Effettua una nuova ricerca

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
Agevolazioni
Post dalla rete
Vendita Immobili
Zes agevolazioni
   



“La barca a vela è la migliore delle metafore per una donna che si reinventa”. Daniela Meloni, che mi parla tenendo il timone nel golfo di Oristano, con il maestrale a venti nodi che ci fa inclinare perigliosamente, dovrebbe sapere di cosa parla. Per la barca, per il mare e la natura, ha piantato uno studio da avvocata ben avviato, le consulenze a Roma, insomma la carriera. «Mi ha spinto a cambiare vita la mia passione per il mare. Ho fatto l’avvocato per 15 anni, credo di esserci anche riuscita, ma c’erano troppe incongruenze con quello che sento di essere. Nel mare ritrovo la saggezza e le motivazioni; è la più bella metafora della vita».
 

Da allora mille progetti: questa Santa Maria su cui navighiamo, le case di Cabras, il bed and breakfast, il lavoro da chef e operatrice turistica e skipper e qualcosa di più. Una di queste idee di turismo attivo è nata con Silvia Della Morte, che sorride serafica dall’altra parte del pozzetto come se l’inclinazione della Santa Maria non la inquietasse affatto. Si chiama “Into the Wild Woman”. Io invece mi sento poco serafica, sia pure donna selvaggia con altre donne selvagge alla riscoperta delle nostre radici, e ben presto mi appendo alla fiancata – secondo gli ordini – a fare da contrappeso; quando la barca vira, strisciamo come anguille un po’ goffe da una parte all’altra sotto il boma. Mi scoprirò piena di lividi sulle gambe. «Nel mondo della vela le donne sono ancora guardate dall’alto in basso» dice Daniela. «È uno strumento forte. Ma proprio per questo tira fuori il meglio dell’energia delle donne. Dove non arriviamo con la forza fisica, arriviamo a condurla con l’intuito, l’intelligenza, la sensibilità. Sfruttiamo l’equilibro del vento, della barca, il nostro equilibrio, e capiamo che possiamo riuscire anche da noi stesse; è una grande prova di sicurezza». E infatti ci fanno anche timonare. Non una barca qualunque, è un Galatea 41 dei Cantieri Mariver, progettisti Sparkman&Stephens: una barca da regata degli anni Settanta restaurata che fila piena di divertimento, e la forza del vento e delle vele ti entra nel sangue. «La mia energia vorrei che fosse quella di tutte le donne» dice Daniela, «per timonare anche gli aspetti burrascosi della vita quando arrivano».

Foto di Alessandra Quattrocchi

Il Sinis e le vie dorate della provincia di Oristano sono il territorio di Daniela. Mi aveva parlato di lei un’amica francese che ha trovato il suo buen retiro a Cuglieri, paesello a pochi chilometri: «vedrai, è una velista ex avvocato che ha mollato tutto, ti piacerà». Così sono partita senza sapere bene cosa andassi a fare, solo attirata come una calamita da questa zona di Sardegna che emana una straordinaria energia fatta di mare, di vento, di luce, di saline.

Foto di Alessandra Quattrocchi

E con le compagne incontrate a Fiumicino, scortate da Silvia, sono arrivata a Limolo, la casa di Daniela a Cabras, dove il giardino esplode di fiori e di erbe aromatiche, con uno sciroppino di limone ad accoglierci. Per cinque giorni percorreremo il Sinis in lungo e in largo con un jeeppone giallo da avventura.

Silvia a Roma è una psicoterapeuta. “Into the Wild Woman” è la sua creatura. «Una specie di trampolino per saltare in nuovi mari», promette. Silvia lavora molto con il corpo: perché dei suoi pazienti il corpo le dice più delle parole, spiega. Perché è il corpo a ricordarci che anche la nostra psiche – la nostra coscienza – è fatta di nervi e impulsi che attraversano le cellule. Attraverso il corpo si hanno inaspettate illuminazioni. Io per esempio scopro, nella prima passeggiata fra mare e macchia mediterranea, che mi ostino a salire sulle rovine delle torri spagnole punteggianti la costa sarda, e però che lo voglio fare da sola e non accetto mani tese o suggerimenti. E mi rendo conto che farcela da sola, secondo me, è l’unico modo di non essere ridicola. Almeno per il resto della vacanza mi impegno ad accettare tutte le mani tese.

Foto di Alessandra Quattrocchi

Cinque giorni interamente in gruppo, perché nel gruppo ci si specchia e si scoprono le proprie vergogne, i propri entusiasmi, si entra in contatto insieme con gli elementi della natura, ma accuratamente evitando la competizione.

Attraverso il corpo si scopre il calore del sole, il profumo del mare. A Mal Di Ventre, isola deserta dove ci porta la nostra guida Giangi Chiusera, ci siamo solo noi e i gabbiani che nidificano (pochissimo entusiasti del nostro arrivo). Proviamo il SUP, la piroga hawaiana (si pagaia in piedi sulla tavola… o in ginocchio se non si vuol cadere in acqua). Promettiamo al mare di liberarci delle nostre scorie, gettando nell’acqua sassi e rami simbolici.

Attraverso il corpo riscopro il piacere del sole in un giardino rugiadoso all’alba; lo stretching di un pilates leggero prima di cena; la bontà dello yogurt e delle marmellate fatte in casa. Daniela è più di una cuoca sopraffina; ci mette ‘in linea’ in cucina, mangiamo fritture e gamberi sbollentati, mini bocconi prelibati che accostano frutta e pesce, o una semplice pasta al sugo profumata di erbe. Questa cultura del “mangiare consapevole” trionferà in una cena con degustazione di formaggi sardi in cui ci accompagna una esperta (sogno ancora la consistenza di una caciotta a pasta filante). Io sarei intollerante al lattosio, ma mi butto, e la magia della Sardegna funziona: sto benissimo.

Foto di Alessandra Quattrocchi

Il Sinis è una penisola che straborda di storia. Qui a Mont’e Prama sono stati ritrovati i Giganti, le grandi statue nuragiche di guerrieri e atleti con gli inquietanti occhi tondi a spirale, che andiamo a visitare al museo di Cabras. A San Giovanni di Sinis, si estendono le rovine di Tharros, prima città fenicia, poi greca, poi romana: qui una lunga lingua di terra si estende nell’acqua: è la cosiddetta penisola “dei due mari”. Dominandola dall’alto si vede il “mare vivo” che schiumeggia di onde sospinte dal vento, e dall’altro lato il “mare morto” piatto e quieto, nelle cui acque caraibiche facciamo il bagno. La gente del Sinis è marinaia, al contrario dei sardi terricoli che popolano tanta parte dell’isola. Il Golfo di Oristano invita a respirare al ritmo delle maree e del maestrale..

Foto di Alessandra Quattrocchi

 

Scriviamo in un quaderno cosa abbiamo amato in ogni giornata, e di cosa siamo grate. Lo sforzo ultimo, è evadere dalla personalità calcificata dell’età adulta – anche riscoprirsi bambine, avendo gli strumenti che l’età adulta ci ha portato per gestire questa libertà ritrovata. Il programma della giornata può cambiare a seconda del mare, del vento e delle condizioni meteo. Un pomeriggio assolato, con il vento che ci sbatte i capelli, andiamo a fare una lezione di danza sarda nella Piazza della Festa di San Salvatore di Sinis, magico e disabitato. Qui ci travestiamo con gli antichi costumi delle donne di Cabras. Più che una maschera, una trasformazione; un gioco che ci svela la nostra voglia di guardarci con occhi tutti nuovi, magari di reinventarci tutte nuove.

L’ultima mattina ci sdraiamo in circolo, tenendoci per mano, sulla superficie bianca di una enorme salina. Sembra quasi di essere nel deserto del sale in California, a Zabriskie Point; lo stesso biancore che riflette la luce. Qui nel silenzio irreale ci parliamo e facciamo delle promesse a noi stesse. Mantenerle sarà un lavoro quotidiano; però il ricordo della libertà interiore provata in queste giornate resta, come un baricentro per assestarsi.

Foto di Alessandra Quattrocchi

«L’energia del Sinis l’ho scoperta in prima persona», racconta Silvia. «Ho voluto creare un progetto per tutte le donne che vengono in contatto con questa energia, per chiunque voglia avere maggiore consapevolezza di sé, affrontare le sue paure e riemergere per andare oltre. Lo vedo nei volti delle donne che accompagno, che sono diversi alla fine, sono uno spettacolo; per me è sempre commovente vedere dove arriva la persona che si lascia trasportare da queste energie. Perché dentro di noi ci sono tutte le risposte». Ajò, come si dice in sardo: coraggio, dai.

Per informazioni e contatti: sardinia4sinis.com

 

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA



 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui