La gara più lunga mai disputata in Superlega dall’introduzione del rally point system. Ed è solo un guizzo finale del nazionale Porro a negare la prima gioia a Grottazzolina in massima serie. Si mangia le mani, ancora una volta, la Yuasa Battery; non smettono di batterle, invece, gli oltre 1500 presenti in un ribollente PalaSavelli, per una squadra che nonostante abbia tantissime attenuanti, non si è mai risparmiata costringendo la Sonepar a quasi tre ore di battaglia sportiva. A risultare decisivi, alla resa dei conti, i 23 errori al servizio della squadra grottese, con Padova che è riuscita a fare anche di peggio (26) ma capitalizzando di più (8 gli ace contro i 5 locali) commettendone meno consecutivi.
Coach Cuttini affida la regia a Falaschi in diagonale con Masulovic; Porro e Sedlacek in banda, Plak e Crosato centrali con Diez libero; risponde Grottazzolina con Zhukouski in diagonale a Cvanciger, Tatarov e Antonov ad agire da posto quattro, Demyanenko e Mattei al centro e Marchisio a dirigere le operazioni di seconda linea.
LA CRONACA – Di Masulovic, schierato da opposto come ormai da inizio stagione, il primo punto del match; un muro di Crosato per il 1-3 patavino, l’occasione per impattare capita in contrattacco con Tatarov ma il muro a tre Sonepar è compatto e si va sul 4-7. L’ace di Plak porta il punteggio sul 6-10 costringendo Ortenzi al time out, il ritmo impresso da Padova in questo avvio coglie di sorpresa la Yuasa Battery che fatica a rimanere in scia. Non riesce ad uscire dalla rotazione al servizio dell’olandese Grottazzolina, la Sonepar ne approfitta per allungare fino al 6-13. Dentro Stefani per Masulovic sul 10-15, l’ace di Antonov permette alla Yuasa di riaccorciare fino al -3, quando Cuttini butta dentro anche Pedron per Falaschi, prima di fermare il gioco sul 16-18. L’ace di Tatarov riporta i locali sul -1, spettacolare la parallela di Porro per il 21-23; impatta Grottazzolina con un ace di Demyanenko, il set finisce ai vantaggi. Il primo tempo di Crosato colpisce coach Ortenzi per il 27-26 Yuasa, chiude Antonov 28-26 con il PalaSavelli che esplode.
Il secondo set vede l’avvicendamento nelle file ospiti di Crosato con Truocchio, un ace di Sedlacek per concedere il primo break sul 3-6 ai ragazzi di Cuttini. Spinge Padova che si porta sul 5-8, per poi allungare sul 6-10 con il primo tempo di Plak, sin qui 100% nel fondamentale. Sempre l’olandese dal servizio a mettere in difficoltà la ricezione Yuasa, come nel set precedente, doppio monster block di Mattei per il 13-15. La lunga azione del 15-17 la chiude Porro, Grottazzolina soffre il mancato aggancio e sul 15-19 entra Schalk per Cvanciger, subito a punto il francese. Un insolito attacco di Zhukoski da seconda linea porta la Yuasa sul 18-20, ma un contrattacco di Masulovic riallunga per i veneti che piazzano il break decisivo. Si spegne Grottazzolina, Truocchio in primo tempo riporta i giochi in parità.
Ace di Schalk (rimasto dentro come “finto opposto” per Cvanciger) a concedere il 3-2 ai locali in avvio, non c’è il tocco a muro visto dall’arbitro sull’attacco di Porro e Demyanenko fa 6-4 in veloce. Ci vuole il videocheck ancora una volta per vedere il tocco a muro di Zhukouski che permette a Padova di impattare, fallosissima a servizio la Yuasa ma due volte Schalk le permette di rimanere lì. Block di Zhukouski su Porro per il 14-12 grottese, out Masulovic per il 17-14, le proteste patavine accendono il PalaSavelli; l’ace del 17-16 di Porro (ancora una volta decisione invertita dal videocheck) costringe Ortenzi al time out, diagonale al fulmicotone di Antonov per il 20-18. Tre errori consecutivi in battuta della Yuasa regalano la parità alla Sonepar a quota 21, Tatarov sfrutta il muro per il 23-22 su cui Cuttini ferma il gioco per parlarci su. Il 24 ospite è una palla che scatena l’inferno al PalaSavelli, fischiato un tocco falloso a Tatarov su cui le proteste si fanno sentire lontano chilometri, né si placano sulla successiva alzata di Falaschi. Ora è Padova ad avere l’inerzia del vantaggio, ma è la quantità di falli diretti della Yuasa ad impressionare, un set che si chiude 28-30 con la bellezza di 9 errori diretti al servizio dà la misura di quanti rimpianti, ancora una volta, possa avere la formazione di coach Ortenzi.
Orioli dentro per Porro nel quarto parziale, subito un’invasione Yuasa per il 1-3 veneto; Masulovic sugli scudi in avvio, suo il 3-5 come anche il 5-7. Sorpasso grottese a quota 8, finisce out la pipe di Sedlacek; monster block di Mattei sul croato per il 10-8, ma la Sonepar impatta immediatamente, ottimo l’impatto di Orioli che da posto sei fa 11 pari. Demyanenko stoppa Crosato per il +2, torna dentro Cvanciger sul campo di Grottazzolina; l’ace di Orioli, dopo l’ennesimo tocco a muro visto dal check, concede nuovamente il vantaggio a Padova, 16-17. Sedlacek, forse innervosito da una prova sin qui piuttosto anonima, si becca sottorete con Zhukouski e manda out la palla del vantaggio Yuasa, Cvanciger in mani fuori per il 20-18. Errore in ricostruzione di Grottazzolina, e come un copione già visto e rivisto arriva l’ace di Masulovic a riportare il match in parità. Magia di Antonov che gioca col muro Sonepar, Demyanenko buca il parquet con i tre muri consecutivi che fanno volare sul 24-20 la Yuasa ed infiammano gli oltre 1500 presenti nel palasport sangiorgese. Antonov chiude subito, ma grande merito a Manuele Marchiani entrato al servizio, che evitando errori e prendendo di mira Sedlacek ha scavato il solco definitivo. In fondo la pallavolo è un gioco meno complicato di quanto lo si voglia far credere.
Il muro di Orioli su Cvanciger porta la Sonepar sul 1-3, con Plak che mantiene sopra i suoi e Antonov che continua a scardinare il muro; parità a quota 4 con il giovane opposto croato a capitalizzare una grande difesa grottese. Cuttini, sull’ennesimo errore, manda a sedere Sedlacek per Porro, esce di una virgola il lob di Antonov. Continua la sequenza di errori al servizio della Yuasa, che nonostante ciò cambia campo sul 8-7 in proprio favore; Tatarov viaggia ad altezze importanti, mentre capitan Vecchi da neoentrato sigla il suo primo punto in Superlega direttamente dai nove metri con una float velenosa sulla zona di conflitto, 10-8. Lungo conciliabolo arbitrale sul check del 11-10, prestazione opaca da parte del direttivo di gara che fatica a tenere in mano la partita. Padova ricostruisce vincente e torna sopra, ma Antonov è implacabile per il 13-12; Orioli regala il primo match point dai nove metri, ancora il check per vedere il tocco di Demyanenko a muro e Porro riporta in vantaggio Padova, è guerra di nervi. Ancora Porro con una parallela micidiale per il 15-16, sempre lui a chiudere con un ace potentissimo per il 16-18 su cui Tatarov non fa nemmeno in tempo a spostarsi.
Decisivo il giovane nazionale italiano nella vittoria di Padova, ma tanti tanti applausi per la Yuasa che nonostante una quantità industriale di errori al servizio e due assenze dal grande peso specifico, costringono la Sonepar a tre ore di battaglia per avere la meglio. Ripartire da qui è l’imperativo, sperando di recuperare quanto prima Fedrizzi e Petkovic e continuando a puntare sulla crescita dei giovani in organico.
IL TABELLINO: YUASA BATTERY GROTTAZZOLINA – SONEPAR PADOVA 2-3
YUASA BATTERY GROTTAZZOLINA: Zhukouski 2, Antonov 18, Cubito ne, Vecchi 1, Demyanenko 16, Mattei 8, Comparoni ne, Petkovic (L2) ne, Marchiani, Cvanciger 9, Tatarov 18, Schalk 6, Marchisio (L1) 55% (38% perf.). All. Ortenzi.
SONEPAR PADOVA: Stefani, Masulovic 26, Mayo Liberman ne, Diez (L1) 65% (29% perf.), Falaschi 2, Sedlacek 18, Plak 11, Toscani (L2) ne, Galiazzo ne, Pedron, Orioli 7, Porro 17, Truocchio 4, Crosato 4. All. Cuttini
Arbitri: Goitre – Lot (Galteri)
Videocheck: Catena
Segnapunti: Marini
Parziali: 28-26 (36’), 20-25 (35’), 28-30 (43’), 25-20 (32’), 16-18 (32’)
Note: Grottazzolina: 23 errori in battuta, 5 ace, 12 muri vincenti, 52% in ricezione (35% perf), 49% in attacco. Padova: 26 errori in battuta, 8 ace, 12 muri vincenti, 45% in ricezione (29% perf), 53% in attacco.
MVP: Antonov.
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