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Come sappiamo, il governo Meloni ha detto no al bonus dedicato all’acquisto della prima casa da parte dei giovani voluto dal governo Draghi. Cancellata dal 31 dicembre scorso, l’agevolazione introdotta con il decreto Sostegni-bis nel 2021 era rivolta a tutti gli under 36 con un Isee non superiore a 40 mila euro intenzionati a comprare una prima casa non di lusso per un massimale di 250 mila euro. Per loro, al momento dell’acquisto, veniva assicurata l’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale; nel caso di mutui vi era l’esenzione dell’imposta sostitutiva e per chi aveva partita Iva un credito d’imposta pari all’imposta sul valore aggiunto in relazione all’acquisto. Insomma, un grosso aiuto per i giovani già ampiamente penalizzati dal precariato lavorativo e da stipendi decisamente bassi. 

L’emendamento al Milleproroghe

Lo stop al Bonus prima casa ha lasciato però molti di questi giovani in difficoltà, soprattutto quelli che stavano per procedere con l’acquisto ma non ci sono riusciti entro la fine dell’anno. Ora, il governo tenta di rimediare, dando la possibilità di accedere al Bonus under 36 solo a coloro che hanno registrato i preliminari di acquisto entro la fine del 2023. Per coloro che, invece, hanno pagato le imposte a inizio di quest’anno, andrà un credito di imposta da utilizzare nel corso del 2025. Tutto questo è stato deciso in un emendamento al Milleproroghe,  approvato dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera, che pone, tuttavia, la condizione che il relativo rogito sia perfezionato entro fine 2024. 

Stanziamento di 18 milioni di euro

Dunque, non si può sostenere del tutto come ha fatto, invece, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che il Bonus under 36 è stato rinnovato, ma indubbiamente questa mini apertura aiuterà quei giovani che avevano deciso di acquistare la prima casa a cavallo tra il 2023 e il 2024. Per questa ragione, il governo ha stanziato 18 milioni di euro, tra il 2024 e il 2025. Resta ancora aperto, invece, il problema di chi si è aggiudicato una casa con un’asta immobiliare nel 2023, ma senza il decreto di trasferimento rischia di non rientrare nell’agevolazione. 

 

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