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Se benefici della legge 104, hai diritto a delle agevolazioni sulla casa: scopri quali

Tra gli aiuti previsti per i beneficiari della legge n. 104/1992 ci sono anche delle agevolazioni casa. Se siete interessati, vi consigliamo di proseguire nella lettura.

In primo luogo, fino al 31 dicembre 2023, c’è la possibilità di usufruire del Plafond casa, che permette di ottenere mutui a condizioni agevolate.

In particolare, possono beneficiare del Plafond i nuclei familiari di cui fa parte almeno un soggetto disabile ai sensi della legge n. 104/1992.

Usufruendo del Plafond casa, si potranno ottenere mutui garantiti da ipoteca a tassi vantaggiosi, applicabili sia sui mutui a tasso variabile sia su quelli a tasso fisso.

In particolare, il mutuo può essere richiesto sia per l’acquisto di immobili residenziali, preferibilmente abitazioni principali appartenenti alle classi energetiche A, B o C, sia per interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica degli immobili.

In particolare, è possibile ottenere:

  • fino a 100 mila euro per gli interventi di ristrutturazione volti all’accrescimento dell’efficienza energetica;
  • fino a 250 mila euro per l’acquisto di immobili residenziali appartenenti alle categorie energetiche predette;
  • fino a 350 mila euro per interventi congiunti di acquisto e di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica sulla stessa abitazione.


Ma come si ottiene il finanziamento, e quanto dura?

In primo luogo, occorre assicurarsi che la banca scelta aderisca alla convenzione tra l’ABI e la Cassa Depositi e Prestiti.

Alla richiesta va ovviamente allegata la documentazione attestante la condizione di disabilità del portatore di handicap e la certificazione dello stato di famiglia.

Per quanto riguarda la durata del finanziamento, questo avrà una durata di 10 anni, se il finanziamento è concesso per gli interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica, mentre potrà avere una durata di 20 o 30 anni, nel caso di mutuo agevolato concesso al fine di acquistare un immobile residenziale appartenente a una delle classi energetiche A, B o C, indipendentemente dalla circostanza che sia o meno prevista la relativa ristrutturazione.

Il Plafond casa, inoltre, prevede altri agevolazioni quali l’esenzione dal pagamento di:

  • imposta sostitutiva;
  • imposta di registro;
  • imposta ipotecaria;
  • imposta catastale;
  • imposta di bollo;
  • ogni altra imposta, tributo o diritto ai sensi dell’articolo 5, comma 24 del D.L. n. 269/2003.

Per il 2023, sono stati stanziati 430 milioni di euro per il Plafond casa.

Nel finanziamento, è importante che venga riportata la dicitura di mutuo CDP (Cassa Depositi e Prestiti), che andrà riportata anche nell’atto notarile.

Oltre al Plafond Casa, esistono anche altre agevolazioni.

Ad esempio, vi sono le consuete agevolazioni fiscali prima casa, con la possibilità di avere una riduzione sull’imposta di registro del 7%, variabile in base al valore stabilito dal catasto dell’immobile, in caso di acquisto da un privato o da un’azienda che vende senza applicare l’IVA.

In questi casi, l’imposta ipotecaria e l’imposta catastale hanno un importo fisso di 50 euro.

Nel caso di acquisto da impresa costruttrice, è prevista una riduzione IVA al 4% e al 10%.

In questi casi, però, il costo dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale è di 200 euro ciascuna.

E se invece non si vuole acquistare casa, ma si ha già un mutuo?

Ebbene, esiste il “Fondo Gasparrini”, un beneficio previsto dalla Legge n. 244/2007 per chi ha un mutuo per la prima casa, che può beneficiare, in primo luogo, della sospensione delle rate di mutuo.

In particolare, si può sospendere il pagamento delle rate (capitale e interessi) due volte, fino a un massimo di 18 mesi.

Inoltre, è previsto un sostegno 50% interessi. Il Fondo Gasparrini, infatti, copre il 50% degli interessi durante la sospensione del mutuo.

Ma quali sono i requisiti per beneficiare di tali agevolazioni?

In primo luogo, dopo la stipula del mutuo, deve insorgere un handicap grave o un’invalidità civile superiore all’80%, che devono essere riconosciuti entro 3 anni dal loro verificarsi.

Inoltre, deve trattarsi di casa sita in Italia, acquistata come abitazione principale e in cui si ha la residenza.

Per quanto riguarda il mutuo, deve trattarsi di mutuo che ammonti a massimo 400.000 euro e in fase di ammortamento da almeno 12 mesi.

Anche in questo caso, si ha, per il momento, tempo fino al 31 dicembre 2023 per richiedere tale agevolazione.

Fino a tale data, inoltre, non è richiesta la presentazione dell’ISEE!

E nel caso di mutuo congiunto? I requisiti di disabilità devono essere posseduti da almeno uno dei mutuatari.

Ma in quali casi, invece, non è possibile sospendere il pagamento del mutuo?

Circostanze ostative sono l’aver accumulato un ritardo di almeno 90 giorni nel pagamento delle rate al momento della richiesta.

O, ancora, l’usufruire già di agevolazioni pubbliche o di un’assicurazione che copre il pagamento in caso di handicap.

Inoltre, non è possibile richiedere la sospensione se la casa rientra nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, e se è considerata di lusso secondo il decreto del Ministero dei lavori pubblici del 2 agosto 1969.

Se puoi usufruire di uno di tali benefici, affrettati, e presenta la tua richiesta entro il 31 dicembre 2023.



 

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