È iniziato tutto quasi come un gioco, proprio come spesso accade per le migliori avventure. Giacomo Cattaneo, presidente di “Teatroindirigibile” di Figino Serenza, non avrebbe mai immaginato che quella piccola compagnia teatrale nata 30 anni fa sarebbe arrivata così lontano.
Il Teatroindirigibile festeggia 30 anni dalla sua fondazione
“Eravamo un gruppo di amici, appassionati di teatro e arte. Abbiamo iniziato con uno spettacolo per l’ordinazione di un amico sacerdote”.
“Il nome è venuto fuori tornando da una serata a teatro a Milano. Pensando alla indisciplinata truppa che eravamo, ci siamo definiti “indirigibili”.
Fin dai primi anni, la compagnia, guidata dall’attuale direttore artistico e regista Renzo Mariani, ha messo in scena spettacoli nella sala teatrale Sacro Cuore dell’oratorio di Figino. Con il tempo, grazie all’arrivo di nuovi membri anche da fuori paese, è nata l’idea di organizzare una propria rassegna teatrale.
Oggi, dopo trent’anni di attività, Teatroindirigibile conta 82 membri tra attori, registi, costumisti, truccatori, scenografi, macchinisti, grafici, tecnici di scena, musica e luci, di età compresa tra i 13 e 65 anni, tutti impegnati non solo sul palco, ma anche nella gestione dell’associazione, come in una grande famiglia. Uno dei momenti più significativi è stato il primo spettacolo, “Nathan il saggio” di Lessing, che affronta temi di multiculturalità e fratellanza.
“È stato il nostro grande debutto e dieci anni fa lo abbiamo riproposto per il nostro ventesimo anniversario”.
In scena più di 80 spettacoli
In trent’anni, la compagnia ha portato in scena più di 80 spettacoli, dai classici di Shakespeare e Goldoni fino a testi moderni e favole per ragazzi.
“Ogni spettacolo ha il suo ricordo speciale, ci sono migliaia di aneddoti. Uno dei più divertenti è quello successo nel 2003 durante la messa in scena del Senatore Fox. In una scena, un attore punta un’arma di scena verso un altro, premendo il grilletto per far partire il colpo, ma la pistola fa cilecca.
Ci riprova per la seconda volta e di nuovo fallisce. Che si fa allora? Per non bruciare la scena a gran voce urla: “Bang, bang”. E si chiude il sipario. Anche questa è la freddezza di gestire le situazioni imprevedibili che il palcoscenico riserva”.
Le emozioni forti sono incluse nel pacchetto:
“Spesso, al termine di uno spettacolo, quando si chiude il sipario e le luci di sala lentamente si riaccendono, ci si trova con gli occhi lucidi dall’emozione e un grande senso di gioia per aver vissuto nuovamente un’esperienza della magia che solo sul palco si può provare”.
“Risvegliamo la coscienza del bello”
“La più grande sfida è riuscire a risvegliare la coscienza del “Bello” e della diversità, in un mondo sempre più conformista”
Dopo le difficoltà causate dalla pandemia, che ha portato alla perdita di alcuni membri storici, la compagnia è riuscita a riprendersi, e il pubblico è tornato con entusiasmo. L’obiettivo per il futuro è mantenere alta la qualità degli spettacoli e lasciare il testimone alle nuove generazioni:
“Vogliamo che chi verrà dopo di noi possa portare avanti questa passione. La compagnia teatrale non è solo dove si può fare teatro ma è il luogo dove ad ognuno di noi viene chiesto di partecipare alla vita attiva dell’associazione e vivere condividendo un’esperienza che va oltre; questo è uno dei motivi per cui ognuno si sente libero di esprimere il meglio di se stesso senza sentirsi giudicato e messo alla prova”.
Quest’anno a inaugurare la stagione sarà uno spettacolo di Teatroindirigibile “Anche i triangoli piangono”, trittico di atti unici. Per celebrare il 30° anniversario, concluderanno con “La Tempesta” di Shakespeare, un’opera che da sempre è nel cuore di Mariani, a conferma che la passione per il teatro è ancora e sempre sarà il motore di Teatroindirigibile.
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