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Un investimento cruciale per la ripresa economica: dal 7 febbraio 2024 via alla presentazione delle richieste per i 300 milioni di euro destinati a potenziare la competitività delle imprese del Mezzogiorno.

Attraverso incentivi mirati, agevolazioni fiscali e supporto finanziario, il governo vuole creare un ambiente favorevole alla crescita e allo sviluppo sostenibile duraturo, contribuendo così a ridurre le disparità economiche tra le diverse regioni del Paese.

Oltre a fornire un sostegno finanziario diretto, questo investimento invia anche un segnale positivo agli imprenditori e agli investitori, dimostrando l’impegno a lungo termine per il rilancio delle regioni del Sud.

Cos’è il programma Scoperta imprenditoriale

Il programma di finanziamento denominato “Scoperta Imprenditoriale” mira a rilanciare l’innovazione e punta a fare da stimolo alla crescita economica finalizzata anche a creare opportunità occupazionali. Rappresenta un passo significativo verso la rivitalizzazione dell’economia meridionale, mediante la messa a disposizione di 300 milioni di euro, che sarà possibile richiedere a partire dal 7 febbraio.

Le regioni del Mezzogiorno hanno affrontato per lungo tempo molte sfide economiche, tra cui disoccupazione persistente, bassa produttività e infrastrutture insufficienti. Ora con il programma di finanziamento denominato “Scoperta Imprenditoriale” le regioni meridionali possono migliorare la loro situazione stimolando la crescita, la creazione di occupazione e la riduzione delle disuguaglianze regionali attraverso una serie di iniziative finalizzate a migliorare la competitività del settore privato nelle regioni meridionali.

Scoperta imprenditoriale, i progetti da finanziare

Gli obiettivi principali del piano approvato riguardano:

  • Innovazione e Ricerca: promuovere investimenti in ricerca e sviluppo per stimolare l’innovazione nelle imprese del Mezzogiorno, consentendo loro di essere all’avanguardia nei settori chiave;
  • Digitalizzazione e Tecnologia: sostenere la digitalizzazione delle imprese, facilitando l’adozione di tecnologie moderne per migliorare l’efficienza operativa e l’accesso ai mercati globali;
  • Formazione e Sviluppo delle competenze: investire in programmi di formazione per potenziare le competenze dei lavoratori meridionali, rendendoli più competitivi sul mercato del lavoro;
  • Infrastrutture: potenziare le infrastrutture logistiche e di trasporto per ridurre i costi di produzione e facilitare lo spostamento delle merci;
  • Sostenibilità ambientale: promuovere pratiche commerciali sostenibili, incoraggiando le imprese a adottare soluzioni eco-friendly per contribuire alla transizione verso un’economia verde.

Gli obiettivi

Questo massiccio investimento dovrebbe tradursi in una serie di benefici tangibili per le imprese del Mezzogiorno e per l’intera economia nazionale.

Ci si aspetta che stimoli la crescita economica, crei nuovi posti di lavoro, attiri investimenti privati e contribuisca alla riduzione delle disparità regionali.

A chi spettano i fondi

Il finanziamento del governo per la Scoperta Imprenditoriale è rivolto a una vasta gamma di attori, tra cui imprese di qualsiasi dimensione che abbiano almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda di agevolazioni e che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del Codice civile, numeri 1, 3 e 5), e i Centri di ricerca, quest’ultimi possono essere co-proponenti di un progetto congiunto con i predetti soggetti.

Questo approccio inclusivo mira a coinvolgere attivamente il settore privato e pubblico per massimizzare l’impatto delle iniziative di ricerca nel Mezzogiorno.

Agevolazioni previste

Le facilitazioni fornite dal programma “Iniziativa imprenditoriale” comprendono supporti finanziari, agevolazioni fiscali e assistenza logistica per progetti di ricerca e sviluppo focalizzati su attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Questi progetti mirano alla creazione di nuovi prodotti, processi o servizi, o al notevole miglioramento di quelli già esistenti. Ciò avviene attraverso lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nelle aree tematiche e traiettorie di sviluppo stabilite dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente, o in altre aree tematiche e traiettorie di sviluppo al di fuori di tale strategia. L’obiettivo è contribuire al processo di scoperta imprenditoriale e al consequenziale adattamento evolutivo, promuovendo così l’innovazione nel contesto imprenditoriale.

Come realizzare i progetti

I progetti devono essere realizzati nei territori delle regioni meno sviluppate, prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 1 milione di euro e non superiore a 5 milioni di euro ed avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi. L’avvio delle attività progettuali deve avvenire successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione e comunque entro 3 mesi dalla concessione delle stesse.

I progetti di ricerca e sviluppo devono essere realizzati in forma collaborativa, secondo in alternativa una delle seguenti modalità:

  • progetto realizzato congiuntamente, che preveda:

– un massimo di tre soggetti proponenti, ivi compresa l’impresa capofila;

– almeno una micro, piccola o media impresa tra i soggetti proponenti;

– che ciascuno dei soggetti proponenti sostenga almeno il 10 per cento dei costi ammissibili;

– il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione.

  • progetto realizzato da una micro, piccola o media impresa ovvero da una piccola impresa a media capitalizzazione, che preveda la partecipazione di uno o più soggetti esterni all’impresa, indipendenti dalla stessa, che concorrano alle attività del progetto attraverso servizi di ricerca, prestazioni di consulenza alla ricerca e sviluppo e/o ricerca contrattuale, il cui valore sia almeno pari al 10 per cento dei costi complessivi ammissibili del progetto.

I progetti ammissibili per il finanziamento “Scoperta Imprenditoriale” coprono una vasta gamma di settori, tra cui tecnologia, energia, salute, ambiente e agricoltura. Sono particolarmente incentivati i progetti che promuovono l’innovazione, la sostenibilità e la creazione di posti di lavoro nel Mezzogiorno.

Modalità di finanziamento e aliquote

Tra le principali agevolazioni si trovano:

  • Contributi finanziari diretti: Le imprese e gli enti di ricerca possono accedere a contributi diretti per coprire parte dei costi di progettazione e implementazione dei loro progetti. Questi finanziamenti sono finalizzati a ridurre il carico economico sulle aziende e ad aumentare la loro capacità di investire in attività di ricerca e sviluppo.
  • Agevolazioni fiscali: Le imprese che partecipano a progetti “Scoperta Imprenditoriale” possono beneficiare di agevolazioni fiscali significative. Ciò include deduzioni fiscali per le spese di ricerca e sviluppo, nonché vantaggi fiscali specifici per le attività svolte nelle regioni del Mezzogiorno.

Il finanziamento viene erogato attraverso una procedura competitiva in cui le imprese e gli enti di ricerca presentano proposte dettagliate dei loro progetti. Le aliquote di finanziamento variano in base alla natura e all’entità del progetto, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e all’impatto economico e sociale nella regione del Mezzogiorno.

Le agevolazioni disponibili e che possono essere concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto e delle soglie di notifica individuali stabilite, rispettivamente, dall’articolo 25 e dall’articolo 4 del regolamento GBER, nelle seguenti forme in concorso tra loro:

  • nella forma del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale pari al 50 per cento dei costi e delle spese ammissibili;
  • nella forma del contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili articolata come segue:

– 35% per le imprese di piccola dimensione;

– 30% per le imprese di media dimensione;

– 25% per le imprese di grande dimensione.

Per gli Organismi di ricerca, le agevolazioni sono concesse esclusivamente nella forma di contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale pari al:

– 60% dei costi e delle spese ammissibili per attività di ricerca industriale;

– 40% dei costi e delle spese ammissibili di sviluppo sperimentale.

Conclusioni

La decisione del governo di destinare 300 milioni di euro per potenziare la competitività delle imprese del Mezzogiorno rappresenta un passo importante verso la costruzione di un’economia più equa e dinamica. Lo strumento individuato dal Governo con la “Scoperta Imprenditoriale” rappresenta un passo significativo verso la valorizzazione del potenziale economico e innovativo del Mezzogiorno italiano.

Resta da vedere come le imprese risponderanno a questa opportunità e come la ripresa economica nel Mezzogiorno contribuirà al benessere complessivo del Paese.

 

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