“Il Presidente Febo è il vero emblema dell’essenza antidemocratica.
Solo oggi, a distanza di tre giorni, i Consiglieri Comunali di Chieti hanno finalmente ricevuto il documento trasmesso dal Ministero dell’Interno sull’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato.
In queste ore, tanti esponenti del centrosinistra lamentano l’avvenuta elezione del nuovo Presidente ANCI Abruzzo, Pierluigi Biondi – pensate un po’ – mediante il ricorso al voto palese, uno strumento democratico forse indigesto al PD e soci e nulla, invece, hanno da dire sul comportamento di un Presidente del Consiglio Comunale che senza possibilità di smentita, possiamo definire “latitante” e fortemente allergico alle pratiche democratiche.Tre giorni per ricevere il decreto del Ministero che, in un contesto “normale” sarebbe stato recapitato senza indugio a chi, tra poche settimane, sarà chiamato ad esprimere il proprio assenso in Aula. Acclarata ormai da tempo la condotta inadeguata del Presidente Febo, leggendo il contenuto del provvedimento ministeriale, il quadro che emerge è particolarmente preoccupante. Il Sindaco, l’assessore al bilancio e lo stesso Febo, invece che informare il Consiglio, si sono affrettati a trasmettere alla stampa un comunicato rassicurante sulla portata del decreto in linea, secondo SOLO il loro parere, con la delibera già adottata lo scorso anno. Nulla di più falso!
Le prescrizioni dell’Allegato, segnano in modo incontrovertibile quella che è la strada da seguire e che porterà alla paralisi dell’azione dell’Ente e, con molta probabilità, ad un secondo dissesto.
Anni di nulla, di non scelte, all’insegna del prendere tempo, limitandosi a foto e proclami.Quattro i temi cardine: personale, entrate, società partecipate e riduzione della spesa. Sul primo punto, le restrizioni imposte, anche in ragione del numero già esiguo di risorse umane a disposizione, con buona probabilità, determineranno delle difficoltà nel portare a compimento i progetti messi in cantiere (molti non figli dell’amministrazione Ferrara), con prevedibili ricadute sull’intera città.
Le entrate rappresentano un altro tema dolente, che ha visto questa Giunta fallire in pieno in primis con il fallimento della Teatesaervizi, nonostante lo sfolgorante gruppo di lavoro ingaggiato (e pagato) e poi per la palese incapacità nell’avviare una valida attività di riscossione. Ci chiediamo come si riuscirà a far fronte alle prescrizioni dettate e cosa andremo a scrivere nei documenti di verifica che, periodicamente, dovremo inviare al Ministero.
Per quanto riguarda le partecipate, viene chiesto di monitorarne costantemente l’operato, ricorrendo anche alla costituzione di un gruppo di lavoro, riducendo, ove possibile, le partecipazioni del Comune a consorzi, enti, istituzioni e società.
Infine, viene chiesto al Comune di ridurre la spesa, rivedendo i contratti di forniture e anche i fitti passivi. Su quest’ultimo tema, ci domandiamo cosa stia facendo l’assessore ai lavori pubblici, specialista di servizi fotografici, per rientrare in tempi brevi nella sede municipale di palazzo d’Achille.
Un quadro dunque a tinte fosche che ci lascia perplessi e che non ci fa ben sperare per il futuro prossimo, soprattutto per la palese inadeguatezza dell’esecutivo cittadino e del suo vertice.
Forse è giunto il momento di riconsegnare alla città la delega in bianco ricevuta”.E’ quanto afferma il capogruppo di FDI al Comune di Chieti Carla Di Biase.
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