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Tiziano Renzi e Laura Bovoli sono stati condannati a 3 anni e 2 mesi e 15 giorni per alcuni episodi di false fatturazioni e sono stati assolti dal reato di bancarotta fraudolenta delle cooperative Delivery Service Italia, Europe Service. Assolta anche Matilde Renzi, sorella del leader di Italia Viva.  

Il procedimento è nato dall’inchiesta sul fallimento delle cooperative Delivery Service Italia, Europe Service e Marmodiv, legate alla Eventi6 (la società di famiglia), che si occupavano in particolare di volantinaggio e distribuzione di materiale pubblicitario.

Per la Procura i genitori dell’ex premier sarebbero stati amministratori di fatto delle coop, condizionando le decisioni prese all’interno delle stesse società. In questo modo, avrebbero usato le coop per aumentare il volume di affari della società di famiglia, la Eventi 6, e poi le avrebbero portate dolosamente al fallimento, omettendo di versare oneri previdenziali e imposte. 

Il pm Luca Turco aveva chiesto, nella sua requisitoria a dicembre 2023, la condanna a 5 anni di reclusione ciascuno per Tiziano Renzi e Laura Bovoli, e a 10 mesi per Matilde Renzi. La procura aveva inoltre chiesto condanne comprese tra 1 anno e 4 anni 8 mesi per altri sette imputati. 

Le reazioni

«La sentenza di oggi ha sancito la totale estraneità di Laura e Tiziano Renzi dalle accuse di bancarotta che condussero al loro arresto nel 2019. Alla luce della sentenza di assoluzione quell’arresto si conferma come del tutto inadeguato – è il commento degli avvocati Federico Bagattini e Lorenzo Pellegrini deifensori dei genitori e della sorella del leader di Italia Viva – È residuata una condanna per alcune ipotesi di false fatturazioni mentre vi è stata assoluzione su episodi del cosiddetto “macero” dei volantini che costituiva parte imponente della imputazioni. Al netto del clamore mediatico che accompagnerà questa sentenza, umanamente e professionalmsnte oggi festeggiamo l’ennesima assoluzione. Si è chiuso un cerchio di processi tutti terminati con assoluzioni o proscioglimenti, che si era aperto con la nomina di Matteo Renzi a presidente del Consiglio dei ministri. Ci piace ricordare anche l’assoluzione di Matilde Renzi, ingiustamente gettata nel tritacarne giudiziario».

«La sentenza di oggi è una sentenza ampiamente positiva per tanti aspetti: sono infatti azzerate tutte le infamanti accuse che in questi anni abbiamo ricevuto sulle bancarotte – commenta in una nota il padre dell’ex premier Matteo Renzi –  Ci hanno persino arrestato per quell’accusa e oggi il Tribunale di Firenze ci ha assolto disintegrando l’impianto accusatorio della procura. Non abbiamo fatto nessuna bancarotta. Punto». «La condanna per le quattro presunte false fatture mi sorprende perché noi in quella specifica vicenda non avevamo alcun ruolo. Ma con immutata fiducia nella verità, andremo in appello dove avremo modo di mostrare tecnicamente come siamo estranei anche da questa contestazione, peraltro marginale. «Oggi si compie un grande passo in avanti: un tribunale sancisce che non abbiamo commesso i reati per cui siamo stati arrestati. Mi spiace perché per l’assoluzione completa dovremo aspettare ancora l’appello, tra un anno. Ma chi ha seguito il processo sa che quella di oggi è la vittoria della verità contro le contestazioni assurde della procura. Ricorreremo in appello sulle false fatturazioni e chiederemo i danni in sede civile a chi ci ha insultato in questi anni», conclude Tiziano Renzi.  

Le accuse e la difesa

Nell’ultima udienza Tiziano Renzi aveva rilasciato dichiarazioni spontanee in sua difesa. 

«Non è la prima volta che vengo processato e per il momento sono felice di essere sempre stato archiviato o assolto. Ma per questa indagine ho perso la libertà personale e sono diventato agli occhi di tutta Italia un pericoloso criminale – aveva detto – Per gli esperti di diritto questa è una cosa normale che capita a chi viene arrestato. Ma per uno come me, che è assolutamente certo di non aver compiuto nessun reato, essere oggetto di un accanimento è molto difficile da accettare». 

Per questa inchiesta i coniugi Renzi nel 2019 furono arrestati, venendo messi ai domiciliari.  

 

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