al fine di orientare l’operato delle stazioni appaltanti e degli enti concedenti sia rispetto al contratto collettivo applicabile al personale dipendente impiegato nell’appalto o nella concessione da individuare nel bando, sia rispetto alla verifica di equipollenza dei contratti, si introduce un nuovo allegato, ai sensi del quale sono stabiliti i criteri e le modalità per l’individuazione del contratto collettivo di lavoro applicabile e per la presentazione e la verifica della dichiarazione di equivalenza delle tutele.
Codice degli incentivi
Il “Registro nazionale degli aiuti di Stato” e la piattaforma telematica “incentivi.gov.it” – entrambi in capo al Ministero delle imprese e del Made in Italy saranno potenziati e si procede alla standardizzazione e razionalizzazione dei processi di utilizzo, di richiesta e di applicazione degli incentivi.
Si introducono anche strumenti di programmazione dell’intervento pubblico in funzione dei risultati. La realizzazione del programma triennale degli incentivi sarà infatti supportata dallo svolgimento di attività valutative che il codice prevede nel corso dell’intero ciclo di vita dell’agevolazione. A tal fine sarà istituito presso il Ministero il “Tavolo permanente degli incentivi”, una sede stabile di confronto tra Amministrazioni responsabili dello Stato, delle Regioni e delle Province Autonome.
Sono individuate come cause di esclusione all’accesso alle agevolazioni alcune condotte in violazione, tra cui ad esempio la sussistenza di una causa interdittiva in materia di documentazione antimafia, violazioni delle norme in materia di contributi previdenziali e mancata assicurazione per danni da calamità naturale.
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