Dal 18 gennaio 2024 รจ in vigore ufficialmente il Decreto accertamenti, con le regole del concordato preventivo biennale dal 2024 per le partite IVA.
La norma nel dettaglio, introduce nuove disposizioni in materia di accertamento fiscale e sanzioni per i liberi professionisti che applicano gli ISA e i forfettari.
Il Governo, rispetto alla prima versione del testo varata nel Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2023, ha anche previsto delle modifiche tecniche al Decreto legislativo che attua un altro capitolo della legge delega fiscale.
In questa guida vi spieghiamo in maniera chiara e dettagliata cosa prevede il Decreto Accertamenti che si inserisce nella riforma fiscale 2024.
COSA PREVEDE IL DECRETO ACCERTAMENTI
Il Consiglio dei Ministri del 3 novembre prima e quello del 28 dicembre 2023 poi hanno approvato definitivamente il Decreto Accertamenti, con le โDisposizioni in materia di accertamento tributario e di concordato preventivo biennaleโ. Parliamo di un Decreto legislativo che attua quanto previsto dal testo della riforma fiscale 2023 e che va a integrare la cosiddetta โriforma fiscale 2024โ collegata alla Legge di Bilancio 2024.
Il Decreto introduce disposizioni riguardanti lโaccertamento tributario e il concordato preventivo biennale. Queste misure contengono specifiche disposizioni su:
- accertamento tributario, con lโintento di coinvolgere maggiormente il contribuente nel processo di accertamento fiscale al fine di migliorare la partecipazione e a rafforzare la cooperazione tra le autoritร fiscali nazionali e straniere. Lโobiettivo รจ rendere il procedimento di verifica fiscale piรน trasparente e coinvolgere attivamente il contribuente;
- concordato preventivo biennale, che sarร accessibile ai contribuenti di minori dimensioni, ovvero coloro che sono titolari di reddito di impresa e lavoro autonomo e che sono residenti nel territorio nazionale. Questa disposizione permette loro di accedere a un concordato preventivo che si sviluppa nellโarco di due anni, offrendo la possibilitร di riorganizzare e ristrutturare il proprio debito in modo piรน agevole e dilazionato nel tempo. Queste misure permetteranno lโaddio graduale alla pagella fiscale.
Il testo finale del Decreto Legislativo 30 dicembre 2023, n. 221 รจ stato pubblicato sulla GU n.2 del 3-1-2024.ย Vediamo, per punti, tutte le novitร del Decreto Accertamenti in vigore dal 18 gennaio 2024.
1) VIA AL CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE
Il Consiglio dei Ministri avvia lโaddio alla pagella fiscale e con il Decreto Accertamenti introduce disposizioni riguardanti il concordato preventivo biennale (CPB), accessibile ai contribuenti di minori dimensioni che sono titolari di reddito da impresa o di lavoro autonomo, residenti nel territorio nazionale. Cosโรจ il concordato preventivo biennale? Si tratta una sorta di โaccordoโ tra cittadino e Fisco per cui, sulla base delle informazioni fiscalmente disponibili, lโAgenzia delle Entrate formula una proposta al contribuente che potrร pagare ai fini delle imposte dirette, quanto stabilito per i 2 anni successivi, senza il rischio successivi controlli. Il testo del Decreto stabilisce che:
- per lโapplicazione del CPB, lโAgenzia delle Entrate proporrร una definizione biennale del reddito derivante dallโesercizio dโimpresa o di arti e professioni, utilizzato ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione netta per lโimposta regionale sulle attivitร produttive;
- per accedere al CPB, i contribuenti interessati dagli Indici Sintetici di Affidabilitร Fiscale (ISA) devono soddisfare specifici requisiti, come un punteggio di affidabilitร fiscale pari o superiore a 8 e lโassenza di debiti tributari superiori a 5.000 euro. Lโadesione al CPB non produce effetti in termini di IVA, la cui applicazione avviene secondo le regole standard;
- gli accertamenti fiscali per i periodi dโimposta inclusi nel CPB non possono essere effettuati, a meno che non emergano cause di decadenza dal concordato durante le attivitร istruttorie dellโAmministrazione finanziaria. LโAgenzia delle Entrate e il Corpo della Guardia di Finanza pianificano unโincrementata attivitร di controllo nei confronti dei soggetti che non aderiscono al CPB o decadono da esso;
- le disposizioni del CPB si applicano anche agli esercenti attivitร dโimpresa, arti o professioni aderenti al regime forfettario, che accettano la proposta dellโAgenzia delle Entrate per la definizione biennale del reddito, obbligandosi a dichiarare gli importi concordati nelle dichiarazioni fiscali dei periodi dโimposta interessati.
Inoltre, il Decreto Accertamenti disciplina le modalitร di rinnovo, cessazione e decadenza dal concordato, specificando che i soggetti concordatari avranno maggior tempo per effettuare i versamenti relativi allโacconto e al saldo in scadenza al 30 giugno.
2) INCENTIVI PER LโACCESSO AL CPB
Il Decreto Accertamenti prevede incentivi e vantaggi in caso di maggiori redditi effettivamente registrati nel periodo oggetto di concordato. Nello specifico:
- tali importi non verranno considerati ai fini delle imposte sui redditi, dellโIRAP e dei contributi previdenziali. Ma, in circostanze eccezionali individuate con decreto del Ministro dellโEconomia e delle Finanze, che determinano minori redditi effettivi o valori della produzione netta effettivi inferiori al 60% dei valori dichiarati nel concordato, questโultimo cesserร di produrre effetti;
- la norma stabilisce una soglia di tolleranza del 30% nel caso di accertamento di attivitร non dichiarate o di passivitร non dichiarate, inesistenti o indeducibili. Non si decadrร dal concordato se i valori rientrano entro questo limite;
- per quanto riguarda i contribuenti forfettari, il Decreto legislativo prevede che coloro che hanno iniziato lโattivitร nel periodo dโimposta precedente non potranno aderirvi;
- dopo il primo biennio di applicazione del concordato, tutte le partite IVA che vi aderiranno avranno la possibilitร di accettare una nuova proposta per ulteriori due anni, elaborata dallโAgenzia delle Entrate.
Nel testo della norma, solo considerando il concordato preventivo biennale, si prevede un aumento delle entrate erariali pari a 760,5 milioni di euro.
3) CAMBIA LโACCERTAMENTO FISCALE
Il Decreto Accertamenti introduce disposizioni finalizzate alla razionalizzazione e allโincremento della partecipazione del contribuente al procedimento accertativo. In coordinamento con le modifiche apportate allo โStatuto del contribuenteโ, la norma prevede che:
- sia incluso un invito a definire il โprocedimento con adesioneโ nello โschema di provvedimentoโ da comunicare al contribuente per il contraddittorio preventivo con lโamministrazione;
- sia abolita la disciplina dellโinvito โobbligatorioโ che richiede allโamministrazione finanziaria di notificare un invito a comparire al contribuente prima di emettere un avviso di accertamento per avviare il procedimento di definizione dellโaccertamento;
- lโintroduzione della disciplina dellโadesione ai verbali di constatazione, consentendo al contribuente di aderire anche ai verbali di constatazione e regolamentando il processo istruttorio in merito.
Dunque, anche i verbali di constatazione potranno essere definiti con adesione da parte del contribuente, entro 30 giorni dalla data di consegna dello stesso, con il beneficio della riduzione a 1/6 delle sanzioni previste.
4) COME CAMBIANO GLI ATTI DI RECUPERO
Il Governo introduce, inoltre, la disciplina generale degli โatti di recuperoโ mirati a far rientrare crediti non dovuti o inesistenti, impiegati impropriamente in compensazione. Tale disciplina prevede un singolo procedimento accertativo, indipendente dalla natura del credito usato impropriamente in compensazione. Questo processo accertativo:
- include la possibilitร di definire agevolmente le sanzioni;
- stabilisce un unico termine di decadenza di 8 anni dallโuso del credito per il potere di notifica dellโatto.
Ciรฒ vuol dire che lโAgenzia delle Entrate avrร tempo fino al 31 dicembre dellโ8ยฐ anno successivo per inviare gli atti di recupero relativi al controllo degli importi a credito utilizzati nel modello F24, specificamente per il recupero di crediti non dovuti o inesistenti, impiegati totali o parziali in compensazione. Il pagamento delle somme contestate dovrร essere effettuato integralmente dal contribuente, senza la possibilitร di compensare tali importi.
Le stesse modalitร di pagamento saranno applicate anche agli atti relativi al recupero di tasse, imposte e importi non versati. In questo caso, tuttavia, lโatto di recupero dovrร essere notificato entro il 31 dicembre del 5ยฐ anno successivo alla violazione.
5) COMUNICAZIONI DI ACCERTAMENTO VIA PEC
Tutti gli atti, i provvedimenti, gli avvisi e le comunicazioni, compresi quelli che per legge devono essere notificati, potranno essere inviati tramite posta elettronica certificata (PEC). A stabilirlo รจ il Decreto Accertamenti. La nuova disciplina relativa al domicilio digitale, che vi illustriamo in questo articolo, si estende alle cartelle di pagamento e agli atti e alle comunicazioni dellโagente della riscossione. Dunque:
- per le imprese e i professionisti, lโinvio dei documenti potrร essere effettuato allโindirizzo risultante dallโIndice nazionale dei domicili digitali (INI-PEC). In questo modo, il domicilio digitale accetterร anche le comunicazioni fiscali dellโAgenzia delle Entrate. Per quanto riguarda persone fisiche, professionisti e altri enti privati, lโindirizzo di riferimento sarร quello indicato nellโIndice gestito dallโAgID, lโINAD;
- nel caso in cui la casella PEC designata come domicilio digitale dal contribuente sia piena, anche dopo il secondo tentativo di invio, la notifica avverrร attraverso i canali tradizionali.
6) NUOVE REGOLE SU TERMINI E NOTIFICHE
Queste novitร sullโaccertamento sono rilevanti, specialmente per quanto riguarda i termini di prescrizione e decadenza. Secondo il testo provvisorio del Decreto in materia di accertamento fiscale, si prevede che la notifica di un atto si considererร completata per il mittente al momento in cui riceve la ricevuta di accettazione, con lโindicazione temporale dellโinvio del messaggio. Per il destinatario, invece, sarร determinante ciรฒ che รจ indicato nella ricevuta del gestore della PEC, considerando la data di consegna.
7) RIORDINO NORME SU ANALISI DEL RISCHIO
Il Decreto Accertamenti introduce disposizioni volte a razionalizzare e riordinare le normative riguardanti lโattivitร di analisi del rischio.ย Il testo prevede un utilizzo piรน massiccio dellโintelligenza artificiale e delle banche dati disponibili agli enti pubblici. Le informazioni attualmente presenti in tutte le banche dati di competenza dellโAgenzia delle Entrate, incluse quelle contenute nellโapposita sezione dellโAnagrafe Tributaria, vengono utilizzate tramite interconnessioni sia tra di loro che con altre banche dati pubbliche. Questo utilizzo รจ finalizzato allโanalisi del rischio fiscale, alle attivitร di controllo e allโincoraggiamento dellโadempimento spontaneo, nonchรฉ allโofferta di nuovi servizi digitali ai contribuenti.
Per prevenire e contrastare lโevasione fiscale e le frodi, il Decreto Accertamenti prevede la possibilitร che lโAgenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza condividano le informazioni di cui sono attualmente in possesso. Ciรฒ, sempre nel rispetto della normativa sulla privacy.
La norma mira a incentivare lโadempimento spontaneo da parte dei contribuenti. A tal fine, il Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2023 ha ridefinito la โcertificazione tributariaโ prevista dallโarticolo 36 del Decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, per i soggetti che aderiscono allโadempimento collaborativo. La certificazione attesterร ora la corretta applicazione delle norme tributarie sostanziali. Inoltre, attesterร anche lโesecuzione degli adempimenti, dei controlli e delle attivitร indicati annualmente con decreto del Ministro dellโeconomia e delle finanze.
8) NOVITร SANZIONI IMPOSTA PREMI ASSICURAZIONE
Il Decreto Accertamenti rivede la disciplina riguardante la revisione dei termini di prescrizione e decadenza dellโazione statale e delle sanzioni relative allโimposta sui premi assicurativi:
- รจ possibile presentare la denuncia in ritardo entro 90 giorni dalla scadenza, pur subendo lโapplicazione delle sanzioni amministrative per il ritardo;
- le denunce presentate con un ritardo superiore a 90 giorni vengono considerate omesse, ma rappresentano comunque una base per la riscossione delle imposte dovute in base ai valori indicati;
- il termine per la notifica degli avvisi relativi alla mancata o inesatta dichiarazione annuale dei premi incassati viene modificato, uniformandosi ai termini delle altre imposte indirette;
- in caso di dichiarazione non veritiera, lโazione dello Stato per recuperare le imposte, gli interessi e le sanzioni previste decade entro il 31 dicembre del 5ยฐ anno successivo.
9) EVASIONE FISCALE, OK ALLA COOPERAZIONE
In tema di cooperazione tra le amministrazioni nazionali ed estere, il Decreto introduce:
- lo โscambio di informazioni su richiestaโ, con Paesi dellโUnione Europea e altri Stati con i quali ci siano specifici accordi;
- la disciplina degli โstrumenti di cooperazione amministrativa avanzataโ volti a minimizzare gli impatti dei controlli di amministrazioni estere nei confronti dei contribuenti e delle loro attivitร economiche. Ciรฒ, anche attraverso una nuova disciplina dei controlli simultanei e delle verifiche congiunte.
10) CONTRASTO ALLE FRODI IVA
La norma rafforza la prevenzione e il contrasto dei fenomeni evasivi e fraudolenti in ambito IVA. In particolare:
- i soggetti non residenti nel territorio dellโUnione Europea o dello Spazio Economico Europeo, che adempiono gli obblighi derivanti dallโapplicazione delle norme in materia di IVA tramite un rappresentante fiscale, potranno effettuare operazioni intra-comunitarie solo previo rilascio di idonea garanzia;
- il rappresentante fiscale dovrร essere in possesso di determinati requisiti soggettivi di onorabilitร . Cioรจ quelli che non hanno riportato condanne, anche non definitive, per reati finanziari. Inoltre, non devono aver concluso accordi di applicazione della pena su richiesta delle parti in relazione agli stessi. In caso di nomina di una persona giuridica, i requisiti citati devono essere posseduti dal legale rappresentante dellโente che si intende nominare rappresentante fiscale.
11) NOVITร SU TAX CONTROL FRAMEWORK
Il Governo nel Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2023, come spiegato in questa nota, ha cambiato compiti, adempimenti e requisiti per gli avvocati e i dottori commercialisti autorizzati al rilascio della certificazione del tax control framework (TCF).
La norma stabilisce che tali professionisti possano avvalersi dei consulenti del lavoro per le materie di loro competenza. Si mantiene, comunque, lโesclusivitร per gli avvocati o i dottori commercialisti ed esperti contabili iscritti allโalbo come professionisti indipendenti abilitati al rilascio, anche per la conformitร ai principi contabili.
IL TESTO DEL DECRETO ACCERTAMENTI
Mettiamo a vostra disposizioneย il Decreto Legislativo โDisposizioni in materia di adempimento collaborativo ai sensi dellโarticolo 17 della legge 9 agosto 2023, n. 111โ. Ossia il testo finale del Decreto Legislativo 30 dicembre 2023, n. 221 (Pdf 75 Kb) pubblicato sulla GU n.2 del 3-1-2024. Entra in vigore dal 18 gennaio 2024;
Disponibili anche queste slide esplicative (Pdf 1,9 Mb). Intanto, vi invitiamo a leggere questa nota ufficiale del Governo su quanto approvato nel Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2023. Da leggere, anche il testo delle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i commenti al testo definitivo approvato nel Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2023, illustrati in questa nota
LA GUIDA ALLA RIFORMA FISCALE E AL BILANCIO 2024
Vi invitiamo a leggere laย nostra guida alla Legge di Bilancio 2024 con il testo della Manovra e del collegato fiscale in PDF. I testi sono allegati e scaricabili gratuitamente. Da non perdere, neppure le indicazioni del collegato fiscale alla Manovra che potete leggere in questo approfondimento.
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