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Il Consiglio di Amministrazione di Credem ha approvato in data 7 agosto 2023 i risultati consolidati del primo semestre 2023. 

Potenziamento del banking commerciale con forti investimenti sullo sviluppo di soluzioni per integrare la componente digitale e quella fisica nel rapporto con i clienti sia privati sia imprese, rafforzamento nel settore del private banking con l’entrata a regime della banca del Gruppo dedicata ai grandi patrimoni, evoluzione continua dell’attività delle società del Gruppo specializzate nella gestione del risparmio, nella protezione assicurativa, nei finanziamenti ai privati ed alle imprese e nei servizi tecnologici, focalizzazione costante su innovazione, sostenibilità e investimenti sulle persone. Sono state queste le principali linee di sviluppo strategico che il Gruppo Credem ha seguito nella prima parte dell’anno caratterizzata da un contesto molto sfidante per il sistema bancario, con l’obiettivo di consolidare ulteriormente il proprio modello di business contraddistinto dalla forte diversificazione delle fonti di ricavo e dalla costante attenzione allo sviluppo sostenibile nel tempo.

Il periodo, in particolare, si è chiuso con un utile netto consolidato di 298,7 milioni di euro (quasi doppio rispetto a 157 milioni di euro nel primo semestre 202), la raccolta da clientela che si è assestata ad 93,7 miliardi di euro (+8,9% rispetto all’anno precedente), i prestiti a 34,8 miliardi di euro (+3,7% rispetto allo stesso periodo del 2022) e circa 83 mila nuovi clienti (+28,3% rispetto ai nuovi clienti raggiunti nel primo semestre 2022).

Il Gruppo Credem è stato inoltre nuovamente confermato dalla Banca Centrale Europea tra gli istituti più solidi a livello continentale. In particolare, nell’ambito degli stress test pubblicati venerdì 28 luglio, con l’obiettivo di verificare la resistenza del sistema bancario europeo agli scenari avversi, il Gruppo si colloca tra i migliori istituti creditizi europei, sia tra quelli rientranti nel campione della Banca Centrale Europea (BCE) che tra quelli coinvolti dall’Autorità Bancaria Europea (EBA). Nel dettaglio, Credem presenta un impatto sui coefficienti patrimoniali di solidità, derivante da un potenziale scenario economico prospettico fortemente negativo, inferiore ai -300 bps, che si confronta con i circa -660 bps delle 41 banche del campione di appartenenza (BCE) e con i -460 bps delle 57 banche dell’area Euro del perimetro EBA (-480 bps la media complessiva).

Tale risultato si aggiunge alla decisione della stessa BCE di dicembre 2022 di mantenere per il 2023 il requisito di Pillar 2 (P2R) di Credito Emiliano all’1%, il più basso in Italia e tra le banche commerciali in Europa, con il conseguente requisito SREP complessivo (che indica il livello minimo di capitale da rispettare a fronte delle attività svolte dal Gruppo), per il 2023 a 7,56%, a riprova della solidità del Gruppo ai vertici del sistema.

Le dinamiche sociali ed economiche che abbiamo vissuto nella prima parte dell’anno, in cui l’aumento dell’inflazione ed il repentino incremento dei tassi di interesse hanno continuato a influenzare fortemente le famiglie e le imprese, confermano ulteriormente che tutti noi, dai risparmiatori, alle imprese, alle stesse banche, dobbiamo imparare a confrontarci con una costante mutevolezza del contesto in cui operiamo”, ha dichiarato Angelo Campani, Direttore Generale Credem. “In questo scenario come Credem abbiamo un ruolo determinante. Vogliamo rafforzare la fiducia dei clienti ed aiutarli a prendere le decisioni più appropriate con una prospettiva di medio e lungo periodo. Sono convinto infatti che in questo modo si alimenti un circolo virtuoso a beneficio di tutti che consenta di affrontare in modo positivo anche i momenti più difficili. Abbiamo chiuso un semestre con risultati estremamente positivi che sono il frutto del nostro modello di business ampio e diversificato, tra i pochi presenti sul mercato italiano, che ci consente di mantenere una redditività importante in qualsiasi scenario. Continueremo nei prossimi mesi a lavorare con ottimismo e determinazione forti dell’impegno che tutte le persone del Gruppo mettono in campo quotidianamente per essere un punto di riferimento per i nostri clienti”.

PRINCIPALI RISULTATI CONSOLIDATI

  • Il primo semestre dell’anno si è chiuso con un utile netto consolidato pari a 298,7 milioni di euro (+90,3% a/a), dopo aver spesato 25 milioni di euro di contributi ai fondi per la gestione delle banche in difficoltà. Il risultato è stato influenzato dal positivo andamento del margine finanziario, oltre che dal costo del rischio che si è mantenuto a livelli contenuti;
  • il Gruppo ha continuato a sostenere il tessuto economico con i prestiti alla clientela che hanno raggiunto 34,8 miliardi di euro in progresso del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2022 (+1,2 miliardi di euro in valore assoluto), con un andamento di quasi sei punti percentuali superiore al sistema(10) (- 2,2% nello stesso periodo) ed una costante attenzione alla qualità dell’attivo;
  • i mutui casa alle famiglie registrano nuove erogazioni per 1.098 milioni di euro (+45,1% rispetto a fine giugno 2022);
  • sono stati acquisiti circa 83 mila nuovi clienti (+28,3% rispetto al numero di nuovi clienti raggiunti nel primo semestre 2022) ed i nuovi patrimoni dei clienti depositati presso l’istituto (produzione netta) sono stati pari a 2,8 miliardi di euro raggiungendo complessivamente quota 93,7 miliardi di euro (+8,9% a/a). La raccolta diretta da clientela si attesta a 36,8 miliardi di euro in crescita di oltre il 6% a/a, in netta controtendenza rispetto al sistema(10) che registra una contrazione dell’aggregato del 2,3% nello stesso periodo;
  • la qualità dell’attivo si è mantenuta ai massimi livelli del sistema con il rapporto tra impieghi problematici lordi ed impieghi lordi (Gross NPL Ratio(5)) che si è ulteriormente ridotto, pur essendo già ai vertici del mercato, al 2,04%, rispetto al 2,91% della media delle banche significative italiane e al 2,24% medio delle banche europee(6), con livelli di copertura tra i più elevati del sistema (livello di copertura comprensivo dello shortfall al 62,6% sui crediti problematici). Il rapporto tra crediti deteriorati netti (NPL netti) e impieghi netti si attesta a 0,94%. Il costo del credito annualizzato è pari a 3 bps;
  • sempre elevata la solidità del Gruppo, a tutela di tutti gli stakeholder, con un CET1 Ratio del Gruppo Bancario(3) a 15,8% nonostante la forte attività di sostegno all’economia e alle necessità della clientela. Il CET1 Ratio(3) di Vigilanza, calcolato sul perimetro di Credemholding, si attesta al 14,4% con oltre 680 bps di margine rispetto al livello minimo normativo (comprensivo del requisito addizionale SREP(4) assegnato dalla Banca Centrale Europea) pari a 7,56% per il 2023.  Il ROTE annualizzato è pari a 20,8%, il ROE annualizzato si attesta a 17,9%.

BANKING COMMERCIALE

  • Business Unit Banking Commerciale (512 tra filiali retail, centri imprese, centri specialistici dedicati alle piccole attività e la rete di 523 consulenti finanziari) raggiunti nel complesso 44,8 miliardi di euro di raccolta (+11,6% rispetto a fine giugno 2022(1)) e 25,6 miliardi di euro di prestiti (+3,2% a/a). All’interno di tale aggregato, in dettaglio, la rete dei consulenti finanziari ha consuntivato 8,4 miliardi di euro di raccolta (+9,9% a/a(1)), circa 800 milioni di euro di prestiti (+0,2% a/a) e reclutato 18 professionisti;
  • la banca ha lanciato a fine giugno un nuovo modello di servizio per i privati basato sulla possibilità di aprire un conto corrente e richiedere un finanziamento online in completa autonomia senza doversi recare in filiale con la possibilità di scegliere tra la consulenza personale in un qualsiasi punto vendita della banca, oppure fare riferimento esclusivamente ad una filiale remota. Tale strategia di evoluzione del modello di servizio omnicanale punta ad una sempre più forte interazione tra la componente fisica e quella digitale;
  • a seguito del maltempo che ha colpito diverse province dell’Emilia Romagna e delle Marche, il Gruppo Credem ha prontamente reso operativa la moratoria, fino ad un massimo di 12 mesi, a favore di famiglie e imprese delle province interessate, titolari di mutui relativi ad edifici sgomberati o resi inagibili, o relativi alla gestione dell’attività commerciale, agricola e produttiva, oltre alla possibilità di richiedere la sospensione di leasing e prestiti personali. L’istituto ha inoltre messo a disposizione un plafond pari a 2,7 miliardi di euro per sostenere le spese di prima necessità con condizioni agevolate e procedure di erogazione semplificate;
  • Avvera (società attiva nei mutui, nella cessione del quinto dello stipendio e della pensione e credito al consumo): raggiunti 1,1 miliardi di euro di volumi di finanziamenti erogati e intermediati a fine giugno 2023 (+50% a/a) grazie ad una rete che conta 727 agenti e collaboratori attivi, a cui si aggiungono 2.126 operatori convenzionati. Le persone e la loro crescita rappresentano un ulteriore caposaldo della strategia di Avvera. Dall’avvio del progetto di lancio della nuova società, infatti, sono state inserite oltre 113 persone (di cui 10 da inizio anno), per la maggior parte provenienti da aziende del mercato del credito al consumo, con un’età media di 39 anni. Nell’ambito dei mutui Avvera chiude il primo semestre con 437 milioni di euro di nuove operazioni intermediate (+28% a/a) da una rete di circa 250 agenti presenti in tutta Italia. L’area dei prestiti finalizzati ha raggiunto circa 319 milioni di euro di finanziamenti erogati (+95% a/a) e 30 agenti in struttura a cui si aggiungono 79 collaboratori. Il canale specializzato nei finanziamenti tramite cessione del quinto dello stipendio e della pensione conta una rete specializzata di oltre 360 tra agenti e collaboratori e raggiunge i 257 milioni di euro in termini di montante (+6% a/a). Rilevante il contributo della società all’acquisizione di nuova clientela per il Gruppo con circa 32 mila nuovi clienti nel primo semestre 2023. Prosegue la crescita del canale di vendita diretta dedicato alla clientela della società con un apposito centro di contatto e il lancio sul mercato del prestito digitale, un servizio di richiesta prestito completamente online creato in sinergia con Credem Banca. Avvera ha inoltre rilevato un ramo d’azienda di SplittyPay, startup  italiana specializzata nel settore della dilazione dei pagamenti (definiti buy now pay later). L’operazione si inserisce nella strategia di crescita della società in ambito di innovazione digitale e offerta multicanale per clienti attuali e potenziali per rispondere all’evoluzione delle esigenze dei risparmiatori.
  • leasing e factoring: Credemleasing ha raggiunto quota 570 milioni di euro di stipulato complessivo in crescita del 2% rispetto all’anno precedente. Credemfactor ha registrato 2,6 miliardi di euro (+8,3% a/a) di flussi lordi di crediti ceduti dalla clientela (turnover).

PRIVATE BANKING

  • Continua il percorso di sviluppo di Credem Euromobiliare Private Banking, banca del Gruppo dedicata alla gestione dei grandi patrimoni la cui creazione è stata finalizzata lo scorso mese di febbraio. La società può contare a fine giugno 2023(12) su masse complessive (tra raccolta gestita, amministrata, diretta ed impieghi) pari a 39,8 miliardi di euro, 671 professionisti ed 78 tra uffici e filiali in tutta Italia. La raccolta netta del semestre di Credem Euromobiliare Private Banking è stata pari ad 1,5 miliardi di euro.
  • lanciata un’importante campagna di brand per consolidare il posizionamento dell’istituto presso i clienti e gli altri portatori di interessi sintetizzando visivamente i valori distintivi del posizionamento della banca rappresentati dalla forza delle radici ed dal valore sostenibile nel tempo;
  • la società è stata selezionata dalla Banca d’Italia per l’innovazione nei servizi finanziari per il progetto di digitalizzazione delle operazioni di fusione e acquisizione tramite blockchain definendo un nuovo strumento evoluto a supporto delle operazioni di corporate finance, oltre a prevedere anche la creazione di libri firme societari digitalizzati e la gestione amministrativa delle quote partecipative (emissioni di biglietti assembleari, emissioni certificati di possesso azionario) sempre su tecnologia blockchain.

WEALTH MANAGEMENT

L’area wealth management del Gruppo, che comprende le società Euromobiliare Asset Management Sgr, Euromobiliare Advisory Sim, Credem Private Equity, Euromobiliare Fiduciaria, Credemvita e Credemassicurazioni, ha proseguito la strategia di sviluppo di soluzioni di investimento coerenti con le esigenze e le necessità dei risparmiatori con un focus particolare sulla sostenibilità: raggiunti a fine giugno circa 8 miliardi di euro di masse complessive relative a prodotti e servizi di investimento con caratteristiche ESG (ambientali, sociali e di governance)(13) (+32%% rispetto allo stesso periodo del 2022). E’ proseguita inoltre l’azione di Credem Private Equity a sostegno alla crescita delle piccole e medie imprese italiane;

  • si consolida il programma di collaborazioni stabili con asset manager internazionali avviato nel primo semestre del 2023 con il primo accordo con Franklin Templeton. In particolare, grazie a tale accordo, Euromobiliare Asset Manager SGR ha ampliato la propria gamma con un prodotto dedicato ai titoli ad alto rendimento (high yield) del mercato statunitense (che ha raccolto oltre 220 milioni di euro) ed ha conferito in delega due fondi (Euromobiliare Bond Income e Euromobiliare Emerging Market Equity) che contano 387 milioni di euro di masse totali a fine giugno;
  • per quanto concerne Credemassicurazioni, prosegue l’impegno della società nella protezione dei propri assicurati sia attraverso nuovi prodotti, come la nuova “Polizza Salute” (dedicata alla salute fisica ed al benessere), sia attraverso azioni di supporto concreto alle popolazioni colpite dall’alluvione in Emilia Romagna (sospensione rate e attivazione di un centro di contatto per consulti medici e psicologici gratuiti). In collaborazione con Credemleasing, è stato lanciato un prodotto di copertura assicurativa specifico per il leasing automobilistico, a conferma della strategia di “federation of businesses” che valorizza le sinergie attuate tra le diverse società del Gruppo;
  • Credemvita ha proseguito il percorso di sviluppo della propria gamma con prodotti aggiornati nelle condizioni rispetto alle importanti variazioni congiunturali che si sono verificate sui mercati finanziari, nell’ottica di offrire protezione e supporto ai rendimenti dei capitali investiti. E’ stato lanciato un nuovo prodotto specificamente strutturato per soddisfare le esigenze della clientela nel complesso contesto di mercato che ha caratterizzato la prima parte dell’anno. Inoltre, con l’obiettivo di supportare la crescita della compagnia e migliorare ulteriormente i propri indicatori patrimoniali, Credemvita ha deliberato un aumento di capitale pari a 100 milioni di euro, i cui effetti effetti patrimoniali proiettano il già solido ratio di solvibilità al 184,1% (dato al 30 giugno 2023).

INNOVAZIONE E TRASFORMAZIONE DIGITALE

  • Continua il percorso per favorire il rapporto tra banca e clienti; nel primo semestre i clienti hanno realizzato oltre 42 milioni di operazioni sui canali digitali (95% del totale), con una forte crescita della diffusione e dell’utilizzo della nuova piattaforma di mobile banking (oltre 530 mila download dell’applicazione per dispositivi mobili). Particolarmente rilevanti sono stati i volumi di attività realizzati dal servizio di assistenza clienti con oltre 525 mila interazioni nei primi sei mesi dell’anno di cui oltre il 25% tramite canali digitali (mail, chat e messaggi);
  • prosegue la progettualità organizzativa strategica per tutto il Gruppo con l’obiettivo di mantenere livelli di servizio eccellenti nei confronti della clientela e delle reti di vendita. Nel primo semestre 2023 sono stati consolidati importanti progetti come la nascita della nuova banca private, l’evoluzione del modello di servizio in ambito retail e lo sviluppo di nuovi canali di acquisizione di clientela anche tramite prodotti innovativi;

Credemtel, società del Gruppo Credem attiva nell’offerta di servizi digitali ad aziende e Pubblica Amministrazione, ha siglato un accordo di partnership con una società specializzata nell’offerta di soluzioni di sicurezza informatica (cyber security), per gestire la sicurezza dei sistemi tecnologici delle aziende clienti. L’accordo prevede in dettaglio l’implementazione da parte di Credemtel di un pacchetto di servizi e soluzioni di sicurezza informatica per aziende, istituzioni e pubblica amministrazione, per prevenire possibili problemi di sicurezza ed intervenire in caso di attacco all’infrastruttura informatica aziendale, tramite procedure della gestione degli incidenti informatici (incident management) sperimentate e certificate.

PERSONE

E’ continuato anche nel primo semestre dell’anno il percorso di assunzioni con 146 persone inserite nel Gruppo. Si tratta di un percorso di assunzioni in linea con gli anni precedenti e che proseguirà anche nel prossimo semestre. Gli inserimenti andranno a rafforzare, in particolare, la rete di filiali distribuite sul territorio nazionale, il centro di contatto virtuale che offre assistenza e consulenza tramite canali remoti alla clientela  e i team dell’area aziendale dedicati allo sviluppo dei canali digitali e alla trasformazione tecnologica;

  • sono proseguiti gli investimenti tecnologici finalizzati a garantire l’accesso allo smart working. Ad oggi oltre l’85% dei dipendenti ha un contratto di lavoro agile. L’obiettivo di tale scelta, arrivata prima delle restrizioni richieste dalla pandemia, è quello di migliorare sempre più il rapporto tra vita privata e lavorativa e di valorizzarne ulteriormente le capacità organizzative e di iniziativa attraverso la fiducia, la delega e la responsabilizzazione. E’ continuata inoltre l’attività di formazione rivolta a tutti i dipendenti in ottica di crescita e sviluppo professionale. Nel primo semestre sono state erogate circa 18 mila giornate con una media di 2,7  giorni per ciascun dipendente;
  • la banca inoltre ha previsto un giorno di permesso retribuito per tutte le persone del Gruppo che hanno voluto mettersi a disposizione per partecipare alle attività della Protezione Civile nelle aree colpite dall’alluvione di maggio. Sono state oltre 350 le persone che hanno aderito per oltre 2 mila ore di volontariato.

SOSTENIBILITA’

  • L’istituto ha lanciato a fine maggio la sua seconda emissione obbligazionaria green, destinata a investitori istituzionali e professionali, per un ammontare pari a 400 milioni di euro. L’emissione, in formato Senior Non Preferred (“SNP”), rappresenta il terzo strumento ESG lanciato sul mercato dal Gruppo da inizio 2022. Il bond rappresenta il primo emesso nell’ambito del nuovo Programma denominato Euro Medium Term Note (EMTN) finalizzato a sostenere la raccolta istituzionale del Gruppo e la sua continua crescita dimensionale. L’emissione ha ottenuto grande favore da parte del mercato con una richiesta di quasi sei volte l’offerta. L’operazione è avvenuta nell’ambito del Green, Social & Sustainability Bonds Framework di Credem, recentemente aggiornato ad inizio maggio 2023, che consente al Gruppo di emettere obbligazioni destinate al finanziamento e/o al rifinanziamento di attività con un impatto positivo in termini di sostenibilità ambientale e sociale. In dettaglio, i proventi della nuova emissione saranno destinati al finanziamento e rifinanziamento di asset green, contribuendo a favorire la transizione economica del Paese e, conseguentemente, al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità che il Gruppo si è prefissato nell’ambito del proprio piano di business;

sono stati estesi alle politiche di remunerazione di tutto il personale più rilevante del Gruppo i criteri di valutazione in ambito ambientale, sociale e di governance (ESG) già utilizzati per gli amministratori esecutivi ed il top management della direzione centrale;

  • sottoscritto un mandato con Cassa Depositi e Prestiti (CDP) per consentire alle aziende clienti di accedere al Fondo Crescita Sostenibile per finanziare gli investimenti in progetti di sostenibilità, transizione digitale e finalità ambientali. La prima iniziativa avviata con il mandato sottoscritto è denominata “Green New Deal”, prevede finanziamenti dedicati alle imprese di qualsiasi dimensione che esercitino attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentino progetti fino a 40 milioni di euro con finalità di ricerca, sviluppo e innovazione, elevata sostenibilità e che tengano conto degli impatti sociali e di transizione ecologica e circolare;
  • avviato un progetto sperimentale di fotovoltaico diffuso che nel triennio 2023-2025,  in caso di pieno esito positivo, porterà all’installazione di circa 60 impianti fotovoltaici su immobili di proprietà del Gruppo distribuiti sul territorio nazionale per una potenza complessiva di 1.300 KWp e una produzione stimata a regime di 1.600 MWh con un autoconsumo di 1.200 MWh ed una ipotesi di riduzione di emissioni pari a 320 tonnellate CO2e (Scope 2 location based);
  • continua la progettualità per l’integrazione, oltre alle tradizionali analisi di natura finanziaria, dei criteri di sostenibilità nelle procedure di concessione del credito. Il progetto prevede in particolare l’utilizzo di considerazioni specifiche relative al posizionamento della controparte rispetto agli impatti climatici ed ambientali dell’attività;
  • all’interno della pianificazione strategica di Gruppo avviato un progetto per definire la strategia di decarbonizzazione del portafoglio crediti e titoli.

Risultati economici consolidati

A fine giugno 2023 il margine di intermediazione si attesta a €954,2 milioni, rispetto a €688,7 milioni dell’anno precedente (+38,6% a/a). All’interno dell’aggregato, il margine finanziario è pari a €504,3 milioni rispetto a €274,3 milioni nel primo semestre 2022 (+83,8% a/a). Il margine da servizi si attesta a €449,9 milioni rispetto a €414,4 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente (+8,6% a/a). Più in dettaglio le commissioni nette ammontano a €337,4 milioni (+1,2% a/a) di cui €230,1 milioni di commissioni da gestione ed intermediazione (+3,1% a/a) e €107,3 milioni di commissioni da servizi bancari (-2,7% a/a). Il trading in titoli, cambi e derivati raggiunge €54,3 milioni (+35,4% a/a). Il risultato dell’attività assicurativa del ramo vita si attesta infine a €45,8 milioni (+62,4% a/a).

I costi operativi sono pari a €419,8 milioni rispetto ai €393,8  milioni a fine giugno 2022 (+6,6% a/a). Nel dettaglio, le spese amministrative ammontano a €127,7 milioni, +12% a/a, mentre le spese relative al personale sono pari a €292,1 milioni (+4,4% a/a). 

Il cost/income si attesta al 44% rispetto al 57,2% nel primo semestre 2022.

Il risultato lordo di gestione è pari a €534,4 milioni rispetto a €294,9 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente (+81,2%). Gli ammortamenti sono pari a €51,5 milioni rispetto ai €49,5 milioni a fine giugno 2022 (+4% a/a).

Il risultato operativo si attesta a €482,9 milioni rispetto a €245,4 milioni a fine giugno 2022 (+96,8% a/a). 

Gli accantonamenti per rischi ed oneri sono pari a €9,4 milioni rispetto a €6 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente. Le rettifiche nette di valore su crediti sono pari a €4,9 milioni (di segno positivo per €2,5 milioni a fine giugno 2022). Il Gruppo registra un costo del credito annualizzato pari a 3 bps.

Il saldo delle componenti straordinarie è pari a -€28,3 milioni (rispetto a -€14,2 milioni a fine giugno 2022) e include, tra l’altro, €25 milioni, al lordo dell’effetto fiscale, di contributo ai fondi per la gestione delle banche in difficoltà.

L’utile ante imposte si attesta a €440,3 milioni rispetto a €227,7 milioni nel primo semestre 2022 (+93,4% a/a), mentre le imposte sul reddito ammontano a €141,6 milioni (€70,6 milioni a fine giugno 2022). L’utile netto consolidato si attesta a €298,7 milioni, +90,3% a/a, dopo aver spesato €25 milioni di contributi ai fondi per la gestione delle banche in difficoltà. 

Il ROTE annualizzato è pari a 20,8%, il ROE annualizzato(2) si attesta a 17,9%. 

Aggregati patrimoniali consolidati 

La raccolta complessiva da clientela a fine giugno 2023 si attesta a €93.672 milioni rispetto a €85.978 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente (+8,9% a/a). La raccolta complessiva ammonta a €107.432 milioni rispetto a €98.479 milioni a fine giugno 2022 (+9,1% a/a). In particolare, la raccolta diretta da clientela raggiunge €36.779 milioni rispetto a €34.646 milioni a fine giugno 2022, in crescita del 6,2% a/a in netta controtendenza rispetto al sistema(10) che registra una contrazione dell’aggregato del 2,3% nello stesso periodo. La raccolta diretta complessiva è pari a €40.665 milioni rispetto a €38.131 milioni a fine giugno 2022 (+6,6% a/a). La raccolta assicurativa si attesta a €8.102 milioni rispetto a €8.007 milioni nello stesso periodo dell’anno scorso (+1,2% a/a).

I premi legati a garanzie di protezione vita e danni sono pari a €46,3 milioni e registrano un incremento del 14% a/a. La raccolta indiretta da clientela risulta pari a €48.791 milioni rispetto a €43.325 milioni a fine giugno 2022 (+12,6% a/a). Nel dettaglio, la raccolta gestita si attesta a €31.406 milioni rispetto a €30.991 milioni nello stesso periodo dell’anno scorso (+1,3% a/a). All’interno di tale aggregato le gestioni patrimoniali sono pari a €5.866 milioni (+2,5% a/a), i fondi comuni di investimento e Sicav ammontano a €13.724 milioni (+2,6% a/a), i prodotti di terzi ed altra raccolta gestita si attestano a €11.796 milioni (-0,6% a/a).

Le riserve di liquidità del Gruppo ammontano a circa 16,0 miliardi (14,7 miliardi a marzo 2023) grazie a circa 4,9 miliardi di depositi presso Banche Centrali (8,1 miliardi a marzo 2023) e 11,1 miliardi di attivi liberi “eligible” BCE (6,7 miliardi a marzo 2023). 

Gli impieghi a clientela sono in crescita del 3,7% a/a (rispetto al sistema(10) che registra -2,2% nello stesso periodo) e si attestano a €34.761 milioni rispetto a €33.512 milioni nello stesso periodo del 2022, con costante attenzione alla qualità del portafoglio. In dettaglio i mutui casa alle famiglie registrano nuove erogazioni per €1.098 milioni di euro (+45,1% rispetto a fine giugno 2022) con consistenze pari a €10.433 milioni (+7,7% a/a).

Per quanto riguarda il portafoglio titoli, a fine giugno raggiunge €11.860 milioni e ha una durata media di 4,7 anni. La posizione in titoli di Stato Italiani è pari a €4,2 miliardi (circa il 35% del portafoglio), di cui il 97% nella categoria contabile HTC, riducendo quindi ulteriori rischi di volatilità derivanti dallo spread Btp-Bund.

Le sofferenze nette su impieghi netti sono pari a 0,23% (rispetto a 0,25% a fine giugno 2022) dato significativamente inferiore alla media di sistema(10) pari a 0,89%. Le sofferenze lorde sono pari a €308,8 milioni e la percentuale di copertura è del 74,4% (73,6% nello stesso periodo dell’anno precedente). I crediti problematici totali netti sono pari a €328 milioni, in calo dell’8% rispetto a €356,6 milioni di euro a fine giugno 2022. I crediti problematici totali lordi ammontano invece a €720,7 milioni, in riduzione del 3,3% rispetto a €745,4 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente. La percentuale di copertura dei crediti problematici totali lordi è del 54,5% (52,2% a fine giugno 2022); tale dato, comprensivo dello shortfall patrimoniale(14), sale al 62,6%. Il rapporto tra crediti problematici totali lordi e impieghi lordi (NPL Ratio(5)) si attesta al 2,04% (2,19% a fine giugno 2022) a fronte di una media delle banche significative italiane(6) di 2,91%, e 2,24% della media UE.

Coefficienti patrimoniali

Il CET1 ratio calcolato su Credemholding è pari a 14,4%, ai massimi livelli del sistema con quasi 1,4 miliardi di euro di margine sui requisiti patrimoniali di vigilanza; il CET1 Ratio minimo (SREP)(4) assegnato al Gruppo per il 2023 è pari a 7,56%, tra i più bassi tra le banche italiane vigilate da BCE. Il Tier 1 capital ratio(3) è pari a 14,7% ed il Total capital ratio(3) è pari a 17,1%.

Evoluzione prevedibile della gestione

La gestione bancaria potrà essere influenzata da diversi fattori: il rallentamento ciclico dell’economia, la dinamica della curva tassi e l’andamento della forbice bancaria. I mercati finanziari ed azionari si sono dimostrati e resteranno molto sensibili alle notizie sulla solidità degli intermediari bancari, sulla politica monetaria, sullo sviluppo dell’economia, sulle tensioni geopolitiche e sul conflitto in Ucraina. Inoltre, l’evoluzione dello spread BTP-Bund, la dinamica dell’inflazione, le misure attuate dal Governo, dalle Autorità europee e dalle Istituzioni Monetarie e di Vigilanza potranno rappresentare ulteriori fattori di volatilità dei risultati, senza dimenticare l’evoluzione del rischio creditizio, oltre alle ricadute di inflazione e rialzo dei tassi sulla capacità della clientela di sostenere il debito, gli impatti di numerose norme e misure regolamentari che stanno interessando il sistema finanziario europeo e le ripercussioni della trasformazione digitale, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, nonché le conseguenze della transizione ecologica.

In tale sfidante quadro generale, si confermano per il Gruppo Credem le principali linee guida: uno sviluppo commerciale degli aggregati bancari superiore alla media di mercato, la ricerca dell’equilibrio tra efficienza operativa e proseguimento della progettualità, in particolare su omnicanalità e digitale, per mantenere la competitività sulle diverse aree di business, l’implementazione della progettualità in materia di wealth management e private banking, all’interno delle Società del Gruppo dedicate. Proseguirà il percorso di integrazione ESG (Environmental, Social, Governance) all’interno dei processi, del presidio dei rischi e della definizione dei prodotti. Si conferma altresì il mantenimento di un’elevata qualità del credito e la solidità del profilo di rischio e dei livelli patrimoniali. In questo contesto, il margine finanziario dovrebbe continuare ad essere sostenuto dai volumi e dall’evoluzione dei tassi, dove ci si attende tuttavia una tensione della forbice clientela; le commissioni potrebbero risentire della dinamica dei mercati; i costi operativi recepiranno un’accelerazione della progettualità, mentre il rischio di credito dovrebbe rimanere complessivamente contenuto.

 

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