TERAMO. Il via libera alla ristrutturazione per l’adeguamento sismico del Delfico dato dal commissario Guido Castelli alla Provincia di Teramo, e anticipato ieri dal Centro, permette all’ente di via Milli di prendere in mano le redini della situazione e avviare un percorso quantomai necessario. Per l’edificio di piazza Dante, posto sotto sequestro dalla magistratura il 3 ottobre, ci sono sul piatto 20 milioni di euro che dovevano essere gestiti da Invitalia. La Provincia però aveva chiesto, alla luce del mancato avvio persino della progettazione, la possibilità di occuparsi direttamente dell’adeguamento sismico, inviando tutta la documentazione richiesta dalla struttura commissariale e ottenendo giovedì sera l’ok. Il presidente Camillo D’Angelo ha spiegato come ora l’iter dovrà fare i conti anche con il sequestro (contro il quale ieri è stato depositato il ricorso in Cassazione) e questo potrebbe rendere l’iter meno agevole ma, ha assicurato, non infattibile. I tempi per la progettazione sono imposti dalla struttura commissariale: 40 giorni per le indagini all’interno della scuola; 40 per la presentazione del progetto preliminare; 60 per la progettazione definitiva e altri 40 per quella esecutiva. In 180 giorni dall’avvio dei rilievi si dovrà completare questa attività propedeutica all’avvio dei lavori. D’Angelo ha espresso soddisfazione per il nulla osta giunto «in tempi record» dal commissario Castelli.
PASCAL-FORTI. Il consigliere provinciale Flavio Bartolini ieri, accompagnato dal professor Roberto Salvatori, ha aperto ai giornalisti le porte delle scuole Pascal e Forti illustrando l’andamento dei lavori volti a realizzare nuove aule per accogliere, dall’11 novembre e fino a giugno, i liceali sgomberati dal Delfico. Al Forti saranno ospitati gli studenti del triennio dello Scientifico. «In questa scuola stiamo realizzando 14 classi: abbiamo spostato la biblioteca, utilizzando quello spazio per tre aule; abbiamo riqualificato sgabuzzini e laboratori dismessi trasformandoli in aule. È stato inoltre sistemato il tetto e risolti i problemi di infiltrazioni», ha spiegato Bartolini, aggiungendo che l’arrivo dei nuovi studenti sarà accompagnato anche dall’aumento di collaboratori scolastici su disposizione dell’ufficio scolastico regionale. Lavori in corso anche al Pascal, che ospiterà il liceo classico, musicale ed europeo in 25 aule. L’intervento sta interessando anche i servizi igienici, la cupola e spazi inutilizzati: restyling per entrambi gli edifici da 1,2 milioni di euro. Quando l’emergenza Delfico sarà cessata e l’edificio tornerà ad essere vissuto dagli studenti, gli spazi recuperati al Forti e al Pascal saranno utili al processo di ricostruzione che riguarda diverse scuole teramane. «Pensiamo al polo tecnico, al liceo artistico o anche alle scuole comunali: queste nuove aule saranno indispensabili per agevolare la ricostruzione», ha concluso Bartolini. Sempre per l’11 novembre dovrebbe essere disponibile l’ex Consorzio agrario, dove troveranno ospitalità gli studenti del Coreutico e del biennio dello Scientifico.
CED E MUSP. D’Angelo ha confermato che l’acquisto dell’ex Ced Tercas è vicino: entro una settimana è atteso l’ok dalla proprietà. Il valore dell’immobile della Gammarana è di 4 milioni; la Provincia ne ha offerto uno, anche in virtù di importanti lavori che si dovranno eseguire. D’Angelo ha spiegato che il Ced rappresenterebbe una valida alternativa al Musp. Questa soluzione resterebbe infatti in piedi solo per il convitto, per il quale si realizzerebbero dei moduli nell’area camper da adibire a dormitorio, mensa e aule studio per i convittori. Non è infine stata del tutto esclusa l’area sottostante ponte San Gabriele, sia per quanto riguarda il tetto del parcheggio che per il terreno adiacente la palestra.
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