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Le ultime novità sul decreto Salva casa

Il decreto Salva casa – il D.L. 69/2024 – è stato approvato lo scorso maggio dal Consiglio dei Ministri con l’obiettivo di semplificare la burocrazia e introdurre normative più flessibili per agevolare i cittadini. Questo decreto mira a eliminare l’obbligo di ottenere autorizzazioni specifiche per piccoli interventi edilizi all’interno delle abitazioni, rendendo il processo più snello e meno gravoso.

Gli emendamenti e le nuove disposizioni

Il provvedimento, che è ormai prossimo alla conversione in legge, contiene una serie di disposizioni volte a rendere le norme edilizie meno rigide e a facilitare la commerciabilità degli immobili, oltre che l’accesso a mutui e contributi nel settore immobiliare. Il testo che verrà convertito in legge sarà diverso da quello originario, grazie agli emendamenti apportati durante l’iter legislativo.

Riqualificazione e abusi edilizi

Un importante emendamento apportato dalla Commissione Ambiente della Camera prevede che, anche in presenza di abusi edilizi nel condominio, sarà possibile eseguire lavori di riqualificazione su singoli immobili. Inoltre, se l’abuso è all’interno di un singolo appartamento, sarà comunque possibile effettuare interventi sulle parti comuni dell’edificio.

Estensione dei termini per la rimozione degli abusi

Il decreto Salva casa introduce anche un’estensione dei termini per la rimozione degli abusi edilizi: si passa dai precedenti 3 mesi a 8 mesi, su atto motivato dell’ente locale e in presenza di specifiche condizioni. Questo offre più tempo ai proprietari per regolarizzare la loro situazione.

Abitabilità dei micro appartamenti e sottotetti

Un altro emendamento importante riguarda l’abitabilità dei micro appartamenti (monolocali) sotto i 28 mq e degli spazi con un’altezza interna inferiore a 2,70 metri, fino a un minimo di 2,40 metri. Inoltre, anche i sottotetti potranno essere trasformati in abitazioni, seguendo le procedure previste dalla legge regionale.

Sanatoria per le difformità edilizie in zone vincolate

Il decreto prevede che le difformità edilizie siano sanabili anche nelle zone sottoposte a vincolo paesaggistico, purché gli interventi siano stati compiuti prima dell’11 maggio 2006. Questa sanatoria si applica anche agli immobili sottoposti a vincoli storici, artistici e archeologici.

Aumento delle tolleranze costruttive

Il decreto introduce un aumento delle tolleranze costruttive per gli immobili sotto i 60 mq, passando dal 5% al 6%. Questo nuovo margine di tolleranza rende più flessibile la gestione delle difformità rispetto ai progetti originari.

Semplificazione del cambio di destinazione d’uso

Infine, un altro emendamento approvato semplifica il processo di cambio di destinazione d’uso degli immobili, rendendo più facile l’adattamento delle proprietà alle nuove esigenze abitative o commerciali.

Tempistiche e prossimi passaggi

Con i lavori della Commissione Ambiente conclusi, sarà compito del Parlamento varare la legge di conversione entro la scadenza prevista del prossimo 28 luglio. Questo nuovo quadro normativo rappresenta un’opportunità importante per i cittadini italiani di regolarizzare le proprie situazioni edilizie e di contribuire a un ambiente costruito più sicuro e conforme alle normative.

Il decreto Salva casa rappresenta quindi un passo significativo verso una gestione più flessibile e sostenibile dell’edilizia in Italia, promuovendo al contempo la legalità e la sicurezza nel settore immobiliare.

 

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