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Bonus verde Agenzia delle entrate. Guida completa su: detrazione IRPEF, dicitura del bonifico parlante, pagamenti, interventi ammessi (cosa comprende?). Iva applicata al 10% o al 22%, soggetti beneficiari (affittuari, nudi proprietari, proprietari). Giardini e terrazze.

 

L’agenzia delle entrate ha messo in campo importanti incentivi per sistemare il verde privato. Infatti, tramite il “bonus verde” o bonus giardino avrai diritto alla restituzione del 36% delle spese sostenute per riqualificare il tuo verde. Inoltre, è confermato fino a dicembre 2021.

Ma in cosa consiste? Immagina di realizzare un giardino pensile e di spendere 1.000 €. L’Agenzia delle Entrate restituirà il 36 % in detrazioni Irpef. Quindi, l’agenzia, non ti verserà sul conto 360 € (36% di 1.000 €) ma ti restituirà la somma scalandola dalle tasse future, in più rate annuali.

Prima di tutto, quando possiamo sfruttare la detrazione:

Il bonus verde è una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per i seguenti interventi:

      • sistemazione a verde di aree scoperte private (la fornitura e messa a dimora di piante o arbusti di qualsiasi genere o tipo; – la riqualificazione di tappeti erbosi, con esclusione di quelli utilizzati per uso sportivo con fini di lucro; – il restauro e il recupero del verde relativo a giardini di interesse storico e artistico; – la realizzazione di coperture a verde) di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi.
      • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

L’Agenzia delle entrate ha chiarito, attraverso le Faq, che gli interventi devono avere natura straordinaria, con la conseguenza che sono agevolabili le opere che si inseriscono in un intervento relativo all’intero giardino o area interessata, consistente nella sistemazione a verde ex novo o nel radicale rinnovamento dell’esistente; quindi, anche la collocazione di piante e altri vegetali in vasi è agevolabile, a condizione che la detta collocazione faccia parte di un “più ampio” intervento di sistemazione a verde delle unità immobiliari residenziali.

L’acquisto di alberi, piante, arbusti, cespugli o specie vegetali in genere, finalizzato all’intervento straordinario di sistemazione a verde può essere effettuato presso un fornitore diverso rispetto al soggetto che esegue la prestazione.

La detrazione non spetta per le spese sostenute per la manutenzione ordinaria periodica dei giardini preesistenti non connessa ad un intervento innovativo o modificativo e per i lavori in economia

Definizione di giardino

 

Ma qual è la definizione di giardino per l’Agenzia delle Entrate? Un terreno adiacente può essere considerato giardino?

La legge parla di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi. Occorre, quindi, che il terreno adiacente possa essere considerato pertinenza.

Scadenza

L’incentivo è attivo dal 2018 e varrà per tutto il 2022 2023 e 2024 (confermato nella legge di bilancio 2024).

Manutenzione ordinaria e lavori in economia

Secondo la circolare 17/E 2023, a detrazione non spetta per le spese sostenute per:

      • la manutenzione ordinaria periodica dei giardini preesistenti non connessa ad un intervento innovativo o modificativo;
      • i lavori in economia, realizzati in prima persona.

Posso contattare più fornitori / giardinieri e far emettere diverse fatture?

Certo, è possibile rivolgersi a ditte differenti e a fornitori diversi per l’acquisto degli alberi/piante/arbusti/cespugli/specie vegetali e per la realizzazione dell’intervento (circolare 17/E 2023).

Rientrano anche le spese di progettazione?

Tra le spese ammesse alla detrazione rientrano anche quelle di progettazione (circolare 17/E 2023).

Rientra l’allestimento a verde dei balconi / terrazze?

La realizzazione di fioriere e l’allestimento a verde di balconi e terrazzi è agevolabile solo se permanente e sempreché si riferisca ad un intervento innovativo di sistemazione a verde degli immobili residenziali.

La detrazione ti verrà restituita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi. Quindi, la detrazione massima è di 1.800 euro per immobile (36% di 5.000).

Ad esempio, se spendi 1000 €, lo Stato ti restituirà 36 € all’anno per 10 anni (360 € in 10 anni).

Inoltre, il Bonus verde spetta anche per le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino a un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. In questo caso, ha diritto alla detrazione il singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Nel caso di interventi di «sistemazione a verde» eseguiti sulla singola unità immobiliare che sulle parti comuni di edifici condominiali il diritto alla detrazione spetta su due distinti limiti di spesa agevolabile, di 5.000 euro ciascuno (limite quindi diventa 10.000 €). 

Quando gli interventi di ristrutturazione sono realizzati su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di un’attività commerciale, dell’arte o della professione, la detrazione spetta nella misura ridotta del 50%.

La detrazione è cumulabile con le agevolazioni sugli immobili vincolati ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, ridotte nella misura del 50 per cento.

I soggetti beneficiari che possono usufruire della detrazione bonus verde sono tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) che possiedono o detengono l’immobile. Oltre che dai proprietari, il bonus può essere quindi richiesto da:

– nudi proprietari;

– familiari conviventi;

– titolari di un diritto reale di godimento sull’immobile oggetto di intervento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);

– locatari (affittuari) o comodatari.

In definitiva, può beneficiare della detrazione chi possiede o detiene (proprietario, locatario in affitto, usufruttuario), sulla base di un titolo idoneo, l’immobile oggetto degli interventi e che ha sostenuto le relative spese (bonifici intestati a chi possiede o detiene).

In caso di vendita dell’unità immobiliare, sulla quale sono stati realizzati gli interventi di sistemazione a verde, la detrazione non utilizzata in tutto o in parte è trasferita, per i rimanenti periodi di imposta, salvo diverso accordo delle parti, all’acquirente. In caso di decesso – morte – dell’avente diritto, la fruizione del beneficio fiscale si trasmette, per intero, esclusivamente all’erede, che conservi la detenzione materiale e diretta dell’unità immobiliare. Vedi tutti i casi di trasferimento della detrazione.

L’IVA resta la stessa, variabile in base al tipo di intervento. Qualche esempio pratico ci aiuta a capire meglio: si continuerà a pagare l’IVA al 22% sull’acquisto di piante, sugli impianti di irrigazione, sui serbatoi d’acqua e sui servizi di giardinaggio, mentre, per fruire dell’IVA agevolata per interventi di recupero del patrimonio edilizio, è necessario che il terreno sia annesso al fabbricato residenziale (sia a livello catastale che di codice civile) e che siano realizzate opere di natura edilizia e che siano considerabili manutenzioni straordinarie (esempio il rifacimento di un’aiuola attraverso opere murarie).

Per ottenere la detrazione, i pagamenti devono essere effettuati con strumenti idonei a consentirne la tracciabilità.

Il pagamento delle spese deve avvenire attraverso strumenti che consentano la tracciabilità delle operazioni (per esempio, bonifico bancario o postale, carta di credito, bancomat, carta prepagata, postepay, assegni bancari non trasferibili, assegni postali non trasferibili, assegni circolari non trasferibili).

La normativa non prevede una dicitura per il Bonifico parlante.

Conviene però utilizzare la seguente: Interventi soggetti al Bonus verde – Pagamento fattura n. ___ del___ a favore di ___ partita Iva ___”.

Immobili ad uso promiscuo

Se gli interventi di “sistemazione a verde” e di realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili sono realizzati su unità immobiliari residenziali adibite promiscuamente all’esercizio dell’arte o della professione, ovvero all’esercizio dell’attività commerciale, la detrazione spettante è ridotta al 50 per cento.

Immobili vincolati

La detrazione è cumulabile con le agevolazioni già previste sugli immobili oggetto di vincolo da parte del Codice dei beni culturali e del paesaggio, ridotte nella misura del 50 per cento.

Cessione del credito

Per concludere, per il bonus giardini non è previsto lo sconto in fattura o la cessione del credito.

Spero che l’articolo ti sia stato utile. Vincenzo.

 

 

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