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Come calcolare la liquidazione di una badante: vediamo cosa prevede il contratto, come si calcola il TFR dovuto alle assistenti domestiche e come funziona il contratto di assunzione. (scopri le offerte di lavoro e i concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Contributi alle badanti, chi li paga

L’assunzione di una badante inizia con la stesura di una lettera di assunzione e la registrazione presso l’INPS. Devono essere presentati tutti i documenti necessari, compreso il permesso di soggiorno nel caso la badante sia straniera. È responsabilità del datore di lavoro versare i contributi previdenziali, che garantiscono all’assistente familiare diritti come la copertura in caso di infortunio, la malattia, la pensione, la disoccupazione e la maternità.

Iscrizione alla cassa mutua

Se il rapporto di lavoro è regolato dal contratto collettivo del lavoro domestico, il datore di lavoro è tenuto ad iscrivere la badante alla cassa mutua per colf e badanti, la CasSaColf. L’INPS gestisce i contributi versati, che confluiscono direttamente in questa cassa. I contributi possono essere pagati anche online con il Portale dei pagamenti dell’INPS.

Frequenza e calcolo dei contributi

I contributi sono versati ogni tre mesi e si calcolano in base alle ore lavorate nel trimestre e alla retribuzione oraria della badante. Per facilitare questo calcolo, l’INPS mette a disposizione dei datori di lavoro un software accessibile dal proprio portale.

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Le ferie delle badanti, come funziona

Le badanti godono del diritto a ferie annuali retribuite. Il contratto collettivo nazionale del lavoro domestico stabilisce che ogni badante ha diritto a 26 giorni di ferie retribuite per ogni anno di servizio.

Calcolo delle ferie per periodi inferiori a un anno

Per le badanti che lavorano meno di un anno, i giorni di ferie si calcolano su base proporzionale, ovvero un dodicesimo del totale per ogni mese lavorato.

È importante che le ferie siano pianificate e concordate tra la badante e la famiglia che la impiega, per garantire un’organizzazione chiara e senza fraintesi.

Riposo settimanale

Le badanti hanno diritto a un riposo settimanale garantito, che comprende periodi di riposo giornaliero e settimanale definiti per legge.

La normativa prevede che ogni badante debba beneficiare di 11 ore consecutive di riposo giornaliero e di 36 ore di riposo settimanale. Quest’ultimo periodo si suddivide in 24 ore la domenica (o altro giorno prefissato) e 12 ore in un altro giorno della settimana.

Conseguenze della violazione delle norme sul riposo

Il mancato rispetto di queste disposizioni sul riposo può portare a multe per i datori di lavoro e, in casi gravi, a denunce per sfruttamento di manodopera.

Come funziona la maternità per le badanti

Le badanti hanno diritto alla maternità, un beneficio che tutela il loro diritto di diventare madri senza perdere il posto di lavoro o l’indennità di maternità.

Requisiti per l’accesso all’indennità di maternità

Per avere diritto all’indennità di maternità, le badanti devono aver accumulato almeno 52 contributi settimanali nei 24 mesi precedenti l’inizio del congedo maternità. Possono essere accumulati anche attraverso differenti lavori domestici.

Durata del congedo di maternità

La maternità obbligatoria per le badanti dura cinque mesi, divisi tra due mesi prima del parto e tre mesi dopo. Durante questo periodo, è compito dell’INPS erogare l’indennità di maternità, mentre il datore di lavoro è responsabile solo per l’elaborazione dei cedolini per i ratei aggiornati durante il congedo.

La liquidazione di una badante

La liquidazione, o trattamento di fine rapporto (TFR), è un diritto fondamentale di ogni lavoratore, inclusi badanti e collaboratori domestici.

Ogni badante deve ricevere la liquidazione al termine del suo percorso professionale, indipendentemente dal motivo della cessazione del contratto e anche se la durata del rapporto di lavoro è stata breve, purché superiore a 15 giorni.

Obbligo del datore di lavoro

È responsabilità del datore di lavoro accantonare e versare la liquidazione. Può essere pagata annualmente su richiesta del lavoratore o al termine del contratto di lavoro.

Calcolo della liquidazione

Il TFR si calcola sommando la retribuzione globale annuale del badante, che include:

  • Retribuzione base
  • Tredicesima
  • Eventuali quote di vitto e alloggio
  • Premi e scatti di anzianità

La somma ottenuta si moltiplica per i mesi di servizio effettivi (inclusa la tredicesima) e si divide per 13,5 per determinare la quota annuale da accantonare.

Esempio pratico di calcolo

  • Retribuzione annuale: 1.000 euro al mese
  • Mesi di lavoro (compresa la tredicesima): 13
  • Calcolo: 1.000 euro×13=13.000 euro
  • Liquidazione annuale: 13.000 euro/13,5=962,96 euro

Anticipo del TFR

Dopo 8 anni di servizio, la badante può richiedere un anticipo del 70% del TFR maturato.

Come calcolare la liquidazione di una badante
Nell’immagine un uomo calcola la liquidazione della badante mentre l’assistente domestica attende alle sue spalle.

FAQ (domande e risposte)

Chi paga i contributi per la badante?

Il datore di lavoro è responsabile del pagamento dei contributi previdenziali per la badante. Questo processo inizia con la formalizzazione dell’assunzione presso l’INPS, dove il datore di lavoro deve presentare una lettera di assunzione e i documenti necessari, inclusi quelli per lavoratori stranieri, come il permesso di soggiorno. Dopo l’iscrizione, i contributi vengono versati alla Cas.Sa.Colf attraverso l’INPS, che agisce come intermediario. I contributi possono essere pagati anche online attraverso il sito dell’INPS.

Come si calcolano i contributi per una badante?

I contributi per una badante sono calcolati trimestralmente, basandosi sulle ore lavorate nel trimestre e sulla retribuzione oraria. L’INPS offre un software sul suo portale web che permette ai datori di lavoro di simulare e calcolare i contributi dovuti. Questo strumento aiuta a determinare l’ammontare preciso da versare ogni tre mesi.

Quanti giorni di ferie spettano alla badante?

Una badante regolarmente assunta ha diritto a 26 giorni di ferie retribuite per ogni anno lavorativo, come stabilito dal contratto collettivo nazionale del lavoro domestico. Se la badante lavora meno di un anno, le ferie sono calcolate proporzionalmente, a un dodicesimo per ogni mese lavorato.

Come funziona il riposo settimanale per le badanti?

Le badanti hanno diritto a un riposo settimanale composto da 36 ore, che includono 24 ore consecutive la domenica (o altro giorno stabilito) più 12 ore in un altro giorno della settimana. Questo è complementare alle 11 ore consecutive di riposo giornaliero garantite per legge. Non rispettare queste norme può comportare sanzioni severe per i datori di lavoro.

Come si ottiene la maternità per le badanti?

Per ottenere l’indennità di maternità, una badante deve aver accumulato almeno 52 contributi settimanali nei 24 mesi precedenti l’inizio del congedo di maternità. La durata del congedo obbligatorio è di cinque mesi, divisi tra due mesi prima e tre mesi dopo il parto. L’INPS è responsabile per il pagamento dell’indennità di maternità, mentre il datore di lavoro deve gestire i cedolini per i ratei aggiornati durante il periodo.

Come calcolare la liquidazione di una badante?

La liquidazione di una badante, o TFR, si calcola sommando la retribuzione globale annuale, che include componenti come la retribuzione base, la tredicesima, eventuali quote per vitto e alloggio, premi e scatti di anzianità. Questo totale viene moltiplicato per il numero dei mesi di servizio, inclusa la tredicesima, e diviso per 13,5 per determinare la quota annuale da accantonare. Il TFR può essere pagato annualmente su richiesta del lavoratore o alla conclusione del rapporto di lavoro.

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