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Se stai leggendo questo articolo molto probabilmente sai che i motori di ricerca tracciano le attività degli utenti e sfruttano le informazioni per vendere pubblicità agli inserzionisti, ma vuoi un’alternativa per eludere la costante vigilanza online.

I motori di ricerca anonimi sono la soluzione che stai cercando. Ne esistono diversi che permettono agli utenti di fare domande e ricevere risposte senza memorizzare tracce informatiche. 

Prima di presentarti queste piattaforme per navigare in anonimo, vediamo un argomento che è diventato sempre più importante per chi naviga sul web e per chi lavora nel digital marketing: la privacy online.

La privacy nei motori di ricerca

In Europa l’attenzione sul trattamento dei dati personali online è alta, basti pensare al GDPR (General Data Protection Regulation) entrato in vigore nel 2016 e applicato da maggio 2018.

La privacy dei motori di ricerca è un tema ancora caldo, soprattutto in Italia, infatti il Garante per la privacy a giugno 2022 ha pubblicato un comunicato molto chiaro riguardante l’uso di Analytics e le informazioni riguardanti gli utenti che raggiungo gli USA.

Nel comunicato stampa dal titolo Google: Garante privacy stop all’uso degli Analytics. Dati trasferiti negli Usa senza adeguate garanzie si legge che:

“Il sito web che utilizza il servizio Google Analytics (GA), senza le garanzie previste dal Regolamento Ue, viola la normativa sulla protezione dei dati perché trasferisce negli Stati Uniti, Paese privo di un adeguato livello di protezione, i dati degli utenti.”

Questo processo che sta portando a tutele sempre maggiori per gli utenti che sfruttano gli strumenti pubblicati su internet e visitano siti sta imponendo grandi cambiamenti anche ai big del web, Google compreso.

Come abbiamo già detto, sono a disposizione da tempo motori di ricerca più attenti alla privacy fin dalla loro nascita, di certo non popolari come Google ma che rappresentano valide alternative per navigare anonimamente.

Quali motori di ricerca non tracciano?

Se stai cercando motori di ricerca non tracciabili, ti consiglio di approfondire la conoscenza di questi 8:

  1. DuckDuckGo
  2. Startpage
  3. Swisscows
  4. Ecosia
  5. Qwant
  6. Disconnect Search
  7. MetaGer
  8. Lukol

Aprendo questi motori di ricerca che non tracciano balza subito all’occhio che vogliano evidenziare la loro attenzione per l’anonimato degli utenti, infatti la maggioranza di loro accanto al brand pubblicano messaggi come: “Ti scoccia essere spiato online? Possiamo aiutarti.” o “Start your private search” oppure “Il motore di ricerca che non sa niente di te”.

Vediamo alcune caratteristiche delle piattaforme sopra elencate.

DuckDuckGo

DuckDuckGo è forse il più noto tra i motori di ricerca che non memorizzano il tuo IP e altri dati preziosi per chi vende pubblicità online. 

Chiaramente resta sempre una piattaforma di nicchia che si muove in quel piccolo spazio lasciato dal quasi monopolista Google e dagli altri competitor (Yahoo, Bing, Yandex, ecc…) che intaccano appena il business dell’azienda di Mountain View.

Basta aprire duckduckgo.com per capire cosa promette di fare: Ricerca Privata, Blocco Dei Tracker, Navigazione Criptata.

Questo motore di ricerca restituisce ottime risposte grazie al suo crawler e all’analisi di informazioni tratte da autorevoli fonti (es. Wikipedia).

Startpage

Startpage è un’azienda con sede nei Paesi Bassi che dichiara immediatamente di essere attenta al GDPR e alle norme sulla privacy europee.

Risulta particolarmente efficace nel rispondere alle query perché si pone come filtro tra l’utente e Google, da cui trae i risultati di ricerca ma a cui non rilascia dati di navigazione.

Sulla pagina di supporto di questo motore di ricerca senza tracciamento si legge che:

“Startpage funge da intermediario tra te e Google: Startpage invia la tua query a Google in modo anonimo per tuo conto, quindi ti restituisce i risultati di Google, in privato. Google non sa chi ha effettuato la richiesta di ricerca, ma vede solo Startpage.”

Swisscows

Anche il motore di ricerca svizzero vuole mettere in chiaro le cose fin da subito dichiarando di essere “il motore di ricerca sicuro per la privacy” e che “la tua ricerca è affare tuo”.

La collocazione di Swisscows non è banale, perché la sua forza è nella nota neutralità svizzera e nel data center posto tra le Alpi.

L’azienda che gestisce il motore di ricerca dice di non memorizzare cronologie degli utenti, di sfruttare tecnologie proprie (niente Google) e di tutelare i bambini non indicizzando contenuti hot.

Ecosia

Ecosia si sta facendo sempre più conoscere come motore di ricerca senza tracciamento, ma anche perché reinveste i propri guadagni nella riforestazione.

Il suo valore aggiunto sta proprio nell’attitudine green, che viene evidenziata anche dalla trasparenza su quanto e come vengono impiegati gli introiti. 

Sul tema privacy/navigazione dichiarano:

“Non creiamo un tuo profilo personale e non vendiamo i tuoi dati personali. Vogliamo alberi, non i tuoi dati.”

Qwant

Se vuoi un motore di ricerca che tutela la privacy ma con un’estetica lontana dal minimalismo di Google, Qwant fa per te.

I colori sgargianti e i personaggi dal volto simpaticamente occultato colpiscono ed evidenziano i concetti chiave:  niente tracciamento e niente vendita di dati.

Mostrano pubblicità nei contenuti, ma non è personalizzata sull’utente, proprio perché non usano cookies o altri sistemi di profilazione.

Disconnect Search

Il motore di ricerca con più motori di ricerca. Questo è in estrema sintesi il funzionamento di Disconnect Search.

Quando si fa una ricerca su questa piattaforma bisogna scegliere il motore da cui tratte le informazioni desiderate, poi Disconnect Search rimanda alla SERP, ma rendendo anonimo l’utente.

Si può anche scaricare un’estensione per Firefox e Chrome che permette di fare ricerche su Google o altri motori di ricerca senza essere tracciati.

MetaGer

È un’associazione no-profit a gestire MetaGer e questo dovrebbe essere un buon punto di partenza per un motore di ricerca che non brama i dati degli utenti per proporre pubblicità.

Il codice sorgente della piattaforma è free e dicono che i loro algoritmi sono analizzabili da parte di chiunque.

Per tutelare la privacy utilizza un proxy anonimo di proprietà che garantisce una navigazione libera e sicura.

Lukol

Lukol è un altro motore di ricerca che da una parte utilizza l’efficienza nel rispondere alle query di Google e dall’altra tutela l’utente che non desidera essere monitorato.

La sua politica sulla privacy è chiara e protegge realmente dai tracciamenti, ma una piccolo messaggio nella homepage potrebbe destabilizzare “Powered by Google custom search”.  Non c’è da preoccuparsi, sottolinea solo il fatto che utilizza la ricerca personalizzata di Big G per dare risultati di ricerca eccellenti.

Navigare anonimamente con Proxy

Tecnicamente un proxy è un server che disaccoppia l’accesso al web dal browser

Praticamente si interpone tra il tuo dispositivo di navigazione e il server su cui è presente la pagina web che vuoi visualizzare, quindi interrompe il collegamento diretto client-server ed evita il tracciamento durante la navigazione.

Questo è il principio di funzionamento su cui si basa un motore di ricerca anonimo proxy, con il quale, quindi, è possibile fare ricerche senza pagare il servizio con i propri dati digitali e le abitudini di navigazione.

Interessato alle alternative offerte dal mercato della navigazione Internet? Abbiamo l’articolo che fa per te: scopri i migliori motori di ricerca alternativi a Google!

 

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