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Insomma è grosso, ingombrante, pesante, alto di sella, non va bene per il fuoristrada estremo e costa come un rene o poco meno, ma…

A parte che non conosco le quotazioni sul mercato degli organi, ma l’ultima delle affermazioni è indubbiamente la meno discutibile, le altre sono tendenzialmente opinioni personali, a meno che non siate sceicchi e quindi anche il prezzo diventa relativo.
Comunque è un dato di fatto che quanto detto all’inizio della BMW GS sia tendenzialmente corretto, quindi perchè sceglierlo e perchè tanto successo?




BMW R100

Parlo dei GS della generazione degli fine anni ’90, quelli con il nuovo BOXER, quelli che hanno preso l’eredità delle storiche R80 e R100 che facevano sognare l’Africa anche al commercialista di Voghera, si, proprio quello che ha sposato la casalinga famosa.
Quegli R1100GS, poi R1150GS, brutti come il peccato, gli ultimi addirittura “strabici” con quel gruppo ottico che ha sollevato schiere di umoristi data la somiglianza con le cassette per bagno della GEBERIT, che si porterà in eredità anche nei modelli successivi, eppure che hanno raccolto schiere di appassionai e che ora, sulla soglia dell’età da registro storico, stanno riscoprendo una seconda giovinezza seguendo la logiche delle ormai intoccabili predecessori.

BMW R1100GS

Telelever, Paralever, ABS che compare piano piano, tris di valigie e sono pronte per conquistare il mondo con tanti viaggiatori, ma la maggior parte alla fine i chilometri li fa verso il mare e il bar lasciando nei sogni del modaiolo proprietario mete esotiche  e lontane.
Poi all’improvviso la rivoluzione, il metallo diventa plastica e alluminio, si toglie peso (si fa per dire) e inizia la nuova era del 1200GS.
Una moto che subisce subito l’anno successivo un restyling estetico per renderla più accattivante, una moto che diventa un successo, un must da esibire orgogliosi con tanto di tris di borse Vario per chi ama le “Smilze” e ALU per gli amanti delle abbondanti Adventure. Due valvole, poi bialbero nel 2010 per quello che viene considerato il miglior Boxer di sempre.

Il “top”, secondo molti,  sempre in testa alle moto più vendute nonostante le quotazioni da dentisti (Non me ne vogliano gli Avvocati e altre benestanti categorie), segno che anche chi non rientra nelle suddette categorie aspira al GS, magari scegliendo un usato visto che il mercato diventa sempre più ricco di moto Bavaresi che di anno in anno vengono aggiornate, serie speciali ecc… che, quindi, stimolano molti al cambio anticipato della propria due ruote mettendo la “vecchia” prematuramente in vendita.
Una moto amata, questa 1200, ancora di più dai viaggiatori che rinunciano alla semplicità delle 1100 – 1050 in virtù di un motore e una ciclistica più moderna.
Ancora una volta, però, è il popolo dei motociclisti normali che la sceglie nonostante tutto e anche le compagne con cui dividono la sella sono felici della scelta verso una moto dove possono comodamente viaggiare per una vacanza o un WE senza dover rinunciare alle tacco 12 e altri ammennicoli che finiscono nelle sopra citate capienti borse.
Quasi un decennio di successi nonostante gli sfotto dei detrattori che criticano soprattutto quanto detto all’inizio, in varie sfumature, che non intaccano minimante la Regina.
Nel frattempo la concorrenza affila le armi e i 110 cavalli del bialbero non sembrano bastare, l’elettronica è un passo indietro e il trono rischia di vacillare.
Ecco che BMW cala l’asso di “Denari” (del resto con quel che costa) presentando il primo Boxer con raffreddamento a liquido, o meglio misto (aria/liquido).

R1200GS LC

Una nuova ciclistica ancora più raffinata, nuova estetica, tanta elettronica sia per la sicurezza, sia per il motore, ma soprattutto una iniezione di cavalli che riportano l’asticella in alto.
Sempre in doppia versione, Standard e Adventure, come da tradizione e sempre con il caratteristico tris di borse!
Accessori raffinati e per renderla Full-Optional e prestigiosa come lo diventa ancora di più il prezzo ormai abbondantemente sopra i 20000 € con i “Pacchetti” irrinunciabili per questa categoria di moto.
Eppure anche questa sfonda il mercato, vuoi per la moda, vuoi per l’effettiva qualità, ma anche della politica commerciale che ha investito il mondo moto, un po’ in tutte le case in effetti, con i vari finanziamenti che permettono a “tutti” di entrare nel mondo BMW.
Ma vorrai mica accontentarti, ecco che dopo aver toccato ipotetico top dell’evoluzione con la serie 2017/18 il motore riceve vitamine e 50 cc in più, una manciata di cavalli in omaggio e con in più la fasatura variabile che stimola di nuovo il popolo GS al cambio moto.

BMW

Ora non resta che aspettare il 1300, probabilmente con anche un rinnovamento ciclistico e ed estetico…
Già, ma tornando all’inizio, perché il GS visti i “Difetti” citati in apertura di questo delirante testo da Covid19.
Intanto chi scrive ha un GS, abbiate pazienza e andate avanti, non ha mai amato in passato, anni ’80 e ’90, il Boxer e di fatto aveva giusto provato per sfizio una R100GS che aveva trovato simpatica ma a cui preferiva sempre la sua K100RS 16v.
Ha saltato a piè pari, di fatto mai l’ha provata, la serie 1100 e 1150, anche se nel box intanto si erano alternate una R1150R e una R1200C, segno che il boxer in qualche modo aveva fatto breccia nel cuore sportivo di allora.
Poi un giorno prova, complice il concessionario di sempre, la R1200GS MY 2005; è la fine, il tempo di realizzare, sono lento, e nel 2009 decido di prenderla, usata ovviamente.

R1200GS Flap

Voi chiederete perché? Dai un po’ di pazienza.
Insomma ci faccio 90000 km, ci vado in Scozia,  a Capo Nord, ma soprattutto la uso normalmente anche in città, come una moto tuttofare, perché di fatto è così, e nonostante, l’uscita della bialbero e le prove della R1200GSLC, e recentemente della R1250GSLC, tengo duro, del resto il problema è sempre quello dei soldi.
Eppure mi rendo conto che l’evoluzione c’è stata, non è solo potenza, sono le doti ciclistiche che impressionano.
Così appena possibile eccomi a trovare una R1200GS Rallye MY 2018 che rappresentata la mia possibilità attuale rinunciando alla fasatura varabile, a 50cc e a una decina di cavalli, mantenendo però le doti di guidabilità dell’ultima evoluzione della R1250GS Lc.

R1200GS Rallye

E siamo ancora lì, perché il GS? La risposta non è solo nella moda, nello status symbol, sta probabilmente nell’equilibrio generale di una moto riuscita, capace di dare il meglio di se in molti frangenti, forse senza arrivare mai a essere perfetta per qualcosa, ma molto valida in tutto (anche in base alle capacità).
Un equilibrio e una versatilità che si porta dietro negli anni e attraverso i modelli che invece di perfezionarsi verso un’unica direzione allargano il campo d’azione diventando sempre un po’ migliore in tutto.
Sul misto e in montagna si toglie soddisfazioni alla faccia delle Naked sportive dove la differenza di velocità la fa chi guida più che la moto.
Ho visto GS in pista, non è il suo ambiente e lo sa, ne ho visti su mulattiere impestate dove solo quelli davvero bravi riescono a fatica a portarle, Lei lo sa, girano in città nel traffico congestionato, ovviamente con tris di borse, faticando quando uno scooter andrebbe sicuramente meglio, anche qu lei lo sa, e nel turismo una GT sicuramente offre un confort migliore anche questo lo sa.
Già lei lo sa, ma fa tutto lo stesso con una semplicità e una poliedricità disarmante che fa passare in secondo piano gli ingombri, il peso e tutto il resto, resta solo il problema del costo…ma per quello c’è MasterCard…i finanziamenti…o tanti buoni usati!

Rimane il fatto che ogni moto è perfetta per chi la sceglie come compagna, quindi dopo aver letto questo non vi sarete sicuramente convinti a comprare un GS, fate bene, non si vive di solo GS e il mondo moto è bello perché e vario…non le borse BMW!

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Flap
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