Bonus fiscali e contributi a fondo perduto per i giovani che decidono di avviare un’attività agricola puntando sull’innovazione nella produzione e su un maggior rispetto per l’ambiente. Le novità grazie alla legge 36/2024 “Disposizioni per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo”, in vigore dall’8 aprile. Previsti anche posti riservati nei mercati per favorire la commercializzazione dei prodotti delle aziende guidate dai giovani.
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Contributi a fondo perduto per chi avvia un’impresa
La legge è rivolta al sostegno dei singoli imprenditori agricoli, ossia ai giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni, sia delle imprese agricole, ossia imprese in qualsiasi forma costituite nelle quali almeno la metà dei soci rispettano gli stessi requisiti anagrafici. A disposizione un fondo di 15 milioni di euro all’anno per il cofinanziamento di programmi predisposti dalle regioni per favorire i nuovi insediamenti produttivi e il ricambio generazionale. Saranno quindi erogati contributi a fondo perduto destinati a supportare l’acquisto di terreni, strutture e beni strumentali, oppure l’acquisto di complessi aziendali già operativi.
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Sconti sulle tasse per gli atti di acquisto dei terreni
Le acquisizioni di terreni, peraltro, vengono agevolate anche tramite la riduzione delle imposte di registro, ipotecaria e catastale. Lo sconto è pari al 40% per cui le imposte dovute al rogito dovranno essere versate in misura pari al 60% rispetto a quelle ordinarie. A questa agevolazione si aggiunge il taglio del 50% dell’onorario del notaio per gli atti di compravendita di terreni entro il valore massimo di 200.000 euro. Inoltre sono introdotte ulteriori agevolazioni per l’acquisto di appezzamenti di terreno confinanti per i quali opera il diritto di prelazione. In questo caso dovranno essere preferiti i giovani agricoltori dotati di competenze specifiche, ossia in possesso di un diploma di laurea nel settore, o diplomati ma che abbiano seguito corsi di formazione o abbiano già esperienza di lavoro nel settore.
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Regime forfettario per i primi cinque anni
In favore delle nuove attività che fanno capo ai giovani è previsto poi un regime fiscale agevolato destinato a chi non ha esercitato nei tre anni precedenti altra attività d’impresa agricola. Prevista infatti la possibilità di optare per un’imposta forfettaria con l’aliquota del 12,5%, che sostituisce sia l’Irpef che l’Irap. L’imposta si potrà applicare sull’intero l’ammontare del reddito agricolo ottenuto, senza alcun importo massimo. Il regime forfettario sarà in vigore per i primi cinque anni di attività , ossia l’anno di avvio e i quattro successivi.
Credito d’imposta per la formazione
Per favorire l’acquisizione di competenze specifiche è poi previsto un credito d’imposta per la partecipazione a corsi di formazione per la gestione e l’innovazione nell’azienda agricola. Il bonus è riconosciuto non solo ai nuovi imprenditori ma anche ai giovani che hanno iniziato la propria attività nel settore a partire dal 1° gennaio 2021. Il credito di imposta è pari all’80% delle spese sostenute entro la fine del 2024, fino a un importo massimo di 2.500 euro. Il credito può essere utilizzato esclusivamente in compensazione entro il secondo periodo d’imposta successivo quello della spesa.
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Posti riservati ai giovani nei mercati comunali
Introdotte infine disposizione per favorire la commercializzazione dei prodotti delle imprese giovanili agricole. La legge prevede infatti la possibilità per i Comuni di riservare almeno il 50% degli spazi nei mercati per la vendita diretta di prodotti agricoli alle aziende gestite dai giovani.
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