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I prezzi dell’olio d’oliva extravergine appaiono ancora in crescita all’origine mentre è più evidente una frenata all’ingrosso, segno che il mercato, dopo aver recepito le notizie sulla prossima campagna olivicolo olearia, che si annuncia in perdita del 30% in Italia, ora inizia a presentirla, fermando gli apprezzamenti per l’olio che presto sarà catalogato come della precedente campagna produttiva. Si osserva attualmente a Bari – sul principale mercato all’ingrosso – listini stabili con valori divenuti inferiori a quelli di Milano, dove nella seduta del 20 settembre scorso si sono verificati gli ultimi aumenti sia su Evo nazionale che Comunitario ad eccezione dell’importato in biologico, stabile dal 30 agosto scorso.
 
Il prezzo medio nazionale dell’olio d’oliva extravergine all’origine registrato da Ismea fino alla quarta settimana di settembre, risulta attestato a 4,89 euro al chilogrammo, in aumento dello 0,3% sulla terza settimana di settembre. L’incremento è ancora maggiore (+1,0%) rispetto alla seconda settimana di settembre (ultima rilevata da AgroNotizie®), quando l’indicatore era attestato a 4,84 euro al chilogrammo; l’incremento di prezzo raggiunge il +9,9% tra la quarta settimana di settembre e la prima di agosto, quando il valore era attestato a 4,45 euro al chilo. Il mercato ha risposto con una vera e propria frustata al ribasso della prima settimana di settembre, anche se ora la corsa ai rincari, anche osservando il grafico sotto, sembra rallentare. Tali movimenti, in questa fase sono trainati da un aumento dei valori della Puglia e della Sicilia.

 


Clicca sul grafico per ingrandirlo
(Fonte: Ismea)

 

E sempre dalle rilevazioni comparative dell’Istituto il prezzo medio all’origine attuale è  in crescita del 15,5% rispetto ad un anno fa, continuando a confermare la decisa inversione di tendenza rivelatasi inizialmente a fine agosto.

 

Giacenze ferme al 31 luglio 2022

Non è ancora stato pubblicato Frantoio Italia numero 9, con i dati sulle giacenze aggiornati al 31 agosto 2022. Per quanto riguarda i dati delle giacenze contenuti in Frantoio Italia numero 8 del 9 agosto scorso, aggiornato al 31 luglio, quando l’Evo di produzione nazionale risultava più abbondante dello scorso anno del 25,9%, si rinvia per i dettagli all’articolo di AgroNotizie® del 31 agosto scorso.

 

Borsa Merci Bari, prezzi stabili da due sedute

Ieri mattina, 27 settembre 2022, la Commissione Olio della Borsa Merci di Bari ha quotato l’olio extravergine di oliva con acidità massima titolata in acido oleico dello 0,4%, fissandolo – alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa a 5,00 euro al chilogrammo sui minimi e a 5,20 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 20 e 13 settembre 2022, quando si era verificato l’ultimo aumento di 0,10 euro al chilo. La Commissione Olio della Borsa Merci barese dal 21 giugno non ha più quotato l’olio extravergine di oliva con acidità massima titolata in acido oleico dello 0,8% – alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa.

 
La Commissione Olio ha confermato i prezzi dell’extravergine biologico, a 5,20 euro al chilo sui minimi e 5,40 euro sui massimi, stessi valori registrati nelle precedenti sedute del 20 e 13 settembre, quando si era verificato l’ultimo aumento di 0,10 euro sia sui minimi che sui massimi.
 

Stabile sulle due sedute precedenti anche l’Olio Extravergine di Olive Dop Terra di Bari, quotato ad un valore unico di 5,30 euro. Dal 22 febbraio è entrato in quotazione l’Olio Extravergine Igp prodotto in Puglia, che nella seduta del 27 settembre è stato fissato ad un valore unico di 5,30 euro al chilogrammo, stabile sulle precedenti sedute del 20 e 13 settembre. Sia per il Terra di Bari Dop che per l’Igp Puglia l’ultimo aumento – di euro 0,10 al chilo – risale al 13 settembre scorso.

 

Granaria di Milano, ieri seduta di pausa

L’Associazione Granaria di Milano ha pubblicato il 27 settembre 2022 il listino degli oli di oliva quotando stabili tutti gli extravergini sulla seduta del 20 settembre, quando invece si erano registrati gli aumenti, che vengono qui di seguito riportati.

 

Il 27 settembre l’extravergine italiano bissa il valore del 20 settembre, quando si era portato a 5,10 euro al chilogrammo sui minimi e 5,30 euro sui massimi, in aumento di 0,20 euro al chilo sulla ancor precedente seduta del 13 settembre, quando pure si era verificato un incremento di 0,10 euro. Sempre il 27 settembre l’olio extravergine di oliva di importazione comunitario ribadisce il prezzo del 20 settembre, quando era stato fissato a 4,32 euro al chilogrammo sui minimi e a 4,45 euro sui massimi, in aumento di 0,05 euro al chilo sulla ancor precedente seduta del 13 settembre, quando invece era risultato stabile.

 

Il 27 settembre è stabile sulla precedente seduta del 20 settembre l’olio extravergine biologico nazionale: fissato a 5,35 euro al chilogrammo sui minimi e 5,45 euro sui massimi, proprio nella seduta del 20 settembre aveva riportato un aumento di 0,20 euro al chilo sul 13 settembre, quando invece risultava stabile. Risulta invece stabile l’olio extravergine biologico di importazione comunitario, che conferma i 4,55 euro al chilo sui minimi ed i 4,65 euro sui massimi, valori raggiunti il 30 agosto scorso, quando si era verificato l’ultimo aumento di 0,05 euro al chilo.

 

Prezzi all’origine, in ripresa gli oli del Sud

Ecco i prezzi medi all’origine per piazza dell’olio extravergine di olive monitorati da AgroNotizie® ieri, 27 settembre 2022, sul sito di Ismea e rilevati franco azienda e Iva esclusa dall’Istituto tra il 19 ed il 27 settembre 2022. Si notano – in un quadro di più generale stabilità – quattro variazioni positive sulla settimana precedente e tutte registrate in Puglia a cominciare dall’incremento del 2,3% che interessa le piazze salentine di Brindisi, Lecce e Taranto, tutte risalite a 4,48 euro al chilogrammo di prezzo medio da produttore e rilevate il 22 settembre scorso. Per queste tre piazze l’incremento su due settimane è del 3,5%, avendo raggiunto il prezzo medio di 4,33 euro al chilo l’8 settembre scorso.

In crescita anche la piazza di Bari, dove la Dop Terra di Bari il 19 settembre si afferma a 5,20 euro al chilogrammo, in aumento dello 0,5% sulla settimana precedente. Su questa piazza l’extravergine senza denominazioni il 19 settembre è stabile sulla settimana precedente a 5,08 euro al chilo, ma si apprezza di 0,05 centesimi sul 5 settembre scorso (+0,1%). Il 20 settembre si fa notare un calo dell’11,1% sulla piazza di Ragusa per l’olio Evo, che perviene a 4,00 euro al chilogrammo. Su tale piazza questo olio ancora il 13 settembre era attestato a 4,50 euro al chilo.

 

Scarica la tabella dei prezzi in formato pdf (Fonte: Ismea)
 
Invece – nel confronto con le altre quotazioni pubblicate da AgroNotizie® il 14 settembre scorso – si evidenziano ben più ampi cambiamenti, con aumenti sui principali oli siciliani, l’aumento della Dop Riviera Ligure e il calo della Dop Brisighella. Ma anche il persistere della stabilità sulle piazze calabresi, attestate ancora a 3,90 euro al chilogrammo.

 

Nel dettaglio, in Sicilia, sulla piazza di Palermo il 27 settembre scorso l’olio Evo senza altre qualificazioni è attestato a 5,25 euro al chilogrammo, stabile sulla settimana precedente, ma in crescita di 0,15 euro al chilo sul 13 settembre (+2,9%). Sempre sulla medesima piazza, il 26 settembre l’Olio Dop Val di Mazara è indicato a 5,35 euro al chilogrammo, stabile sulla settimana precedente, ma in crescita di 0,10 euro sul 12 settembre (+1,9%).  Altra piazza siciliana in aumento è Trapani; qui l’extravergine di olive senza altre qualificazioni, attestato il 27 settembre a 5,25 euro al chilo, stabile sulla settimana precedente, risulta aumentato di 0,15 euro al chilo sul 13 settembre (+2,9%); ed entro le stesse date e sulla stessa piazza, l’Evo Dop Valli Trapanesi aumenta di 0,10 euro, portandosi da 5,20 euro al chilogrammo a 5,30 euro (+1,9%).

 

In Liguria a Imperia l’Olio Dop Riviera Ligure il 21 settembre è dato per stabile sulla settimana precedente a 13,50 euro al chilo, in realtà è aumentato di 1 euro al chilo sul 7 settembre quando era attestato a 12,50 euro (+8%).
Infine in Romagna, a Ravenna, l’Olio Dop Brisighella il 19 settembre risulta stabile sulla settimana precedente a 21,00 euro al chilogrammo, in realtà è in calo di 0,50 euro al chilo sulla rilevazione del 5 settembre, che dava il prezzo medio da produttore attestato a 21,50 euro (-2,3%).

 

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