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Famiglie a basso reddito, terzo settore, aree colpite da calamità: con il D.L. 39/2024 si allarga la platea dei beneficiari del contributo Superbonus

Abbassare tetti di spesa e percentuali, introdurre meccanismi più selettivi per controllare la spesa puntando in casi specifici al contributo a fondo perduto.

È uno degli obiettivi dichiarati del progetto di revisione del sistema delle agevolazioni fiscali per l’edilizia, più volte annunciato dal Governo e richiesto dalle associazioni di categoria.

Con il D.L. 39/2024 la conversione degli incentivi previsti dal Superbonus in contributi a fondo perduto per categorie e ambiti specifici fa un deciso passo in avanti.

Accanto al sostegno previsto dal D.L 212/2023 alle famiglie con basso reddito, il decreto taglia-crediti introduce due nuovi fondi per gli interventi di riqualificazione energetica e sismica nelle aree sismiche o avviati dagli enti del Terzo settore.

Ecco un sintetico resoconto delle misure finora previste che richiedono alcuni provvedimenti applicativi per essere pienamente operative.

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Contributi a fondo perduto Superbonus per le aree colpite da eventi sismici

È stato istituito un fondo da 35 milioni di euro per il 2025 destinato agli interventi di riqualificazione energetica e strutturale su immobili danneggiati da eventi sismici a far data dal 24 agosto 2016 diversi da quelli citati dall’art. 1, comma 1 del D.L. 39/2024, dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza.

La nuova norma riconosce un contributo ai soggetti che sostengono le spese per gli interventi rientranti nell’art. 119 commi 1-ter e 4-quater (comuni colpiti dal sisma) ubicati in zone diverse dalle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessate dagli eventi sismici verificatisi il 6 aprile 2009.

Il Capo del Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei ministri dovrà adottare un provvedimento entro 6 mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge di conversione del D.L. 39/2024, tenendo conto dell’estensione territoriale dello stato di emergenza.

Fondo aree sismiche: come accedere al contributo Superbonus

Possono accedere a tale contributo esclusivamente coloro che invieranno un’istanza per via telematica ai Commissari straordinari o delegati incaricati per gli interventi di ristrutturazione per il territorio. Le risorse verranno erogate in base all’ordine cronologico di presentazione delle istanze, concedendo il contributo nel limite delle risorse loro assegnate e fino a esaurimento delle stesse, dando immediata comunicazione.

Tuttavia è importante sottolineare che attualmente non si conosce il limite massimo per ciascun richiedente in quanto si dovrà attendere, entro 60 giorni dalla conversione il legge del D.L. 39/2024,  un provvedimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Contributi a fondo perduto Superbonus per il Terzo settore

Un altro fondo, da 100 milioni di euro per lo stesso anno, è previsto per la riqualificazione energetica e strutturale realizzata da enti del terzo settore, organizzazioni non profit, associazioni di volontariato e di promozione sociale.

Per accedere a tale contributo, i soggetti dovranno presentare per via telematica un’istanza all’ENEA secondo un modello standardizzato definito che dovrà essere adottato dal MASE entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del D.L. 39/2024.

Contributo Superbonus a fondo perduto per famiglie a basso reddito

Il D.L 212/2023 prevede la possibilità di accedere ad un contributo a fondo perduto per i lavori agevolati con Superbonus nel 2024.

L’incentivo è concesso alle famiglie con bassi redditi per coprire le spese sostenute per gli interventi agevolati nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024, a condizione che i lavori abbiano raggiunto uno stato di avanzamento pari o superiore al 60% entro il 31 dicembre 2023.

L’obiettivo è chiaro: aiutare i contribuenti con i redditi più bassi a colmare il gap tra la misura dell’agevolazione concessa nel 2023 e le spese da affrontare nel 2024 e consentire il completamento dei lavori dopo l’abbassamento dell’aliquota della detrazione.

Il controllo dei lavori e la tenuta della documentazione richiesta per accedere alle agevolazioni è più facile con un software per la gestione di bonus edilizi; valuta l’opportunità di usarlo per le tue pratiche e attiva la prova gratuita di un mese.

Per accedere al contributo è necessario soddisfare i seguenti requisiti:

  • avanzamento dei lavori: almeno il 60% di avanzamento verificato al 31 dicembre 2023;
  • reddito: il contributo sarà destinato ai contribuenti con un reddito di riferimento, calcolato in base al quoziente familiare, inferiore a 15.000 euro;
  • periodo delle spese: le spese devono essere sostenute tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024.

Riordiamo che il quoziente familiare si determina in base ai redditi complessivi del nucleo familiare. Qui trovi un tool gratuito per il calcolo del reddito di riferimento.

L’importo del contributo a fondo perduto non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi.

Anche in questo caso non è ancora stato stabilito l’ammontare del contributo a fondo perduto Superbonus 2024, che non potrà superare la differenza tra la misura dell’agevolazione edilizia riconosciuta per il 2023 e quella spettante per le spese sostenute nel periodo indicato del 2024.

I criteri e le modalità di erogazione del contributo saranno determinati da un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze che dovrà essere adottato entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto del governo.

Come si restituisce il contributo a fondo perduto non spettante nel 2023

Con la risoluzione 9/E del 29 gennaio 2024, l’Agenzia delle Entrate ha fornito anche i codici tributo per la restituzione spontanea delle somme non spettanti nel 2023.

La restituzione avviene tramite versamento con F24 utilizzando i seguenti codici tributo:

  • “8158” denominato “Contributo a fondo perduto per interventi agevolati – Restituzione spontanea – CAPITALE – art. 9, comma 3, D.L. 176 del 2022”;
  • “8159” denominato “Contributo a fondo perduto per interventi agevolati – Restituzione spontanea – INTERESSI – art. 9, comma 3, D.L. 176 del 2022”;
  • “8160” denominato “Contributo a fondo perduto per interventi agevolati –Restituzione spontanea – SANZIONE – art. 9, comma 3, D.L. 176 del 2022.

 

 

 

 

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