Effettua una nuova ricerca

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
Agevolazioni
Post dalla rete
Vendita Immobili
Zes agevolazioni
   


MILANO – Dopo la spaccatura di maggioranza e le critiche di banche e imprese, il decreto con l’ultima stretta sul Superbonus ottiene il via libera definitivo alla Camera e diventa così legge.

I deputati si sono espressi con 150 voti favorevoli e 109 voti contrari. Il provvedimento, sul quale alla vigilia il governo aveva incassato fiducia, diventa legge in seconda lettura dopo essere stato approvato a Montecitorio senza modifiche rispetto al testo licenziato dal Senato.

Lo Spalma-detrazioni

Lì, ricordiamo, era intervenuta la stretta voluta dal governo e passata in commissione con l’astensione di Forza Italia. “Siamo in maggioranza, votiamo convintamente ma ci auguriamo nel futuro di poter migliorare alcune norme che sono contenute”, ha detto oggi Fabrizio Sala (Fi) annunciando il voto favorevole del gruppo ma spiegando di “non essere felice” di darlo.

La principale innovazione voluta da Giorgetti è stata il cosiddetto “Spalma-detrazioni”. Da quattro si sale a dieci anni di periodo in cui ripartire le detrazioni per le spese legate ai bonus edilizi sostenute dal gennaio 2024 (con effetto, quindi, retroattivo). Con esso, è arrivato anche lo stop da gennaio 2025 alla compensazione per banche e assicurazioni dei crediti da bonus edilizi con i contributi Inps e Inail.

Banche arrabbiate

Un punto, quest’ultimo assai criticato dall’Abi. Ancora mercoledì, l’Associazione delle banche è tornata alla carcia lamentando che – essendo stato ridotto l’ambito di compensazione – le banche “dovranno assolutamente fermarsi” nel comprare i crediti del Superbonus e, “se costretti, i maggiori acquirenti dei crediti si fermano, bisogna trovare delle forme diverse per animare il mercato, perché altrimenti imprese, condomini e famiglie si possono trovare inguaiati, in situazioni che li portano in default”. Parole rilasciate dallo stesso presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, che in prospettiva ha aggiunto: “Non c’è alcun interesse che ci siano dei settori dell’economia che vadano in default in seguito di questo Superbonus”, suggerendo “l’invenzione di un veicolo” in grado di coinvolgere risorse pubbliche e private fuori dal bilancio dello Stato e che “diventi acquirente dei crediti”.

Ancora, a seguito delle modifiche parlamentari è stata affidata ai comuni la possibilità di effettuare controlli anti-frode nell’applicazione delle agevolazioni fiscali edilizie (trattenendo fino al 50% di quanto recuperato). Stop, poi, alla cessione delle rate residue per chi ha già optato per la detrazione.

Il testo prosegue poi nel suo intento originario di restringere il perimetro dei soggetti che possono ricorrere allo sconto in fattura o cessione del credito. Dal divieto generalizzato risultano ora esenti ex-Iacp, Onlus e Cooperative di abitazione a proprietà indivisa. Mentre con lo stop alle cosiddette Cilas “dormienti”, le richieste di intervento edilizio antecedenti al 16 febbraio dell’anno scorso cui non hanno fatto seguito interventi fatturati, si blocca la possibilità di utilizzare il Superbonus. Viene poi esclusa l’applicabilità della ‘rimessione in bonis’ rispetto al termine del 4 aprile scorso relativo all’obbligo di comunicazione all’agenzia delle entrate. Così come non potranno ricorrere alla compensazione dei crediti edilizi i contribuenti destinatari di ruoli esecutivi.

Resta tuttavia confermata ‘applicazione di questa misura nelle aree terremotate. E oltre ai 400 milioni stanziati per fare fronte ai costi derivanti dai lavori effettuati sugli immobili nelle aree del cratere del 2009 e del 2016, se ne sono aggiunti altri 35 per il 2025 nel corso dell’esame in Senato, attraverso un fondo che fa riferimento agli immobili di tutti i comuni danneggiati dai sismi successivi al 2009. Un ulteriore fondo di 100 milioni di euro riguarderà le Onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale che non sono ancora iscritte nel registro del terzo settore.

Plastic e sugar tax

Ma non di solo Superbonus si è occupato il decreto. Sempre dal governo è arrivato lo slittamento dell’entrata in vigore della plastic tax proroga dal 1 luglio 2024 al 1 luglio 2026. Sulla Sugar tax si è consumata un’altra frizione: inizialmente il governo ne prevedeva l’entrata in vigore, ci sono volute proposte di modifica bipartisan per lo slittamento anche della sugar tax dal 1 luglio 2024 al 1 luglio 2025. Il provvedimento

Tra le misure ‘extra-superbonus’ ha trovato spazio nel dl anche un sostegno per l’accesso al credito nei territori dell’emilia -romagna, toscana e marche colpiti dalle alluvioni del maggio 2023.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui