Tutti parlano di startup innovative, ma siamo sicuri di sapere realmente cosa sono? Soprattutto se guardiamo al mondo della finanza agevola, infatti, sembra che intorno a queste aziende ruoti una fetta importante dell’economia del nostro Paese, ma è realmente così? Quante sono le startup innovative in Italia? Dove sono distribuite? Ed è vero che esistono contributi a fondo perduto che rendono estremamente vantaggioso investire in questa tipologia di impresa? Cerchiamo di rispondere ad alcune di queste domande nei paragrafi che seguono.
Startup innovative: cosa sono
Ma qual è la definizione di “startup innovative”? Intanto dobbiamo dire che nell’uso comune si indica con questo termine qualunque nuova e piccola impresa che si occupi di tecnologia. La realtà, però, è un po’ più complessa.
I requisiti necessari per essere una startup innovativa, infatti, sono stati accuratamente codificati da quando si è deciso di destinare a queste imprese fondi ad hoc e linee di finanziamento dedicate (leggi il nostro approfondimento sui finanziamenti startup!).
Quindi, solitamente si definisce startup innovativa un’impresa non quotata, costituita da meno di 5 anni, con un valore della produzione annuo inferiore a 5 milioni di euro e caratterizzata da un elevato tasso di innovazione.
Startup innovative: requisiti da rispettare
Vediamo ora in modo più dettagliato quali sono i requisiti che, a partire dal D.L. 179/2012, deve possedere una startup innovativa:
- Essere costituita da non più di 60 mesi;
- Non distribuire utili;
- Non essere nata a seguito di una fusione o di una cessione di ramo d’azienda;
- Svolgere come attività prevalente lo sviluppo, produzione e/o commercializzazione di servizi e/o prodotti altamente innovativi.
Ovviamente, nel caso di finanziamenti a fondo perduto e bandi pubblici in generale, potrebbero essere inseriti ulteriori requisiti necessari per identificare le startup innovative e restringere la platea dei beneficiari.
Startup innovative italiane: i numeri del report Mimit
Ma qual è lo stato di salute delle startup innovative in Italia? Per capire quanto il nostro Paese riesca ad essere all’avanguardia in questo settore, è possibile analizzare alcuni dati raccolti dal Mimit, numeri che fanno riferimento agli anni che vanno dal 2022 al 2024.
Partiamo dall’osservare il quadro d’insieme: in Italia, al secondo trimestre del 2024, le startup innovative iscritte all’apposita sezione speciale del Registro delle Imprese (D.L. 179/2012) sono 12.871, pari al 3,35% delle società di capitali presenti nel Paese (383.847).
Se un raffronto con gli anni precedenti mostra una diminuzione del numero complessivo di startup innovative, va detto che la capitalizzazione media di queste imprese è in leggero aumento, attestandosi a circa 89 mila euro per startup.
Per quel che riguarda il settore di attività, invece, si assiste a una distribuzione estremamente polarizzata: il 78,24% delle startup innovative italiane si occupa di fornire servizi alle imprese. Inoltre, queste imprese appaiono mediamente più competitive rispetto alle aziende “normali” di analoghe dimensioni.
Infine, per quel che riguarda la distribuzione geografica, è possibile vedere come la regione che ospita il maggior numero di startup innovative dia la Lombardia (26,71% del totale), seguita dal Lazio (11,92%) e dalla Campania (11,58%).
Italia: startup innovative e PMI
Nel paragrafo precedente abbiamo detto che il numero di startup innovative in Italia sta calando. A ben vedere, però, questo dato deve essere incrociato con quello delle PMI innovative. Queste ultime, infatti, che rappresentano la naturale evoluzione delle prime, nello stesso arco temporale sono aumentate.
Se ne deduce, quindi, che non vi sia nulla di preoccupante nella diminuzione delle startup innovative: molte di queste infatti non spariscono, ma “crescono” e si trasformano in Piccole e Medie Imprese caratterizzate da un elevato tasso di innovazione tecnologica.
Startup innovative: agevolazioni e vantaggi
Sono moltissime le agevolazioni dedicate alle startup innovative. Come abbiamo detto nei paragrafi introduttivi, infatti, moltissimi bandi pubblici sono proprio destinati a finanziare e sostenere queste piccole realtà.
Uno su tutti, il finanziamento Smart & Start Italia 2024. Parliamo, giusto per essere chiari, di uno dei bandi pubblici Invitalia con maggiore dotazione finanziaria. Una misura che eroga finanziamenti fino al 70% delle spese ammissibili e che presenta come una delle agevolazioni più vantaggiose del panorama italiano della finanza agevolata.
Insomma, le istituzioni riconoscono alle startup innovative un ruolo centrale rispetto allo sviluppo e al rafforzamento del tessuto economico del Paese. Per questo non mancano gli incentivi a sostegno di chi sceglie di investire in questo settore.
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