La consigliera Dem a Tursi ha voluto provare materialmente cosa i cittadini genovesi devono affrontare a causa dei divieti istituiti per questo fine settimana in occasione della spettacolare gara di bici “Cerro Abajo”. È salita in auto e ha cronometrato i tempi, tra code e indicazioni della Polizia locale, per uscire dal labirinto delle strade interdette al traffico. «E per gli utenti dei mezzi pubblici – spiega – andare dal centro a ponente è il viaggio della speranza»
Poteva andare peggio: potevano chiudere tutto per due giorni. In effetti la determina della direzione mobilità del Comune lo aveva fatto. Facile e veloce, nero su bianco: tutto chiuso, anche ai pedoni. Ma quando i cittadini di Castelletto hanno letto i fogli di carta piazzati in alcune delle strade coinvolte per avvertire i residenti e hanno letto sui media dei provvedimenti si sono rivoltati, producendo un pirotecnico fuoco di fila di commenti inviperiti contro l’amministrazione.
La determina dirigenziale, allora, è stata cambiata in zona Cesarini grazie al contributo della Polizia locale e almeno i pedoni possono circolare, in certi orari accompagnati dagli steward dell’organizzazione, negli altri liberamente. Un bel progresso visto che prima nemmeno potevano uscire di casa. Anche le strade sono state riaperte nelle ore in cui le prove oggi e la competizione domani non saranno in corso. Le difficoltà, però, sono ancora tante. Troppe secondo la consigliera comunale Pd Donatella Alfonso, che ha deciso di vedere cosa, in pratica, devono affrontare i cittadini della circonvallazione a monte per tornare a casa. Si è trovata a Manin e da lì non si possono imboccare i corsi che percorrono il quartiere collinare. Ha cominciato quindi a cercare una strada per arrivare nella zona dell’albergo dei Poveri: non una missione impossibile, visto che l’area di destinazione è oltre le chiusure. A chi abita nell’area chiusa (una zona densamente popolata), invece, non resta che aspettare le finestre previste dalla seconda determina.
La consigliera Dem, alla guida della sua auto, è stata costretta dai provvedimenti per il traffico a tornare in via Assarotti e a scendere fino a piazza Corvetto. Da lì, si poteva arrivare fino a Portello percorrendo la Galleria Nino Bixio, per poi girare obbligatoriamente in via Interiano, percorrere via XXV Aprile. A quel punto, però, resta il divieto di girare in piazza De Ferrari per raggiungere piazza Dante e imboccare i tunnel verso la strada a mare. Il traffico viene indirizzato su via Roma, quindi su via XII Ottobre. Si attraversa, poi, via XX Settembre e si arriva, finalmente, in piazza Dante per entrare nel tunnel di via D’Annunzio e sbucare in corso Quadrio. Lì comincia la coda per raggiungere via Gramsci, via delle Fontane e piazza della Nunziata, da dove risalire per la circonvallazione.
Tempo impiegato da piazza Manin all’Albergo dei Poveri: 44 minuti, percorrendo 6,2 km Il percorso regolare è lungo 2,3 chilometri e in media si impiegano 6 o 7 minuti.
Stamattina il traffico sugli itinerari alternativi e lungo le direttrici strozzate dai divieti, nonostante sia sabato, era notevolmente congestionato.
«Ho voluto vedere di persona come un qualsiasi residente possa arrivare a casa aggirando divieti, blocchi, ingorghi e mancanza di informazioni chiare – spiega Donatella Alfonso -. Ci vanno benissimo le manifestazioni internazionali, non ci vanno bene l’approssimazione e il dilettantismo che il Comune mostra nell’organizzare gli eventi senza pensare alle ricadute sulla città. Presenterò un’interrogazione urgente al primo consiglio comunale dopo la sosta elettorale».
E ai disagi per auto e motociclisti «si aggiungono i gravi disagi per tutta l’utenza Amt – conclude la consigliera Pd -. Andare dal centro a ponente, con le deviazioni imposte, è un viaggio della speranza».
[Le foto sono state scattate dal passeggero dell’auto]
Correlati
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link