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ASCOLI – Successo di partecipanti al Convegno del 14 aprile all’auditorium “Neroni”, con commercialisti e consulenti interessati a capire e carpire i fondi messi a disposizione, pari a un milioni di euro per il territorio, attraverso la “Ottavio Sgariglia Dalmonte” srl

 

 

Sono tante le piccole imprese che non trovano, nei tradizionali canali bancari, l’aiuto necessario per superare un momento difficile. E sono numerose e lodevoli le idee di aspiranti imprenditori che faticano ad avere le giuste referenze per prendere il via.

Per questo c’è il microcredito e ci sono istituti – come la Fondazione Sgariglia Dalmonte e la sua società “Ottavio Sgariglia Dalmonte” srl di Ascoli, in ragione della loro “mission”- che elargiscono fondi a start up e alle attività, anche se nel tempo hanno avuto dei piccoli problemi.

Aiutare loro vuol dire dare una mano alla filiera che anima un territorio, soprattutto se questo poggia prevalentemente su piccole imprese e ditte individuali come accade nelle Marche, nel Piceno e nel Fermano.

I fondi, pari a un milione di euro, non solo elargiti a pioggia: ci sono dei requisiti da rispettare, c’è una procedura di valutazione.
Ma per la Fondazione Sgariglia e la Osd contano anche le idee.

Inoltre il prestito è legato alla gestione del Fondo Microcredito Regione Marche nella forma del cofinanziamento al 50% (ogni finanziamento erogato prevede 50% della somma di provenienza privata alle normali condizioni di mercato e 50% della somma proveniente dalle risorse regionali che sono a tasso zero e costo zero).

Di tutto questo si è parlato nel Convengo dal titolo “Il ruolo del microcredito per lo sviluppo del territorio”, che si è tenuto venerdì 14 aprile nell’auditorium “Emidio Neroni” di Ascoli e che ha visto una nutrita platea di commercialisti e consulenti, interessati a capire e carpire per le loro aziende le modalità di accesso al microcredito.

Prima di entrare nei tecnicismi, Mario Tassi, presidente della Fondazione Carisap (di cui la Fondazione Sgariglia è la sua diretta emanazione), ha portato il suo saluto plaudendo all’iniziativa.

La parola è poi passata a Longino Carducci, presidente della Fondazione Sgariglia: «Siamo Società Strumentale della Fondazione Carisap: c’è una necessità normativa e una necessità etica in questo essere strumento.

Se un economista guarda la società unicamente attraverso gli occhi del PIL, per esempio, basta poco per non accorgersi di tante cose che aspettano e nessuno le vede.

Bisogna uscire da questo quadro mentale per assumerne un altro, che guarda con un occhio di solidarietà: ecco che l’osmosi tra le due necessità crea l’utilità sociale di questa struttura, il suo valore per contribuire alla coesione sociale, la sua potenzialità per generare un effetto moltiplicatore, la sua essenza di strumento – appunto – della Fondazione Carisap, società strumentale proattiva- si parva licet componere magnis – nella realizzazione del Welfare di Comunità».

 

Presente anche il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti: «Il Convengo è molto importante, come lo è il ruolo che ha la Fondazione Sgariglia Dalmonte in questo territorio, perché ne sostiene lo sviluppo economico e sprigiona cofinanziamenti privati attraverso il microcredito.

Fondamentale è lavorare sull’assistenza e garantire a tutti lo stesso nastro di partenza. Così pure è necessario cercare di dare benzina a tutti quelli che, altrimenti, non avrebbero più la forza di andare avanti. E quindi attraverso il microcredito si sostengono idee innovative ed uno sviluppo concreto del lavoro».

 

Si è poi proceduto con le accurate relazioni, introdotte da Antonio Maria De Angelis, presidente del Cda della Osd: «Il nostro obiettivo è quello di dare la massima informazione, affinché anche i soggetti che, pur non avendo “merito” secondo i normali criteri bancari, hanno comunque necessità e voglia di intraprendere una nuova attività, meritevole.

In un sistema che purtroppo sconta un livello di interessi esorbitanti ed evidenzia l’uscita di molte banche dal territorio, il nostro sistema è reso “fragile”. Proprio per questo ritengo che la nostra attività, rivolta alle imprese, debba essere coordinata anche con un altro aspetto del microcredito.

Noi svolgiamo un microcredito rivolto alle imprese.
Esiste però il microcredito sociale, la cui azione è di fondamentale riferimento per tutti i servizi di qualità sociale.

Pertanto crediamo e speriamo che l’incontro odierno possa essere di stimolo per l’inizio di un percorso virtuoso, ovviamente per ognuno nei propri ambiti, e che possa essere realizzato con partnership di tutto il territorio, siano essi pubblici o privati. Entità che investano nel profit o nel no profit, anche al fine di evitare tutte quelle problematiche derivanti dalla disparità sociale».

 

La parte più tecnica è stata a cura di Alberto Manelli, docente dell’Università Politecnica delle Marche, che ha fatto un quadro della situazione economica nelle Marche e delle imprese che operano nel territorio.
Giampietro Pizzo, presidente Rete Italiana di Microfinanza e Inclusione finanziaria, ha parlato di microcredito per la creazione e l’avvio di impresa, delle potenzialità di questo strumento non solo finanziario ma di inclusione e coesione sociale, arricchendo il tema con la normativa di riferimento.
Le conclusioni di Serena Simoni, direttrice della “Ottavio Sgariglia Dalmonte” Srl, sono state dirette a spiegare le prospettive di accesso al microcredito e ai finanziamenti gestiti dall’Ente che rappresenta.

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