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di Alessandra Caraffa – 30/04/2024


Anche per il 2024 sarà possibile ottenere il cosiddetto Bonus Partite IVA da 800 euro. Si tratta dell’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO), una misura destinata ai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS che abbiano subito un importante calo del fatturato.

Per accedere al contributo, che viene erogato per un periodo di sei mesi ed è pari al 25% dei redditi dichiarati, è necessario rispettare determinati requisiti. Vediamo quindi come funzionano le agevolazioni per Partite IVA ISCRO, chi può ottenerle e quali sono le novità di quest’anno.

Il Bonus Partita IVA è stato introdotto in via sperimentale con la Legge di Bilancio 2021, per rispondere alla situazione eccezionale dovuta alla pandemia da Covid-19, che ha visto molti lavoratori autonomi veder crollare il proprio fatturato. 

Nonostante l’emergenza Covid possa essere considerata definitivamente superata, l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO), prevista per il triennio 2021-2023, è stata prorogata anche per il 2024. 

Con la nuova Legge di Bilancio del governo Meloni la platea dei beneficiari viene notevolmente estesa con l’applicazione di requisiti decisamente più morbidi di quelli previsti dalla legge del 2021. 

Ecco le novità introdotte per il 2024:

  • la Partita IVA deve essere attiva da almeno 3 anni (contro i 4 previsti fino all’anno scorso);
  • i lavoratori autonomi devono dichiarare un fatturato inferiore a 12.000 euro annui (fino al 2023 il limite di fatturato era di 8.972,04 euro);
  • il fatturato certificato deve essere inferiore al 70% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei due anni precedenti (fino al 2023 era necessario dimostrare un calo del 50%);
  • le somme percepite concorrono alla formazione del reddito.

Gli altri requisiti di accesso, come anche l’importo del Bonus e le modalità di richiesta, restano invariati. È bene notare che la nuova Legge di Bilancio prevede uno stanziamento di risorse crescente (oltre 240 milioni di euro in totale) che arriva fino al 2033, quindi si può parlare di una vera e propria stabilizzazione della misura, che al netto di prossime modifiche al testo di legge sarà disponibile anche nei prossimi anni. 

L’Indennità Straordinaria per le Partite IVA è una misura introdotta in via sperimentale destinata ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS. 

In base alla legge del 2021, il Bonus Partite IVA non comporta accredito di contribuzione figurativa e può essere richiesto una sola volta nell’arco del triennio. Una regola questa che resta perlopiù invariata: a partire dal 1° gennaio 2024, infatti, si stabilisce che l’ISCRO non possa essere richiesta nel biennio successivo all’anno di inizio di fruizione della stessa.

L’indennità per le Partite IVA è erogata per 6 mensilità, a partire dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda, ed è pari al 25% (su base semestrale) dell’ultimo reddito da lavoro. 

Come stabilito all’Art.1 comma 148 della Legge di Bilancio 2024, l’importo “non può in ogni caso superare il limite di 800 euro mensili e non può essere inferiore a 250  euro mensili”. 

ISCRO: i requisiti 2024

Per poter richiedere il Bonus Partita IVA, è necessario rispettare determinati requisiti:

  • essere iscritti alla Gestione Separata INPS;
  • essere in possesso di una dichiarazione dei redditi certificata dall’Agenzia delle Entrate;
  • non essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie alla data della richiesta;
  • non essere beneficiari di Assegno di Inclusione;
  • essere in regola con la contribuzione obbligatoria;
  • essere titolari di Partita IVA da almeno 3 anni;
  • aver prodotto un reddito da lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 70 per cento della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei due anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda;
  • aver dichiarato, nell’anno precedente alla richiesta, un reddito da lavoro autonomo non superiore a 12.000 euro annui.

Tali requisiti devono essere mantenuti per tutto il periodo di erogazione della misura, pena la decadenza. I beneficiari, inoltre, devono impegnarsi a partecipare a percorsi di aggiornamento professionale.

Bonus Partita IVA 2024: come calcolare l’importo

L’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, abbiamo visto, è un contributo pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate. 

Per calcolare l’importo spettante, è quindi sufficiente dividere il reddito annuo del 2023 per due, per ottenere il reddito semestrale e calcolarne il 25%. Per fare un esempio pratico, un lavoratore autonomo che abbia dichiarato nel 2023 un reddito di 6.000 euro, ha diritto all’erogazione di 750 euro mensili per un periodo di 6 mesi (6.000 / 2 = 3.000 x 25% = 750).

Come abbiamo visto, l’importo non può essere inferiore a 250 euro o superiore a 800 euro: un autonomo con un reddito di 10.000 euro, quindi, che supererebbe la soglia degli 800 euro, ha diritto all’erogazione del massimo concedibile nei limiti imposti dalla Legge.

La domanda può essere inviata ogni anno entro il 31 ottobre. Sulle modalità di richiesta non sono ancora state comunicate novità rispetto agli anni scorsi: con ogni probabilità non ci saranno modifiche sostanziali.

Per richiedere il Bonus ISCRO bisogna collegarsi alla pagina “Indennità per lavori autonomi ISCRO: domanda online” ed accedere alla propria area riservata sul portale dell’INPS, accessibile con Identità Digitale SPID, CIE 3.0 o CNS.

In alternativa, almeno è possibile fare richiesta chiamando il Contact Center INPS al numero verde 803 164, raggiungibile da rete fissa, o al numero 06164164 da rete mobile.

 

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Bonus Partita IVA 2024: le novità e come richiederlo

 

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