Effettua una nuova ricerca

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
Agevolazioni
Post dalla rete
Vendita Immobili
Zes agevolazioni
   


Prodotti tipici, dolci, formaggi, salumi, pane: nei piccoli paesi della Sardegna chi non li produce? E allora perché non trasformare questa consuetudine in un’attività commerciale vera e propria, in grado di rappresentare un’integrazione al reddito e soprattutto generare un’economia capace di dare respiro a piccole comunità che combattono il fenomeno dello spopolamento? È nato così il progetto “Fatu in Domo” (Fatto in casa), dell’associazione “Sa Mata, l’albero delle idee” di Assemini. A idearlo l’antropologa Veronica Matta che ha già coinvolto nove comuni in un percorso che porterà giovani, disoccupati, pensionati, casalinghe a dar vita a numerose IAD, ovvero Imprese alimentari domestiche.

«In tutta Italia ne esistono appena una trentina ma il regolamento europeo del 2004 ha reso semplice produrre cibi in casa» spiega Matta. Tutto è nato dallo studio de sa panada, il piatto tipico di Assemini. Impossibile sviluppare un business intorno a questo involucro di pasta che può contenere carne, verdura o pesce perché, paradossalmente, troppo popolare: «Ogni famiglia produce le sue panadas e quindi ci sono poche imprese che le commercializzano». Da qui l’idea di incentivare l’autoproduzione, canalizzandola però in un percorso virtuoso e trasparente, creando una vera e propria rete di laboratori domestici di produzioni agroalimentari tipiche.

Fatu in Domo propone ai comuni sei attività di animazione territoriale e offre una serie di servizi in grado di affiancare i partecipanti lungo tutto il processo produttivo, fino all’ingresso in una rete commerciale comune. Anche perché la regola è chiara: chi produce in casa, non può vendere in casa. «Ma ha davanti a sé un mercato fatto di ristoranti, alberghi e market che sono pronti ad accogliere questi prodotti» spiega Matta.

Non solo: Sa Mata ha messo intorno allo stesso tavolo anche le autorità sanitarie (fondamentali per potere avere la autorizzazioni necessarie per aprire in casa laboratori alimentari), le agenzie regionali per lo sviluppo agricolo e aiuta i neo imprenditori a sviluppare il loro business plan: «Perché le nostre parole d’ordine sono sinergie, rete e inclusione».

Il primo comune ad avere aderito è stato Ollolai, 1240 abitanti nel cuore della Barbagia (e nessun panificio) e che da tempo combatte lo spopolamento vendendo le case disabitate a un euro. Poi si sono uniti Cuglieri (dove i quindici partecipanti hanno quasi completato il loro percorso di formazione) e Oliena, dove presto nascerà il primo laboratorio domestico unito ad un home restaurant. Ad aprirlo sarà Denise Scano, 39 anni, madre di tre figli, che ha beneficiato di un finanziamento di microcredito di 25 mila euro concesso dal Banco di Sardegna. «Il coinvolgimento dell’istituto di credito nel nostro progetto è fondamentale» spiega Matta «e abbiamo ricevuto una grandissima disponibilità».

Ma anche per gli amministratori locali Fatu in Domo è una scommessa vincente. «Abbiamo aderito con entusiasmo perché è importante offrire percorsi di formazione a chi vuole diventare imprenditore» spiega il sindaco di Oliena Bastiano Congiu «e perché in un momento di crisi economica per le nostre piccole comunità ogni elemento di vitalità è importante». Per il primo di cittadino di Cuglieri Giovanni Panichi «il nostro territorio può rilanciarsi grazie alla microimpresa, e la risposta da parte del paese è stata entusiasta».

Solo il Covid ha bloccato i corsi nei comuni di Dorgali, Mamoiada, Gavoi, Scano di Montiferro e Orgosolo. La rete però è nata. «Fatu in Domo mette assieme aspetti economici, culturali e sociali e ora contiamo di coinvolgere numerosi altri centri» conclude Matta. Perché le piccole comunità spesso hanno bisogno solo di una piccola spinta per ripartire.



 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui