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Nel nuovo piano di Mcc 2024-2027, che lei, Francesco Minotti, ad, illustra per la prima volta a MoltoEconomia, ci sono sempre il Sud, nuovi prodotti, sviluppo delle attivitĆ  agevolative e digitale. Quali sono i driver?

Ā«Il Sud ĆØ alla base della mission che il legislatore ci ha affidato. Nuovi prodotti e un approccio innovativo al digitale sono strategici per seguire lā€™evoluzione dei tempi e i bisogni dei nostri clienti. MCC svolge diverse attivitĆ  di tipo agevolativo a favore delle imprese per conto del MIMIT dalle quali possono discendere importanti sinergie per il tessuto produttivo al quale ci rivolgiamo. Accanto allo sviluppo dellā€™attivitĆ  bancaria tradizionale e al rilancio di BdM Banca, il Piano vuole dare maggiore impulso per garantire un adeguato utilizzo degli strumenti sia agevolativi che incentivanti da parte delle imprese, che talvolta non hanno piena consapevolezza di tutte le opportunitĆ Ā».
Assieme al piano, avete varato il Funding Plan con raccolta di liquiditƠ mediante bond unsecured, perchƩ?
Ā«Il Funding Plan accompagna il Piano Industriale al fine di assicurare adeguate fonti di raccolta a copertura dello sviluppo dei finanziamenti. In considerazione del nuovo contesto di mercato, il Funding Plan ĆØ stato sviluppato attuando unā€™appropriata strategia di funding mix diversificato, che prevede il ricorso a diversi strumenti a seconda delle diverse opportunitĆ  che si presenteranno: centrale sarĆ  la raccolta diretta da clientela accanto a strumenti di mercato, come le emissioni di obbligazioni. Social e green bondĀ saranno strumenti per la raccolta in arco pianoĀ».
Per quanto riguarda il rafforzamento patrimoniale quale ĆØ la posizione di capitale rispetto ai requisiti?
Ā«Il Cet 1 al 31 dicembre era giĆ  oltre 300 bps rispetto al requisito regolamentare richiesto al prossimo 30 giugno. Il TCR poco al di sotto, ma siamo fiduciosi che giĆ  con la prossima trimestrale tutti i livelli potranno essere superati grazie alla positiva evoluzione dellā€™attivitĆ  caratteristica. Alla luce delle sfide future, stiamo valutando ulteriori irrobustimenti della nostra dotazione patrimoniale per continuare a crescere nel supporto delle economie del SudĀ».Ā 
Lā€™azionista Invitalia, se serve, farĆ  la sua parte?
Ā«Invitalia ĆØ la capogruppo e agirĆ  come taleĀ».
ƈ stata riconosciuta la centralitƠ del Fondo di Garanzia a sostegno delle imprese, cosa prevede la riforma?
Ā«Il Fondo ĆØ uno strumento strategico di politica economica per il nostro Paese. Ha consentito a tante imprese di attraversare una delle fasi piĆ¹ difficili dellā€™economia dellā€™ultimo secolo. Solo nel 2023 ha garantito finanziamenti per oltre 46 miliardi di euro. La riforma lo ha migliorato rispetto alla sua concezione prima del periodo pandemico, semplificando la struttura delle percentuali e dando piĆ¹ spinta alle esigenze di investimento. La percentuale di garanzia per le operazioni di investimento ĆØ rimasta invariata allā€™80%, mentre ĆØ diminuita quella per le operazioni di liquiditĆ , che si attesta oggi tra il 55 e il 60% in base alla fascia di rating. Unā€™importante novitĆ  riguarda i potenziali beneficiari del Fondo, con lā€™inclusione delle small-mid cap, degli enti del Terzo Settore ed anche religiosiĀ».
La ex Popolare di Bari (oggi BdM Banca) ĆØ tornata in utile. Come verrĆ  rilanciata?
Ā«BdM Banca ha chiuso il 2023 con un utile di 9,87 milioni di euro grazie al lavoro di tutte le colleghe e i colleghi, del Presidente Casillo e dellā€™AD Carrus. Per tutti noi ĆØ motivo di orgoglio e ci fa guardare al futuro con positivitĆ . Non vediamo tale risultato come un traguardo, ma come una tappa di un percorso strategico per il Gruppo che ha oggi la possibilitĆ , grazie a BdM, di operare a 360Ā°a supporto delle famiglie e delle imprese del Sud.
Quale ĆØ il razionale sul factoring rispetto al modello di business?
Ā«Il factoring si affianca alla tradizionale attivitĆ  di Mediocredito Centrale destinata al finanziamento degli investimenti delle PMI del Paese. Dalla sua partenza, ĆØ cresciuto costantemente. Nel 2023, il turnover complessivo ĆØ aumentato del 21% rispetto allā€™anno precedente, raggiungendo un volume di circa 900 milioni di euro. Per questo motivo allā€™inizio dellā€™anno abbiamo deciso di ampliare la nostra UnitĆ  Operativa Factoring e di dare vita a MCC Factor, con lā€™obiettivo di creare sinergie con le altre banche del Gruppo e con eventuali soggetti terzi che vorranno collaborare con noiĀ».
Quale ruolo intendete svolgere nel Mezzogiorno?Ā 
Ā«Come da statuto e da norma istitutiva, la nostra principale mission ĆØ quella di supportare le PMI, con un focus particolare sul Mezzogiorno. Il nostro obiettivo ĆØ diventare sempre piĆ¹ protagonisti del cosiddetto ā€œDistretto finanziario del Sudā€, collaborando con tutti i soggetti che operano in quei territori, sia di matrice pubblica che di matrice privata. Oggi possiamo contare su una presenza consolidata nel Centro Italia con Cassa di Risparmio di Orvieto e nel Mezzogiorno con BdM BancaĀ».
Come opereranno le banche commerciali?
Ā«Siamo convinti che il segreto del successo sia una forte focalizzazione. Lo scorso dicembre abbiamo accentrato nella Capogruppo le funzioni di direzione e controllo e concentrato, potenziandole, in BdM Banca e Cassa di Risparmio di Orvieto le rispettive funzioni commerciali. CosƬ ognuno sarĆ  focalizzato sulla propria attivitĆ  core e le banche commerciali potranno dedicarsi al supporto ai propri territori e alla relazione con i propri stakeholder. Nellā€™ambito del piano ci saranno ulteriori passaggi in questa direzione che ci consentiranno di servire sempre meglio i nostri clientiĀ».Ā 
Cassa di Risparmio di Orvieto ha alcuni pretendenti, la vendete?
Ā«I risultati degli ultimi anni hanno dimostrato come la Cassa sia una banca attiva e solida sul territorio. Nel 2023, per il terzo anno consecutivo, ha centrato gli obiettivi, triplicando lā€™utile netto rispetto al 2022. Oggi ĆØ parte integrante del Gruppo MCCĀ».
Per diventare il ā€œDistretto finanziario del Sudā€ ĆØ necessaria la crescita per linee esterne. Ora siete in data room per la Banca Santā€™Angelo, farete unā€™offerta?Ā 

Ā«Non sono convinto si debba necessariamente procedere per vie esterne e il nostro ĆØ un piano focalizzato sulla crescita organica. Allo stesso tempo, se si presentano delle occasioni ĆØ nostro dovere valutarleĀ».

Ā© RIPRODUZIONE RISERVATA

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