Si apre dall’11 novembre lo sportello di domanda per i nuovi contratti di sviluppo dedicati agli investimenti per la sostenibilità dei processi produttivi. Previsti finanziamenti per efficienza energetica, autoconsumo e la trasformazione sostenibile del processo produttivo
A partire dall’11 novembre 2024 le imprese potranno fare domanda per la nuova agevolazione a valere sui contratti di sviluppo.
Si tratta dei finanziamenti agevolati finalizzati allo sviluppo di una maggiore efficienza energetica e a rendere più sostenibili i processi di produzione.
A fornire dettagli e istruzioni operative è il MIMIT nella circolare del 18 ottobre.
Le risorse finanziarie disponibili ammontano a 350 milioni di euro.
Contratti di sviluppo per la sostenibilità dei processi produttivi: domanda dall’11 novembre 2024
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy con la circolare n. 42927 del 18 ottobre 2024 ha fornito le istruzioni operative per l’attuazione della nuova misura agevolativa a valere sui contratti di sviluppo.
Si tratta dei finanziamenti per lo sviluppo di una maggiore efficienza energetica e per rendere più sostenibili i processi di produzione. L’obiettivo della misura è infatti quello di incentivare gli investimenti privati e migliorare l’accesso ai finanziamenti per sostenere:
- i settori dell’efficienza energetica;
- la produzione rinnovabile per l’autoconsumo;
- la trasformazione sostenibile del processo produttivo.
Le risorse finanziarie disponibili ammontano a 350 milioni di euro e sono parte della dotazione complessiva del sottoinvestimento 1, pari a 2 miliardi di euro a valere sulle risorse della Missione 1, Componente 2, Investimento 7, del PNRR finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU.
Come previsto dalla normativa, i contratti di sviluppo possono essere realizzati da una o più imprese, italiane o estere, di qualsiasi dimensione (compatibilmente con i regolamenti comunitari di volta in volta applicabili).
Le agevolazioni sono concesse nelle seguenti forme, anche in combinazione tra loro:
- finanziamento agevolato, nei limiti del 75 per cento delle spese ammissibili;
- contributo in conto interessi;
- contributo in conto impianti;
- contributo diretto alla spesa.
L’entità delle agevolazioni, nel rispetto dei limiti delle vigenti norme in materia di aiuti di Stato, è determinata sulla base della tipologia di progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa. Ad ogni modo, l’ammontare e la forma dei contributi concedibili vengono definiti nell’ambito della fase di negoziazione.
Contratti di sviluppo per la sostenibilità dei processi produttivi: domanda sul sito di Invitalia
Le domande per l’accesso alle risorse si potranno trasmettere ad Invitalia, soggetto gestore, a partire dalle ore 12.00 dell’11 novembre 2024.
Le modalità e i modelli da utilizzare saranno resi disponibili nell’apposita sezione dedicata ai contratti di sviluppo del sito con largo anticipo. In fase istruttoria si terrà conto dell’ordine cronologico di trasmissione.
Come detto, le domande devono riguardare un programma di sviluppo per la tutela ambientale e relativo a un’iniziativa imprenditoriale finalizzata alla salvaguardia dell’ambiente.
Per la realizzazione possono essere necessari uno o più progetti per la tutela ambientale ed eventualmente anche progetti di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione all’obiettivo di salvaguardia ambientale.
I programmi di sviluppo, nel loro complesso, devono prevedere spese per almeno 20 milioni di euro.
Come si legge nel testo della circolare, i progetti d’investimento devono essere volti:
- alla tutela dell’ambiente, compresi gli aiuti per la riduzione e l’eliminazione delle emissioni di gas a effetto serra;
- all’introduzione di misure di efficienza energetica;
- alla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, dell’idrogeno rinnovabile e della cogenerazione ad alto rendimento;
- all’efficienza nell’utilizzo delle risorse e al sostegno alla transizione verso un’economia circolare.
I progetti d’investimento devono garantire il raggiungimento di almeno uno dei seguenti obiettivi ambientali:
- riduzione di almeno il 40 per cento, rispetto alla situazione precedente l’aiuto, delle emissioni dirette di gas serra degli impianti industriali che attualmente utilizzano combustibili fossili come fonte di energia;
- riduzione di almeno il 20 per cento, rispetto alla situazione precedente l’aiuto, del consumo di energia negli impianti industriali oggetto delle agevolazioni.
Inoltre, in conformità con il regime SA.109439 (2023/N), qualora l’intervento preveda il passaggio all’uso di idrogeno, potranno essere utilmente valutati i soli programmi che prevedono l’utilizzo di idrogeno rinnovabile o di combustibili rinnovabili derivati dall’idrogeno.
Per tutti i dettagli si rimanda al testo integrale della circolare MIMIT n. 42927/2024.
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