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Può capitare di rilevare errori in una dichiarazione già inviata all’Agenzia delle Entrate. Anche perché, per ricevere presto l’eventuale rimborso spettante si tende a inviare il 730 precompilato il prima possibile. E, quindi, non è raro di dimenticare qualcosa di fondamentale da inserire nella dichiarazione. Come ad esempio redditi non rilevabili dalle Certificazioni Uniche o, anche, detrazioni spettanti. Per il modello 730 precompilato inviato con errore o con dimenticanze, è possibile intervenire entro il 25 ottobre.

Modificare la dichiarazione inviata all’Agenzia delle Entrate è possibile

Se si invia una dichiarazione e ci si accorge di avere dimenticato di inserire redditi o detrazioni spettanti, è possibile annullare l’invio. E inviare una nuova dichiarazione. Ma questo è consentito fino ad una determinata data che nel 2022 è stata fissata al 20 giugno.

Per chi si è accorto delle omissioni o degli errori di compilazione prima di questa data, la correzione è stata indolore. Annullando l’invio è stato possibile, poi, inviare un nuovo modello precompilato entro il 20 giugno. Ma per chi si è accorto dell’errore solo dopo questa data che possibilità ci sono?

L’invio di un 730 integrativo a correzione del precedente è ancora possibile

Anche per chi si accorge di aver inviato una dichiarazione non propriamente corretta dopo il 20 giugno ci sono possibilità di rimediare. E le soluzioni sono ancora due ed hanno la stessa valenza ai fini del risultato: correggere la dichiarazione già inviata con errori ed omissioni.

La prima soluzione è quella di inviare un 730 integrativo. Questo modello può essere utilizzato solo nel caso che la seconda dichiarazione sia favorevole al contribuente. Ovvero quando la nuova dichiarazione preveda un minore debito o un maggiore credito spettante. L’invio del 730 integrativo può essere effettuato solo tramite CAF o rivolgendosi ad un professionista abilitato. Non è, quindi, possibile procedere in autonomia.

Modello 730 precompilato inviato con errore o omissioni, ecco cosa fare

In tutti i casi, poi, chiunque abbia presentato un 730 ma deve integrare quanto dichiarato con cose dimenticate o riportate errate, c’è tempo per intervenire anche entro il 30 novembre 2022. Inviando, infatti, un modello “Redditi correttivo” si può procedere a sanare le omissioni del 730 sbagliato.

Se, invece, ci si rende conto dell’errore addirittura dopo il 30 novembre 2022, sarà possibile intervenire con un modello “Redditi integrativo”. L’importante, in ogni caso, è provvedere a sanare l’errore versando, eventualmente, la maggior tassazione dovuta all’Agenzia delle Entrate.

Chi paga per gli errori in dichiarazione?

Se non si provvede a correggere gli errori cosa si rischia? Se la responsabilità dell’errore è del contribuente a pagare sarà proprio lui. Perché può accadere che ci si dimentica di portare al CAF della documentazione indispensabile. In questo caso, l’errore non può essere imputato al centro di assistenza fiscale. Ma attenzione, se a sbagliare è il CAF la sanzione è a suo carico, mentre le maggiori imposte dovute sono sempre a carico del contribuente.

Se la dichiarazione, invece, è stata inviata dal contribuente a suo carico saranno sia le imposte maggiori dovute sia le sanzioni. Risulta, quindi, indispensabile provvedere ad una verifica di quanto dichiarato nel caso sorga anche il più piccolo dubbio.

Lettura consigliata

Rimborso 730 dall’Agenzia delle Entrate quando arriva con e senza busta

 

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