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Tutte le informazioni per ottenere il credito d’imposta relativo alle spese sostenute nel 2022 per l’installazione di sistemi di accumulo collegate a un impianto fotovoltaico.

Previsto dalla Legge di Bilancio 2022, il bonus fotovoltaico è un’agevolazione che consiste in un credito d’imposta per le spese sostenute nel 2022 per installare sistemi di accumulo dell’energia collegati ad impianti alimentati da fonti rinnovabili, come i pannelli fotovoltaici. Al momento la dotazione finanziaria è di 200 milioni di euro. Il bonus non è cumulabile con altre agevolazioni di natura fiscale che hanno come oggetto le medesime spese. Vediamo come funziona.

Indice

Il bonus fotovoltaico è un incentivo per chi ha sostenuto spese per installare batterie di accumulo per immagazzinare l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici. Si tratta di accumulatori speciali, collegati all’impianto, che consentono di immagazzinare l’energia durante il giorno, da usare ad esempio nelle ore serali.

L’agevolazione consiste in un credito d’imposta da utilizzare nella dichiarazione dei redditi per l’anno d’imposta 2022 e sostiene le spese documentate relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, anche se già esistenti, sostenute nell’arco del 2022. Il buono non è cumulabile con altre agevolazioni di natura fiscale con oggetto le stesse spese. Al momento per la misura sono stati stanziati circa 200 milioni di euro.

In una nota del 9 agosto 2023, pubblicata sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza ambientale, è stata annunciata la nascita del Fondo nazionale reddito energetico, che finanzierà la misura per le annualità 2024-2025. Alla sua operatività lavorerà il Gestore servizi energetici (GSE), sarà inoltre di natura rotativa. Gran parte delle risorse andranno alle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) che riceveranno circa l’80% delle risorse.

I prodotti validi per la richiesta della misura sono tutti i sistemi di accumulo, preferibilmente al litio, ma vanno bene anche con la vecchia tecnologia al piombo, collegati ad impianti che producono rinnovabili, come il fotovoltaico, e che vengono utilizzati per immagazzinare energia.

L’agevolazione va richiesta esclusivamente in via telematica dall’interessato o tramite intermediari (ad esempio Caf, commercialista…) compilando il modulo dedicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, al quale si può accede tramite SPID o CIE.

Le informazioni richieste dal modulo sono le seguenti:

  • beneficiario: in questo campo va indicato il codice fiscale del soggetto richiedente;
  • rappresentante firmatario dell’istanza: va indicato il codice fiscale dell’eventuale e rappresentante legale di minore/interdetto;
  • credito d’imposta: l’importo delle spese documentate;
  • rinuncia: qualora il beneficiario, per qualsiasi motivo, volesse rinunciare al credito comunicato può presentare una rinuncia utilizzando lo stesso modello e compilando la relativa casella;
  • sottoscrizione: firma del beneficiario o del rappresentante firmatario dell’istanza e la data;
  • impegno alla presentazione telematica: in questo riquadro il soggetto incaricato della trasmissione dell’istanza deve indicare il codice fiscale, la data dell’impegno alla presentazione telematica e la firma.

Per le richieste riferite all’anno 2022, lo sportello è stato aperto il primo marzo 2023 ed è rimasto attivo per un mese esatto, fino al 30 marzo scorso. Al momento non è ancora possibile richiedere il bonus, dal momento che il Decreto è al vaglio della Corte dei Conti. Bisognerà quindi attendere il decreto attuativo per modalità e termini.

L’incentivo è rivolto alle persone fisiche che nel corso del 2022 hanno acquistato e installato sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, anche già esistenti e beneficiari delle agevolazioni per lo scambio sul posto. Verrà inoltre riconosciuto alternativamente a chi appartiene a nuclei familiari con:

  • ISEE inferiore ai 15mila euro;
  • ISEE inferiore a 30mila euro per chi ha 4 o più figli a carico.

Il bonus fotovoltaico è valido per le batterie di accumulo dell’energia collegati ad impianti alimentati da fonti rinnovabili. Per installare impianti fotovoltaici è invece possibile ricorrere all’Ecobonus, per la riqualificazione energetica, oppure con il Superbonus 110%, come lavoro trainante. Con l’estate alle porte, per risparmiare sulle bollette energetiche sono disponibili altre due agevolazioni, il bonus tende e zanzariere, un ottimo investimento per migliorare il rendimento energetico degli edifici e ritardare così l’accensione dei condizionatori, oppure il bonus sociale luce e gas 2023, un aiuto economico per imprese e famiglie contro il caro bolletta.

Per rimanere sempre aggiornato visita la pagina di Confcommercio con tutte le notizie a tema energia. Non perderti l’elenco completo delle agevolazioni statali e le relative scadenze.

Di seguito i provvedimenti e decreti ministeriali che regolano la normativa del bonus fotovoltaico:

  • Provvedimento del 5 aprile 2023, pdf – “Determinazione della percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile per le spese sostenute per l’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili”;
  • Provvedimento dell’11 ottobre 2022 – “Definizione delle modalità, dei termini di presentazione e del contenuto dell’istanza per il riconoscimento del credito d’imposta di cui all’articolo 1, comma 812, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, per le spese sostenute relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili;
  • Decreto Ministeriale del 6 maggio 2022, pdf  – “Definizione delle modalità attuative del credito d’imposta relativo alle spese sostenute per l’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili”.



 

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