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Camera di Commercio di Treviso e Belluno Dolomiti – Sede di Belluno

Belluno, 29 Maggio 2024. Ha avuto luogo stamane nella sede di Belluno della Camera di Commercio l’incontro riguardante le novità del Comitato dell’Imprenditoria Femminile e i dati economici del fare impresa al femminile.

Si definiscono imprese femminili le imprese dove l’imprenditore individuale è donna o, nel caso di società, la partecipazione di donne risulta superiore al 50% mediando fra quote di partecipazione al capitale sociale e cariche amministrative attribuite.
Ma chi le rappresenta e quali sono le attività messe in campo a favore delle imprenditrici?

I momenti di incontro e condivisione – evidenzia la Presidente del Comitato per la promozione dell’Imprenditoria Femminile Barbara Barbon – sono sempre momenti costruttivi. Il Comitato con questa occasione di confronto, si presenta ai portatori di interesse di un territorio, quello bellunese, “speciale”, ricco di peculiarità e opportunità, coniugando progettualità a favore dell’”imprenditoria donna” che è, e continua ad essere, volano importante e trasversale di crescita economica e sociale del Paese.

Le imprese femminili sono una componente importante della nostra economia territoriale – sottolinea con i dati il Presidente della Camera di Commercio di Treviso – Belluno|Dolomiti Mario Pozza -. Il bilancio della demografia d’impresa al 31 dicembre 2023 vede, per Treviso e Belluno, in valori assoluti 18.558 imprese attive condotte principalmente da donne. Nelle 2.833 imprese bellunesi guidate da donne trovano impiego oltre 8 mila addetti d’impresa, pari al 12,7% del totale degli addetti provinciali, mentre nelle 15.725 imprese trevigiane trovano impiego quasi 42 mila addetti d’impresa (pari al 12,7% degli addetti complessivi provinciali). “Sono lieto – conclude il Presidente Pozza – che durante la mia presidenza, il Comitato per la promozione dell’Imprenditoria Femminile sia operativo presso la Camera di Commercio, la casa delle imprese, sin dal 2000, e che il suo mandato sia stato rinnovato per il quinquennio 2022-2026. Ne sottolineo l’importanza e la rappresentatività, poiché è composto da 1 rappresentante del Consiglio camerale e da ben 13 membri che rappresentano le associazioni di categoria, vero motore a sostegno dell’economia.

Ci troviamo in un contesto di crescita della partecipazione delle donne al mercato del lavoro – sottolinea Letizia Bertazzon, Osservatorio regionale Mercato del lavoro-. Nel corso degli anni sono aumentati i tassi di occupazione, oggi ai massimi, tuttavia ancora lontani da quelli rilevati per gli uomini (e dalla media EU). Nel lavoro dipendente continua a rafforzarsi il numero delle posizioni di lavoro delle donne, cresciute nel corso degli ultimi anni (al netto degli effetti della pandemia) con intensità superiore a quella degli uomini.

La Presidente del Comitato è Barbara Barbon e le due Vice Presidenti sono: Lorenza Orzes e Moira Fontana.

Le componenti rappresentano tutti i settori economici. Nel dettaglio Ilaria Pempinella con la Presidente Barbon e le Vice Presidenti Orzes e Fontana sono in rappresentanza del settore artigiano. Il settore commercio-servizi è rappresentato da Valentina Cremona e Edda Francesconi Sartori. Il settore agricoltura vede la rappresentanza di Martina Dal Grande, Silvia Grillo e Chiara Bortolas. Il settore industria è rappresentato da Nadia Zampol e Katia Marchesin. Stefania Padoan è in rappresentanza del settore assicurazioni-banche, Sara Pasqualin in rappresentanza delle Organizzazioni Sindacali e Ivana Del Pizzol in rappresentanza del Consiglio camerale.

COSA FA IL COMITATO IMPRENDITORIA FEMMINILE
Il Comitato opera al fine di promuovere e valorizzare il ruolo delle donne nel mondo
imprenditoriale secondo quanto previsto dal Protocollo d’Intesa, stipulato tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e l’Unione Italiana delle Camere di commercio. In particolare ha il compito di:
• operare, nell’ambito della programmazione delle attività camerali e d’intesa con le Camere per lo sviluppo e la qualificazione della presenza delle donne nel mondo dell’imprenditoria secondo i principi del mainstreaming e dell’empowerment;
• partecipare alle attività delle Camere coniugando lo sviluppo dell’imprenditoria locale in un’ottica di genere;
• promuovere indagini conoscitive sulla realtà imprenditoriale locale, per individuare opportunità di accesso e di promozione delle donne nel mondo del lavoro e dell’imprenditoria in particolare;
• promuovere iniziative per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile, anche tramite specifiche attività di informazione, formazione imprenditoriale e professionale e servizi di assistenza manageriale mirata, anche utilizzando le tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
• attivare iniziative volte a facilitare l’accesso al credito;
• curare la divulgazione nel territorio delle iniziative e delle attività di ricerca e studio sullo sviluppo locale promosse dalle Camere di commercio;
• proporre iniziative, anche in collaborazione con soggetti terzi che svolgono attività di promozione e sostegno all’imprenditoria femminile;
• costruire relazioni con il mondo dell’istruzione e della formazione, comprese scuole, Università e Istituti di ricerca per promuovere progetti innovativi che favoriscano le pari opportunità e in particolare valorizzino e qualifichino le imprese gestite da donne;
• coinvolgere gli stakeholder locali, per far confluire nella programmazione camerale obiettivi inerenti la promozione delle pari opportunità e le politiche di genere.

LE ATTIVITA’ SVOLTE E PROGRAMMATE DAL COMITATO IMPRENDITORIA FEMMINILE
Lo scorso febbraio la Giunta camerale ha approvato il piano delle attività denominato “Nuove prospettive, stati di cambiamento” da realizzare nel corso del 2024 a fronte delle quali la Giunta camerale ha previsto uno stanziamento pari a € 20.000,00. Nel corso dei primi mesi dell’anno sono già state realizzate alcune di queste attività, tra le quali:
• il 26 gennaio 2024 l’evento di presentazione della ricerca “Donne e imprenditorialità: valorizzare la leadership femminile del futuro” organizzata dalla Camera di commercio di Treviso-Belluno, dall’Osservatorio Economico e Sociale, dal Comitato Imprenditoria Femminile di Treviso-Belluno e realizzata con il contributo scientifico dei Ricercatori del Competency Centre dell’Università Ca’ Foscari di Venezia;
• tra marzo e aprile 2024 il percorso di Alta Formazione “La leadership del futuro, la leadership autentica” rivolto alle aspiranti imprenditrici e alle imprenditrici in essere.
Per i prossimi mesi è prevista la realizzazione delle seguenti attività:
1. Premio Imprenditoria Femminile, 7^ edizione, “Donna Imprenditrice Visionaria”, a cui seguirà l’evento di premiazione delle vincitrici;
2. tappa regionale del “Giro d’Italia delle Donne che fanno impresa” con la regia di Unioncamere del Veneto e la collaborazione dei Comitati veneti;
3. Convegno sul Microcredito di Libertà con la regia di Unioncamere del Veneto e la collaborazione dei Comitati veneti.

I DATI

Le imprese femminili in provincia di Belluno al 31 dicembre 2023
Consistenza e dinamica delle imprese. Principali caratteristiche per classe di addetti, per forma giuridica e per settori

Al 31 dicembre 2023 le imprese femminili attive nella provincia di Belluno ammontano a 2.833 unità, consistenza che rappresenta il 21% del totale delle sedi attive ed è una quota che si mantiene stabile nell’ultimo quinquennio (era del 20,9% a dicembre 2018).
Nelle imprese bellunesi guidate da donne trovano impiego oltre 8 mila addetti d’impresa, pari al 12,7% del totale degli addetti provinciali.
Le imprese «in rosa» possono contare in media su una dotazione organica di 3,3 addetti (valore calcolato escludendo dal conteggio il sottoinsieme di imprese che non ha addetti o per cui il dato non è rilevabile).
Dalla scomposizione per classe di addetti si osserva che:
• quasi 5 mila addetti di imprese femminili (il 62% del totale) sono collocati in una delle 2.305 sedi che con al massimo 9 risorse umane. Per questo sottoinsieme la media è di 2,2 addetti per impresa.
• un quarto degli addetti (oltre 2 mila) sono situati in una delle 126 imprese che hanno fra 10 e 49 unità. Qui la media è di quasi 17 addetti per impresa.
• circa 1.000 addetti, infine, fanno riferimento alle 10 imprese di medie dimensioni (da 50 a 240 addetti).
Il confronto sun base annua delle consistenze vede intensificarsi nell’ultimo anno (confronto dicembre 2023 con dicembre 2022) la flessione del numero di imprese femminili: la variazione su base annua è di -67 sedi a dicembre 2023 ed era di -34 unità a dicembre 2022. Guardando alla forma giuridica il calo è determinato dalle imprese individuali, che rispetto allo scorso anno scendono di -58 sedi, che si aggiungono alle -49 sedi rilevate l’anno precedente.
Prendendo in esame il dettaglio dei settori si osserva che sono commercio al dettaglio (-25 sedi rispetto a dicembre 2022) ed agricoltura (-22) a determinare il grosso della contrazione delle imprese femminili provinciali. Per il commercio al dettaglio il calo è strutturale e riguarda anche la componente di imprese non femminili per la quale si contano -61 sedi da dicembre 2022 a dicembre 2023. In controtendenza positiva in particolare le attività immobiliari che su base annua crescono di +11 imprese femminili.

Le imprese femminili in provincia di Treviso al 31 dicembre 2023
Consistenza e dinamica delle imprese.

Il bilancio della demografia d’impresa al 31 dicembre 2023 vede, per la Marca trevigiana, un’impresa su cinque a guida (prevalente o esclusiva) femminile.
È un rapporto che si mantiene stabile nell’ultimo quinquennio: l’incidenza delle imprese femminili sul totale delle imprese provinciali era del 19,9% a dicembre 2018 ed è del 20,2% a fine 2023.
In valori assoluti si contano 15.725 imprese attive condotte principalmente da donne. In esse trovano impiego quasi 42 mila addetti d’impresa (pari al 12,7% degli addetti complessivi provinciali).
In media le imprese femminili provinciali possono contare su una dotazione organica di 3,4 addetti dipendenti e/o indipendenti (il valore è calcolato escludendo dal conteggio il sottoinsieme di imprese che non ha addetti o per cui il dato non è rilevabile). Se di scompone questo dato aggregato per classe di addetti si osserva che:
• circa la metà degli addetti (oltre 23 mila) trova impiego in una delle 11.672 sedi «in rosa» con al massimo 9 addetti. In media in questo sottoinsieme si contano 2 addetti per impresa;
• altre 11.600 risorse sono collocate in una delle 640 imprese di piccole dimensioni (da 10 a 49 addetti). Qui la media è di 18 persone per ogni impresa femminile provinciale;
• quasi 5.600 addetti fanno riferimento a sedi di medie dimensioni (da 50 a 249 addetti). A Treviso sono 60 imprese, guidate principalmente da una compagine al femminile, con in media 93 addetti;
• più di 1.500 addetti si distribuiscono infine in una delle 4 imprese femminili con un organico di almeno 250 unità.
Il confronto con l’anno precedente vede una diminuzione del numero di imprese femminili provinciali: si contano -447 sedi da dicembre 2022 a dicembre 2023. Dall’analisi per forma giuridica si osserva che la flessione è per la maggior parte determinata dalla riduzione delle ditte individuali (-359), in diminuzione anche le società di persone (-71), stabili le società di capitali. La flessione dell’ultimo anno è condizionata anche da fattori di tipo amministrativo: nel terzo trimestre 2023 sono state cancellate d’ufficio dal Registro delle Imprese un consistente numero di imprese individuali della provincia di Treviso per mancato compimento degli atti di gestione negli ultimi tre anni, ai sensi del DPR n. 247/2004 (sono oltre 1.600 ditte cancellate, di cui circa sono 270 femminili).

 

 



 

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