Rissa nel carcere di Avellino. Ad affrontarsi due detenuti appartenenti a sezioni diverse del reparto reati comuni. Ad avere la peggio uno dei due che è stato colpito alla testa. Per lui si è reso necessario il trasporto all’ospedale Moscati. La zuffa ha scatenato tensioni tra i detenuti del reparto detentivo.
Al secondo piano, nella stessa palazzina del reparto reati comuni, sono ristretti i detenuti dell’ “Alta sicurezza”. Non sono mancate proteste anche da parte di quest’ultimi. Subito sedate grazie all’intermediazione del personale penitenziario.
Le organizzazioni sindacali (Sinappe e Sappe) fanno appello al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e al capo del Dipartimento di amministrazione penitenziaria, Giovanni Russo, chiedendo «l’invio delle unità del Gruppo operativo mobile (Gom)» e di «intervenire subito con l’invio di almeno 20 unità per fronteggiare una situazione che potrebbe degenerare in un nuovo evento critico». E ancora. Sollecitano l’immediato trasferimento dei detenuti dell’Alta Sicurezza «in un altro settore dell’istituto per evitare il rischio di tensioni crescenti».
A questa situazione si aggiunge l’aspetto sanitario. È stato accertato un caso di scabbia nel reparto del “Padiglione De Vivo”. Avviata subito la terapia e isolato il caso. Intanto, si registra il cambio al vertice nella casa circondariale di Bellizzi Irpino. A guidare il penitenziario è ora la direttrice Maria Rosaria Casaburo, già dirigente del carcere di Ariano Irpino. La direttrice Casaburo da qualche giorno ha ricevuto il testimone dal suo predecessore Rita Romano. Nei prossimi giorni il passaggio di consegne ufficiale.
La situazione nel carcere di Avellino si aggrava. La gestione della popolazione detenuta arrivata a 630 ospiti diventa sempre più complicata a causa della carenza cronica di personale, come più volte denunciato dalle organizzazioni sindacali. Il problema si ripresenta durante la notte quando in tutto l’istituto a lavorare sono appena cinque o sei agenti. La rissa è esplosa nella giornata di sabato mentre era in corso la celebrazione della messa da parte del cappellano dell’istituto penitenziario. «Le tensioni – fa sapere il Sappe – sono poi proseguite per l’intera giornata, culminate durante la tarda serata nella violenta lite tra i due detenuti».
Le tensioni avrebbero coinvolto anche i detenuti dell’Alta Sicurezza, subito sedate dal personale penitenziario. Sulla vicenda è intervenuto il Sinappe che «denuncia una situazione sempre più critica all’interno del reparto Alta Sicurezza del carcere di Avellino. I detenuti di tale reparto, attualmente in contatto con i reclusi del circondariale (reparto Reati Comuni), devono essere trasferiti».
È la richiesta dei rappresentanti sindacali che sollecitano anche un incontro con il prefetto, aggiungono: «Nonostante l’impegno della direttrice Casaburo, recentemente insediata alla guida della struttura, la mancanza di risorse umane adeguate rende difficile ristabilire un ordine duraturo – afferma Orlando Scocca – servono uomini per fronteggiare le difficoltà. La situazione è diventata allarmante, solo grazie alla professionalità dei colleghi e all’intervento diretto della direttrice, si è riusciti a ristabilire la calma in un episodio che poteva degenerare ulteriormente».
«Il reparto Alta Sicurezza di Avellino necessita di una revisione immediata – sottolinea Roberto Santini segretario generale del Sinappe -. La struttura è fortemente compromessa e le condizioni attuali non garantiscono né la sicurezza né il rispetto dei diritti del personale di polizia penitenziaria«. Il sindacato spinge per «interventi immediati e mirati per evitare ulteriori episodi che possano mettere a rischio l’ordine e la sicurezza sia dei detenuti sia del personale penitenziario». Per Tiziana Guacci segretaria regionale del Sappe è necessario «l’invio delle unità del Gruppo Operativo Mobile (Gom). La sicurezza è saltata completamente».
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