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Novità sul fronte della rottamazione quater: nel 2024 il Governo Meloni presenta una nuova sanatoria fiscale per dare una possibilità di pagare le rate scadute e le tasse arretrate.




L’emendamento è previsto dal Decreto Milleproroghe, che prevede la riapertura dei termini della rottamazione quater e un periodo aggiuntivo per aderirvi. Ecco tutte le informazioni utili sulle scadenze e le azioni da intraprendere per usufruire dell’agevolazione.









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Rottamazione quater 2024, nuova sanatoria fiscale

La nuova sanatoria permetterebbe a chi ha presentato domanda di adesione alla definizione agevolata di avere più tempo per pagare le rate scadute della rottamazione quater. La prima rata è scaduta lo scorso 31 ottobre, la seconda il 30 novembre; per la terza rata, invece, il versamento va effettuato entro il 28 febbraio 2024 (con una tolleranza di 5 giorni, che sposta la scadenza al 4 marzo 2024). Per quanto concerne il 2024, le rate andranno saldate entro il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre.




La proroga concessa dal Decreto Milleproroghe permetterebbe ai contribuenti di saldare i precedenti debiti entro il 15 marzo 2024, ottenendo una percentuale di sconto sulle tasse non pagate. Si potranno versare, quindi, la prima, la seconda e la terza data entro quella data.




Cosa si intende per rottamazione quater

La Definizione agevolata (o rottamazione quater), introdotta con la Legge n.197/2022 per le cartelle dall’1 gennaio 2000 al 30 giugno 2022 – si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate – “prevede la possibilità per il contribuente di estinguere i debiti relativi ai carichi rientranti nell’ambito applicativo, versando unicamente le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso spese per le procedure esecutive e per i diritti di notifica. Non sono invece da corrispondere le somme dovute a titolo di interessi iscritti a ruolo, sanzioni, interessi di mora e aggio”.

Cosa rientra nella rottamazione cartelle

La Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”) riguarda le cartelle all’Agente della riscossione nel periodo ricompreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. Tra queste:

  • contenuti in cartelle non ancora notificate;
  • interessati da provvedimenti di rateizzazione o di sospensione;
  • già oggetto di una precedente misura agevolativa (cosiddetta “Rottamazione e/o Saldo e Stralcio”) anche se decaduta per il mancato, tardivo, insufficiente versamento di una delle rate del precedente piano di pagamento.

Non rientrano nella rottamazione cartelle i carichi precedenti all’1 gennaio 2000 e successivi al 30 giugno 2022, le somme dovute a titolo di recupero degli aiuti di Stato, crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti, multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna, “risorse proprie tradizionali” dell’Unione Europea e l’IVA riscossa all’importazione; le somme affidate dagli enti della fiscalità locale e/o territoriale per la riscossione a mezzo avvisi di pagamento (GIA); i carichi affidati dalle casse/enti previdenziali di diritto privato che non hanno provveduto, entro il 31 gennaio 2023, “ad adottare uno specifico provvedimento volto a ricomprendere gli stessi carichi nell’ambito applicativo della misura agevolativa”.

Rottamazione cartelle, la nuova scadenza

La prossima rata della rottamazione quater scade il 28 febbraio: il contribuente, però, avrà a disposizione un periodo di tolleranza di 5 giorni e dovrà quindi saldare l’importo entro il 4 marzo 2024. La data si sposta ulteriormente con il Decreto Milleproroghe: il debito generato dalle tasse non pagate, quindi, potrà essere pagato entro il 15 marzo.




Proroga anche per gli alluvionati

La nuova sanatoria per la rottamazione quater che prevede la proroga dei pagamenti al 15 marzo 2024 riguarda anche le scadenze per le popolazioni colpite dalle alluvioni di maggio 2023 (Emilia Romagna, Toscana, Marche).

Come pagare i debiti

Per chi vuole e può usufruire della sanatoria per la rottamazione quater delle cartelle ed estinguere i debiti per le tasse non pagate, esistono i seguenti metodi di pagamento:




  • Servizio Paga online per pagare i moduli allegati alla “Comunicazione delle somme dovute” della Definizione agevolata;
  • Pagamento in banche, uffici Poste Italiane e altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) aderenti al nodo pagoPA.
  • Pagamento in tabaccai e ricevitorie.

Immagine di repertorio

 

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