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È possibile un finanziamento con partita Iva appena aperta? Sì, è possibile. In questo articolo vedremo come, con quali requisiti, in quanto tempo.

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Il quadro è articolato, così come le opportunità.

Iniziamo da un punto preliminare: i prestiti concessi per aprire una partita Iva. In questo caso, è chiaro, che chi chiede un finanziamento non deve ancora avere una partita Iva.

Parliamo infatti di quei prestiti che vengono erogati per sostenere le nuove attività imprenditoriali (start up), spesso piccole o medie.

Finanziamento con partita iva appena aperta o non ancora aperta

Tra i finanziamenti di questo tipo, il più popolare (e con una certe tradizione), è il prestito d’onore con Invitalia. In questo caso se avete già una partita Iva non sarete ammessi al prestito. Stessa cosa accade per il finanziamento Resto al Sud, che è dedicato ai liberi professionisti: non solo non bisogna avere una partita Iva, ma se l’avete avuta in passato deve essere stata chiusa almeno da un anno prima della presentazione della domanda.

Finanziamento con partita iva appena aperta: Selfiemployement

Terminata questa breve disamina preliminare, torniamo al tema centrale: il finanziamento con partita Iva appena aperta.

Come abbiamo accennato le possibilità ci sono. Vagliamole una a una:

il microcredito, sempre con Invitalia, lo strumento si chiama Selfiemployement.

È rivolto a giovani, donne e disoccupati di lungo periodo.

Vediamo cosa prevede:

in questo caso il finanziamento viene concesso anche a chi ha già aperto una partita Iva, ma da non più di un anno rispetto alla presentazione della domanda. C’è anche un altro requisito: quella partita Iva deve essere rimasta inattiva,

Dal 22 febbraio del 2021 Selfiemployement finanzia con prestiti a tasso zero fino a 50.000 euro l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali.

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Finanziamento con partita iva appena aperta: Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero

Un altro strumento che consente di avere un finanziamento con partita Iva appena aperta è On, Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero, iniziativa promossa sempre da Invitalia.

Questo incentivo è rivolto a giovani e donne che vogliono diventare imprenditori. È previsto un mix tra finanziamento a fondo perduto e a tasso zero. È possibile utilizzarlo per progetti con spese fino a 3 milioni. Il fondo può coprire fino al 90% dei costi totali ammissibili.

Questa agevolazione è rivolta sia a società già costituite sia a società che ancora non sono nate.

Per le prime se la partita Iva è già stata movimentata, bisogna prevedere una contabilità separata.

Per le seconde, è evidente che ci sarà una nuova partita Iva, ma deve essere aperta entro 45 giorni dall’ammissione al finanziamento.

Se vuoi leggere gli ultimi aggiornamenti su mutui e prestiti, segui la nostra pagina dedicata.

Finanziamento con partita iva appena aperta: Confidi

Questi erano gli enti pubblici che prevedono un finanziamento con partita Iva appena aperta (o da aprire subito dopo). Ma non c’è solo lo Stato a garantire questo tipo di contributi.

Sono attive infatti anche le associazioni di categoria, con i Confidi (Consorzio di garanzia collettiva dei fidi). Un consorzio che aiuta le piccole e medie imprese a ottenere mutui e prestiti dalle banche e dagli istituti di credito.

Rispetto a finanziamenti pubblici ci sono però delle differenze:

  • solo gli enti pubblici possono erogare contributi a fondo perduto e garantiscono direttamente chi ne fa richiesta;
  • i Confidi sono organismi privati senza liquidità propria ed erogano tramite le banche con le quali sono convenzionati.

Il vantaggio dei Confidi è quello di ridurre il costo del denaro (tassi di interesse), non il capitale (che appunto, non è a fondo perduto).

Finanziamento con partita iva appena aperta: ruolo di garanzia

I Confidi però possono avere un ruolo importante a garanzia nella fase di erogazione dei finanziamenti.

Questi prestiti vengono distribuiti anche nella fase di start up.

Può rivolgersi ai Confidi (così come alle associazioni), anche chi non appartiene ad alcuna categoria.

Questi prestiti possono essere erogati con varie formule:

Finanziamento con partita iva appena aperta: le banche

Beh, abbiamo visto che il finanziamento con partita Iva appena aperta è possibile con enti pubblici (Invitalia) o privati (Confidi e Associazioni). Ma cosa fanno gli enti, come le banche e le finanziarie, di fronte alla richiesta di un prestito presentata da una partita Iva appena aperta?

In questo caso il discorso è un po’ più complesso. Così come l’accesso al credito.

Per concedere un prestito le banche in genere chiedono le ultime due, tre dichiarazioni dei redditi di una partita Iva. Il che significa che quella partita Iva non è stata appena aperta.

Possono concedere comunque un prestito, ma solo dietro delle garanzie accessorie.

Ci sarebbe però un’alternativa a quelle garanzie, ma solo se la banca, o la finanziaria, ha una convenzione con una associazione di categoria.

Altrimenti c’è poco da fare. Sono necessarie le garanzie.

Quali sono? Le solite:

  • un terzo garante;
  • un’ipoteca immobiliare;
  • un’ipoteca strumentale.

Finanziamento con partita iva appena aperta: conclusione

Insomma, abbiamo visto che il finanziamento con partita Iva appena aperta è possibile. Magari non con i canali tradizionali (le banche, se non avete garanzie), però gli strumenti ci sono. E se avete idee buone e chiare, avrete l’opportunità di avviare la vostra attività imprenditoriale.

 

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