MACERATA Si alza il sipario sul MuBi, Museo di biodiversità e storia naturale. Sabato 26 ottobre alle ore 16,30, ai giardini Diaz, si inaugura il nuovo spazio dedicato alla scoperta della natura e delle biodiversità delle Marche. Tutti i maceratesi potranno immergersi nella mostra permanente “Inattesi Ospiti” che aprirà la struttura andando alla scoperta della straordinaria varietà di specie che popolano le Marche. Attraverso percorsi interattivi e allestimenti coinvolgenti si potranno ammirare la bellezza della natura e comprendere l’importanza di proteggerla. L’intervento che ha interessato l’ex casa del custode, iniziato nel 2020, è giunto dunque all’epilogo finale con la creazione del nuovo Museo di biodiversità e storia naturale.
L’impegno
«Il MuBi rappresenta un’opportunità unica per grandi e piccoli di avvicinarsi al mondo naturale e di sensibilizzarsi sui temi della biodiversità e della sostenibilità – ha detto l’assessore alla Cultura, Katiuscia Cassetta -. È stato allestito un hub educativo assieme al Comitato scientifico e in questo luogo saranno poi organizzate una serie di esposizioni. Sarà un museo che si rapporta costantemente con quello di Santa Maria della Porta e che fa parte di un percorso comprendente anche il Cea che si trova al parco di Fontescodella. C’è una grande soddisfazione da parte mia e di tutta l’amministrazione nel restituire questo spazio alla fruibilità di maceratesi e turisti ma in particolare delle scuole che qui troveranno la possibilità di visitare mostre e allestimenti anche multimediali che sono certa avranno una grande attrattività. È stato fatto un lavoro di squadra, abbiamo unito grandi competenze all’interno del Comitato scientifico per arrivare a questo risultato finale di allestire nel MuBi un hub educativo unico nel suo genere. La prima mostra con cui apriremo il museo è dedicata alle cosiddette “specie aliene” che si sono introdotte negli ultimi anni affiancandosi a quelle tradizionali che abbiamo conosciuto».
L’area
Il rigenerato edificio che si trova all’ingresso sud dei giardini Diaz e che si estende anche su via Cadorna, diventa una sorta di appendice moderna del Museo di Storia naturale che resta nella sua attuale collocazione di via Santa Maria della Porta, ed ospiterà esposizioni, mostre, incontri. In un primo momento sembrava che questo hub sarebbe stata la nuova destinazione del Museo di Storia naturale ma per questioni legate agli spazi ne diventa una sorta di appendice dove poter organizzare mostre ed eventi. Per sviluppare al meglio l’attività l’amministrazione comunale ha nominato un comitato tecnico–scientifico composto da professionisti ed esperti del settore, con il compito di occuparsi dell’ideazione e dell’allestimento di mostre tematiche temporanee insieme alla predisposizione di attività didattiche connesse.
I settori
Nell’ex casa del custode trovano posto tre settori: nella parte che si affaccia su via Cadorna ci saranno dei laboratori, sul piano di fronte ai giardini ci sarà la zona espositiva caratterizzata da ampie vetrate dove ci saranno video proiezioni che permetteranno anche di incuriosire il passante e stimolarlo a entrare. Infine nel terzo piano si troverà il centro di catalogazione. L’intervento, molto atteso in città perché è andato a recuperare un bene degradato costruito nel 1888, nelle intenzioni del Comune è destinato a diventare un punto di riferimento culturale e turistico: direttore dei lavori è stato l’architetto Luca Schiavoni che aveva già collaborato nel recupero di Palazzo Buonaccorsi.
L’importo finale dell’intervento è risultato essere pari a 1.416.910 euro. Tra i numerosi lavori svolti per il restauro dell’edificio, si è operato sull’eliminazione delle partizioni e finiture interne incongrue, il restauro delle facciate, delle coperture e di tutti i serramenti, il consolidamento statico delle murature e dei solai in funzione del nuovo uso e il miglioramento antisismico, l’istallazione degli impianti elettrici e di sicurezza, di riscaldamento e raffrescamento, idrici, antincendio e antintrusione. Per l’inaugurazione del 26 ottobre ingresso gratuito con visite guidate ogni 30 minuti: ore 17, 17,30, 18, 18,30 e 19. Si consiglia la prenotazione del posto
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