Quanto si paga di tasse con partita Iva in Regime forfettario nel 2024? Calcoli ed esempi #finsubitoagevolazioni

Quanto si paga di tasse con una partita Iva in Regime forfettario nel 2024? La partita Iva in regime forfettario può essere aperta da tutti i titolari di partita Iva che esercitano un’attività di impresa, arte o professione in forma individuale e hanno guadagni annui entro gli 85mila euro. Vediamo quali e quante tasse si pagano se si ha una partita Iva in regime forfettario.

• Quante tasse si pagano se si ha una Partita Iva in regime forfettario?



• Calcolo di quante tasse si pagano per una Partita Iva forfettaria ed esempi

Quante tasse si pagano se si ha una Partita Iva in regime forfettario?

I titolari di Partita Iva forfettaria pagano le tasse agevolate con aliquota al 15% e non seguono l’ordinaria tassazione Irpef.

Inoltre, per chi ha la partita Iva in regime forfettario sono previste anche: 

• l’esenzione dal pagamento dell’Iva;
• l’esenzione dalla registrazione corrispettivi;
• la riduzione del 35% dei contributi Inps dovuti, che si applica se viene inviata l’apposita comunicazione all’Inps.

L’agevolazione spetta a chi svolge l’attività d’impresa e ha l’obbligo di iscrizione alla gestione separata Inps artigiani e commercianti.

Non vale, invece, per i titolari di partita Iva forfettaria che svolgono professioni senza obbligo di iscrizione al CCIAA (Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura), senza obbligo di iscrizione a una cassa professionale e con l’obbligo di iscrizione alla gestione separata Inps professionisti senza cassa.

Calcolo di quante tasse si pagano per una Partita Iva forfettaria ed esempi

Per fare un esempio di quante tasse si pagano se si ha una Partita Iva in regime forfettario, prendendo il caso di un lavoratore autonomo che percepisce un reddito annuo di 15.600 euro, paga 2.340 euro di tasse annue, calcolate sull’aliquota al 15%.

A tale importo di imposte, si devono aggiungere anche i contributi previdenziali che, per chi ha una partita Iva forfettaria, devono essere pagati direttamente dal contribuente, così come avviene per chi ha una partita Iva ordinaria, e non dal committente del lavoro. 

 

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