La casa a 1 euro di Salemi rivive grazie alla BBC — idealista/news #finsubitoagevolazioni

A Salemi, nel trapanese, il progetto Case a 1 euro parla inglese: è stata infatti la produzione di un programma della BBC ad acquistare l’immobile per l’edizione 2023 di  “Alan & Amanda’s Italian Job”. I conduttori Amanda Holden ed Alan Car hanno seguito la ristrutturazione che ha trasformato una struttura abbandonata in una casa di charme. Ne parliamo con il sindaco della cittadina siciliana, Domenico Venuti.  

Addirittura la BBC nel progetto Case a 1 euro a Salemi. Come è andata?   

Sono venuti da noi ed hanno fatto un bellissimo lavoro, posso confermare. Si tratta di un format specifico: comprano, poi ristrutturano e rimettono in vendita l’immobile rinnovato. So che hanno fatto diversi sopralluoghi in Sicilia ed alla fine hanno scelto Salemi, e questo ovviamente per noi è stato molto importante. 

Come è la casa oggi?

È stata totalmente ristrutturata, devo dire che ora è molto graziosa e confortevole. Una casa di charme, ricostruita in stile locale. Si sono affidati alle maestranze del posto: questo è stato un bel segnale per mostrare le capacità che un territorio riesce ad esprimere nonostante l’artigianato sia in grande difficoltà. La cosa bella è che poi l’immobile è stato messo all’asta da Sotheby’s, una casa d’aste  che si occupa di immobili di lusso, ed il ricavato sarà devoluto in beneficenza. Posso dirle un’altra cosa?

Ci mancherebbe 

Tutta questa esposizione mediatica, unita a quella dei Borghi più belli d’Italia (la cittadina si è classificata al terzo posto nel 2023, ndr) sta dando già i primi frutti, tra turismo internazionale e nazionale. Ci sta dando un grande ritorno di attenzione e di presenze.

In che stato era la casa prima di essere acquistata per la trasmissione?

Mi creda, era completamente abbandonata. Faceva parte di un lotto che era stato originariamente destinato alle abitazioni popolari. C’era solo il tetto, il resto della struttura era in cemento grezzo.

Poi, negli anni, prima che noi la chiudessimo con dei conci di tufo, era anche stata oggetto di occupazioni abusive legate alla presenza di lavoratori stagionali: parliamo di un fenomeno avvenuto nei decenni, non recentemente. Quindi la Produzione ha trovato l’’immobile in stato di completo abbandono. Come capirà, è stato bello vedere poi nella trasmissione la rinascita della casa, con  il prima ed il dopo. Possiamo dire che ha trovato nuova vita, come lo scorcio d’angolo su cui si affaccia, che noi però avevamo già riqualificato.

Quanto ha inciso il terremoto del 1968 sulla vostra scelta di puntare oggi sulle case a 1 euro?

Uno dei problemi seri che ha riguardato Salemi e che si lega indissolubilmente al progetto delle Case a 1 euro è quello delle scelte post terremoto. Dopo il sisma del ‘68 infatti, lo Stato qui decise di portare a valle gli abitanti costruendo una new town che inizialmente doveva sostituire quasi totalmente l’antico centro. Ma poi, dopo una serie di lotte, la porzione di popolazione che avrebbe dovuto andar via fu ridotta: consideri che su una popolazione all’epoca di 12-13mila persone 4mila alla fine si trasferirono nella new town.Questo trasferimento comportò che le case abbandonate  furono automaticamente per legge acquisite dal Comune. Interi quartieri divennero di proprietà comunale e in assenza di fondi specifici per la riqualificazione e rilancio ci fu il degrado per decenni.

Quindi si arrivò al progetto delle case a 1 euro targato Vittorio Sgarbi, che però forse ebbe qualche intoppo. Conferma?

Certamente, perchè quella fu solo un’operazione mediatica. Non c’erano acquisizioni perfezionate, non erano state fatte le riqualificazioni, non erano mai state sviluppate progettualità. Io arrivai nel 2014 ed iniziammo subito con il processo di ricognizione e  anche ad intercettare finanziamenti, per far sì che queste case non fossero in mezzo alle macerie.

Quindi a Salemi le Case a 1 euro si acquistano direttamente dal Comune. Non, come in altri posti, dove si acquista dal privato, con il Comune che fissa semplicemente le regole e fa incontrare acquirente e venditore. 

Esatto, qui si compra direttamente dal Comune, che fa una sorta di asta, dove un euro è l’offerta minima.

Devo dire con piacere che accanto a questo progetto si sta sviluppando anche un altro mercato di richieste, quello che riguarda gli immobili privati già ristrutturati.

Quante sono le case che avete già alienato e posto a recupero?

Per ora sono 9, sulle 11 che erano state assegnate. Gli ultimi contratti sono stati perfezionati nelle scorse settimane. Ci sono state due rinunce perché gli acquirenti pensavano di poter accedere ai super bonus e invece non è possibile, perché si tratta in molti casi di case che non avevano impianti precedenti. Entro giugno usciremo con il secondo bando e contiamo molto sull’esposizione mediatica che ci sta dando la casa acquistata dalla BBC. 

Un’ultima domanda: ma lei sul set ci è mai stato?

Certo. Sono stato sul set la prima volta nella fase preparatoria. Poi anche quando hanno fatto le riprese della “Sagra della Busiata” (pasta tipica della zona, ndr), che noi facciamo ad agosto, ed infine sono tornato sul set a lavori ultimati. Hanno fatto riprese non solo qui a Salemi, ma anche a Palermo e nelle zone limitrofe: mi creda,  è stata una bella occasione per noi, per la Sicilia occidentale e per la Provincia di Trapani.