Unicredit vende la storica sede del Banco di Sicilia in via Roma. L’imponente edificio realizzato nel 1936 e definito “un’opera d’arte”, sarà presto messo sul mercato. PalermoToday Dossier di questa settimana ha consultato diversi professionisti per stimare il prezzo dell’immobile. Un affare che fa gola a molti. Daniele Ditta nel suo approfondimento svela chi sono i potenziali acquirenti. Intanto, l’istituto si prepara ad aprire una nuova filiale ipertecnologica, con bancomat all’esterno che permetteranno di ritirare contante h24.
Un takeaway della droga, aperto giorno e notte, proprio sotto a dei condomini. Succedeva allo Sperone, in via Mariano Campo, un’area residenziale chiusa da un’inferriata, e per questo soprannominata “ai cancelli”. La piazza di spaccio era in grado di smerciare 5 mila dosi di crack al giorno e gli acquirenti arrivavano da ogni parte della città, ma anche da fuori Palermo. Rosita Rijtano è entrata in via Mariano Campo il giorno dopo l’operazione della polizia che ha portato all’arresto di 18 persone. Tutto ruotava intorno a due famiglie e al Rosa Nero, una sala giochi abusiva. Cosa è rimasto oggi del takeaway della droga? Come funzionava la piazza di spaccio? Puoi scoprirlo, leggendo il reportage di Dossier. Un’anticipazione: in tutti questi anni solo una donna è stata in grado di fermare gli affari per quasi più di un giorno.
Fornitori occulti e fondi neri per il boss Calvaruso: il pizzino con i nomi degli imprenditori collusi. Sandra Figliuolo svela altri retroscena dell’inchiesta della guardia di finanza sul mafioso di Pagliarelli che avrebbe realizzato un impero da mezzo miliardo in Brasile. Così si scopre che una serie di artigiani e commercianti avrebbero versato volontariamente un contributo a Cosa nostra. E Le carte in mano a Dossier svelano poi che sarebbero stati ripagati con un complesso sistema di fatture false e soldi spostati dalla Cina e dalla Svizzera.
Sicilia prima in Italia per incendi dolosi, ma nei terreni bruciati si continua a costruire. Perché? In provincia di Palermo il 30% dei Comuni non si è ancora dotato del catasto incendi, istituito 24 anni fa per tutelare il territorio facendo rispettare determinati divieti sui terreni colpiti dai roghi. Palazzo delle Aquile non l’ha ancora aggiornato e ha addirittura inserito dei dati sbagliati. Chiara Billitteri racconta il caso di un residence di nove ville con piscina costruito su una zona andata a fuoco appena due anni prima.
Secondo l’ultima relazione della Commissione regionale antimafia, oltre il 90% delle aziende siciliane che passano allo Stato chiude. Non va meglio a quelle sequestrate e poi restituite ai proprietari. Ma nessuno pensa ai dipendenti, tanto che manca persino un catasto ufficiale. Nessuno sa, quindi, quanti siano. Dossier ha raccolto diverse testimonianze, tra cui quella di un ex impiegato del grande magazzino Niceta. La denuncia: “Lo Stato ci ha abbandonato”. Al momento, a Palermo e provincia rischiano il posto oltre 200 operai.
Avete letto la storia della famiglia che vive con 90 gatti in un condominio di Palermo? Padre, madre e figlia si trovano in un appartamento di 110 metri quadrati che oltre ai felini ospita anche due cani. Dopo diverse segnalazioni è scattata l’ispezione degli agenti della polizia municipale e dei veterinari dell’Asp: “Gravissime condizioni igieniche, salute pubblica a rischio”. Cosa hanno trovato all’interno lo racconta Francesco Sicilia.
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