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Il gruppo Ambrosi, specializzato nella produzione e commercializzazione di prodotti lattiero-caseari, e passato ufficialmente nelle scorse settimane sotto il controllo del colosso francese Lactalis (si veda altro articolo di BeBeez), ha incassato da Banco BPM un finanziamento green di 5 milioni di euro assistito all’80% dalla Garanzia Green di SACE.  Il prestito servirà a realizzare un nuovo impianto di stagionatura, presso la sede di Castenedolo (in provincia di Brescia), in grado di contenere oltre 120 mila forme di Grana Padano e Parmigiano Reggiano da stagionare (si veda qui il comunicato stampa).

L’operazione persegue contemporaneamente tre degli obiettivi ambientali previsti dalla tassonomia europea: mitigazione del cambiamento climaticoprevenzione e riduzione dell’inquinamento.

Giuseppe Ambrosi, presidente e amministratore delegato del gruppo, ha commentato: “Da anni il gruppo Ambrosi opera secondo criteri di responsabilità in termini sociali, ambientali ed economici nella convinzione che qualità, innovazione e protezione siano tutti elementi fondamentali finalizzati ad una crescita economica sostenibile e rispettosa dell’ambiente”.

Enrico Lemmo, responsabile Mercato Corporate Nord-Est di Banco BPM, ha aggiunto: “Il Gruppo Ambrosi rappresenta da tempo una delle eccellenze italiane del settore agroalimentare e questo suo processo di trasformazione green rappresenta un ulteriore fiore all’occhiello per quanto riguarda la sua produzione. Sostenere la transizione energetica green delle imprese dei nostri territori è un dovere che, come banca, sentiamo particolarmente forte, proprio per gli obiettivi ESG che ci siamo posti ormai da alcuni anni e che noi per primi intendiamo perseguire”.

Il gruppo Ambrosi è oggi, come detto, controllato dai transalpini di Lactalis della famiglia Besnier, che aveva rilevato il gruppo italiano dalla famiglia Ambrosi e dal gruppo tedesco Emmi, a sua volta titolare del 25% di Ambrosi. Fondato nel 1942 da Ottorino Ambrosi, la società ha cominciato con il produrre burro e formaggi, per poi passare anche alla produzione di Parmigiano Reggiano e Grana Padano. Dal 1987 ha iniziato a crescere per acquisizioni, partendo da Migali, azienda di Castelfranco Veneto (Treviso) specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti freschi, in particolare mozzarelle e altre specialità casearie a pasta filata. L’azienda oggi conta quattro stabilimenti in Italia tre filiali negli Usa, in Francia e nel Regno Unito, tramite le quali vende i suoi prodotti in oltre 60 Paesi. Nel 2022 il gruppo ha fatturato 437 milioni, l’ebitda è stato di 10,9 milioni e il debito netto pari a 141,5 milioni (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).

Sul fronte internazionale nel 2021 sono state avviate anche due nuove filiali negli Stati Uniti, la Abele Bertozzi Inc e la Traversetolese Inc, che si aggiungono alla Ambrosi Food Usa. Sono entrambe spin-off di due controllate italiane: la Abele Bertozzi, fondata addirittura nel 1901, e la Traversetolese, con sede a Traversetolo, provincia di Parma. C’è poi ance Ambrosi UK (ex Anthony Rowcliffe & Son), che opera in Inghilterra. Ricordiamo che nel maggio dello stesso anno Ambrosi, assieme a Sante Ludovico, ha ceduto La Pizza+1, dai due fondata 25 anni fa e leader in Italia nella pizza rettangolare, focaccia e pinsa congelate, in abbinata con la controllata ligure Il Borgo, produttore di focaccia genovese. A comprare è stata Valpizza, specializzata nella produzione di pizze surgelate, controllata da Aksìa Group attraverso il fondo Aksìa Capital V. I due imprenditori hanno reinvestito per una quota di minoranza nella holding di Valpizza, Tasty spa (si veda altro articolo di BeBeez).

Quanto alle fonti finanziarie, nel settembre 2021 Ambrosi spa, holding operativa dell’omonimo gruppo, ha collocato in private placement un prestito obbligazionario a tasso fisso della durata di sei anni per 12 milioni di euro, garantito dai prodotti DOP in stagionatura a magazzino (si veda qui il comunicato stampa). Nell’operazione sono stati coinvolti in qualità di anchor investor Cassa Depositi e Prestiti e Finlombarda, finanziaria di sviluppo della Regione Lombardia, oltre a Finint sgr per conto del fondo pensione Solidarietà Veneto, e KairosUniCredit ha svolto il ruolo di bookrunner per l’emissione del prestito (si veda altro articolo BeBeez).

In precedenza, Ambrosi nel gennaio 2017 aveva incassato un finanziamento da 13 milioni di euro, organizzato da Banca Akros (gruppo Banco BPM) con la partecipazione di Sace e la collaborazione del Consorzio per la tutela del grana padano, volto a sostenere l’approvvigionamento di materie prime e lo sviluppo del magazzino di prodotti finiti (si veda altro articolo di BeBeez), mentre nel dicembre 2019 aveva collocato in private placement due minibond, per un valore totale di 10 milioni di euro. Il primo è stato sottoscritto da Unicredit Volksbank; il secondo da Solution Bank (si veda altro articolo di BeBeez).

Quanto a Banco BPM è stata piuttosto attiva negli ultimi mesi sul fronte dei finanziamenti. Qualche settimana fa ha concesso a Sorgenia spa, greentech energy company milanese controllata dal 2020 dal fondo infrastrutturale F2i sgr, e partecipata da Asterion Industrial Partners, una revolving credit facility della durata di 18 mesi per complessivi 50 milioni di euro assistiti all’80% dalla Garanzia SupportItalia di SACE per sostenere eventuali esigenze di capitale circolante (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, Piazza Meda ne aveva concesso un altro di 6 milioni di euro a Cantine Ermes, azienda cooperativa vitivinicola siciliana, finalizzato ad aumentare la capacità di stoccaggio del proprio prosecco (si veda altro articolo di BeBeez). Ancor prima, Banco BPM ne aveva erogato uno da 10 milioni a Giacomini spa, azienda manifatturiera novarese produttrice di componenti e sistemi per la distribuzione del riscaldamento, condizionamento, acqua sanitaria per impiego nei settori residenziale, industriale e terziario, destinato principalmente allo sviluppo degli investimenti industriali del gruppo previsti dal suo piano triennale (si veda altro articolo di BeBeez).

A febbraio, invece, lo storico pastificio La Molisana spa, fondato nel 1912 a Campobasso e specializzato nella produzione di pasta di alta gamma, aveva incassato un finanziamento da 5 milioni di euro  per investimenti nell’intero processo produttivo, anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale (si veda altro articolo di BeBeez). 

 

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