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La sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti risponde all’interrogazione parlamentare del Movimento Cinque Stelle in merito alla proroga dei contratti ATA.

Preliminarmente che il Governo vuole assicurare le scuole il supporto di personale amministrativo aggiuntivo, sia con il PNRR sia con Agenda Sud, stanziando fondi“, esordisce Frassinetti

La legge, per individuare le coperture finanziarie, ha dovuto distinguere i collaboratori scolastici che non rientrano nei fondi del Pnrr, rispetto a quelli degli assistenti tecnici e amministrativi“, spiega.

Si tratta di una possibilità preclusa alle altre amministrazioni, bisogna precisare“, continua.


Per semplificare le procedure amministrative, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha attivato un supporto, un format di contratto che le scuole possono scaricare direttamente dal sistema informativo e un simulatore, con il quale le scuole possono calcolare con le risorse Pnrr disponibili e comunicare la durata del contratto e l’importo da corrispondere ciascun assistente amministrativo”, prosegue la sottosegretaria.

“Inoltre – conclude –  il Ministero sta individuare tutte le semplificazioni per la gestione dei pagamenti di questi contratti e nonché nuove risorse Pnrr per incrementare la durata dei contratti“.

Interrogazione del M5S


Ai sensi dell’articolo 21, commi 4-bis e 4-bis.1 del decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, convertito con modificazioni dalla legge 10 agosto 2023, n. 112, le istituzioni scolastiche impegnate nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) possono assumere personale amministrativo e tecnico aggiuntivo assunto con incarichi temporanei, inizialmente previsti fino al 31 dicembre 2023; successivamente, l’articolo 20-bis del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145 ha disposto una proroga per i contratti relativi all’assunzione di 3.166 assistenti tecnici e amministrativi fino al 30 giugno 2026, essendo gli oneri di spesa coperti a valere su risorse del PNRR, mentre per quanto concerne i collaboratori scolastici, secondo quanto previsto dall’articolo 1, comma 326 della legge 30 dicembre 2023, n. 213, gli incarichi sono stati prorogati fino al 15 aprile 2024; pertanto, le istituzioni scolastiche possono, nell’ambito della propria autonomia, porre a carico del PNRR esclusivamente le spese per il personale amministrativo e tecnico a tempo determinato effettivamente impegnato nell’attuazione degli interventi del PNRR «nei limiti della percentuale delle spese generali dell’investimento, in misura non superiore al 10 per cento del correlato finanziamento PNRR, ovvero dei costi indiretti»; tuttavia, nell’attuazione delle sopracitate disposizioni da parte delle istituzioni scolastiche, sono emerse numerose criticità rispetto all’effettiva disponibilità delle risorse individuate, in quanto esse sono state già in parte o del tutto impegnate al fine di avviare le attività individuate dai progetti PNRR già contrattualizzati; da tale quadro emerge una chiara disparità di trattamento tra i collaboratori scolastici, che potranno beneficiare di una proroga dei propri contratti, c gli assistenti tecnici e amministrativi, che, al contrario, corrono il rischio di perdere l’incarico perché nonostante i contratti cessino il 30 giugno 2026, tale proroga sarà garantita soltanto dall’effettiva disponibilità dei fondi di ciascuna istituzione scolastica –: quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda intraprendere affinché siano prorogati i contratti del personale tecnico e amministrativo assunto ai sensi dell’articolo 21, comma 4-bis (organico PNRR) e comma 4-bis.1 (organico Agenda SUD), individuando risorse aggiuntive che non dipendano dall’effettiva capacità di spesa della singola istituzione scolastica.

Interrogazione PD

Le scuole, grazie alle risorse stanziate dal PNRR, hanno potuto aderire ai singoli progetti di investimento e, a tal fine, richiedere ed usufruire di una unità aggiuntiva di personale A.t.a. e, nello specifico, di un collaboratore scolastico o di un assistente tecnico o di un assistente amministrativo; sono state assunte circa 9.000 unità di personale scolastico grazie al piano Agenda Sud e al PNRR, con scadenza contratto prevista per il 31 dicembre 2023 grazie alle risorse stanziate dalla legge n. 112 del 2023; la legge n. 191 del 17 dicembre 2023 ha previsto la possibilità di prorogare i 3.166 assistenti assunti (tecnici ed amministrativi), corrispondenti alle uniche due figure professionali previste per i progetti PNRR sino al 30 giugno 2026; i collaboratori scolastici, invece, sono stati prorogati sino al 15 aprile 2024 e con risorse a carico dello Stato; tuttavia, in data 28 dicembre 2023, il Ministero competente ha diramato una nota (prot. n. 3919) con la quale ha inteso differenziare la figura del collaboratore scolastico rispetto a quella dell’assistente (tecnico ed amministrativo): i collaboratori scolastici sono stati prorogati «di diritto» al 15 aprile 2024 grazie ai fondi previsti nella legge di bilancio, mentre per gli assistenti tecnici ed amministrativi si è previsto, in sintesi, che le istituzioni scolastiche potranno attivare nuovi incarichi in favore del personale già assunto, attingendo dai fondi PNRR nei limiti del 10 per cento del correlato finanziamento PNRR ovvero dei costi indiretti; questa decisione ha generato notevoli criticità: gran parte delle scuole ha scelto di non rinnovare i contratti del personale tecnico e amministrativo e, molte altre, si trovano a vivere una situazione di estrema confusione; la nota ministeriale ha previsto, di fatto, una gravissima disparità di trattamento tra le figure del personale Ata: da un lato i collaboratori scolastici garantiti e tutelati e dall’altro gli assistenti tecnici ed amministrativi prorogati solo teoricamente e, di fatto, rimasti senza lavoro e senza alcuna certezza –: come intenda affrontare le gravi criticità generate dalla distinzione prevista in termini di proroghe tra le diverse figure del personale Ata, dovendo le tre figure professionali essere gestite e tutelate equamente poiché tutte necessarie al corretto espletamento dei progetti PNRR negli istituti scolastici e poiché tutto il personale Ata merita pari considerazione, diritti ed opportunità.


Dalla proroga Ata agli stipendi dei supplenti. Question Time con Frassinetti

Oggi in Commissione abbiamo interrogato il Ministero dell’istruzione sugli oltre 3.500 assistenti tecnici ed amministrativi che dal 1° gennaio 2024 sono rimasti a casa senza stipendio. La sottosegretaria Frassinetti ha purtroppo confermato il pasticcio del Governo con la proroga al 2026 dei contratti del suddetto personale scolastico, inserita nel decreto Anticipi ma senza copertura finanziaria certa, così come certificato dallo stesso Servizio Studi Bilancio. Cosa ancor più grave è che ad oggi di fatto il Governo non ha ancora trovato una soluzione al problema. Una serie di “vedremo”, “faremo” che purtroppo non possono dare serenità e dignità alle migliaia di lavoratori rimasti senza contratto e stipendio dopo essere stati illusi con una proroga rivelatasi un “bluff”. Abbiamo già depositato emendamenti al milleproroghe in cui chiediamo di coprire i costi dei contratti con fondi di bilancio, sostituendoli a quelli aleatori del Pnrr previsti dal governo. Vedremo se almeno su questo ci daranno ascolto”.

Così in una nota i deputati M5S in commissione cultura Antonio Caso, Anna Laura Orrico e Gaetano Amato.

Gli impegni presi dal governo per le scuole e per il personale coinvolto sono ancora troppo generici e insoddisfacenti. Chiediamo -già in fase di conversione del decreto Milleproroghe- risorse certe per consentire la proroga dei contratti e certezza per i lavoratori che devono seguire i progetti del Pnrr e che invece al momento non si sono visti rinnovare il contratto”.

Così Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione Cultura, che ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione per denunciare le gravi criticità generate dalla distinzione prevista dal suo dicastero rispetto alle proroghe tra le diverse figure del personale Ata.

La nota ministeriale – aggiunge Manzi – ha generato, di fatto, una gravissima disparità di trattamento tra le figure professionali: da un lato i collaboratori scolastici e dall’altro gli assistenti tecnici ed amministrativi prorogati solo teoricamente e rimasti senza lavoro e senza alcuna certezza. Gran parte delle scuole – di fronte alle incertezze circa le risorse a disposizione- ha scelto infatti di non rinnovare i contratti del personale tecnico e amministrativo e, molte altre, si trovano a vivere una situazione di estrema confusione. Chiediamo al governo di garantire le risorse necessarie perché tutte e tre le figure professionali siano gestite e tutelate equamente, essendo tutte necessarie al buon funzionamento degli istituti scolastici e all’espletamento dei progetti Pnrr”.

Organico aggiuntivo ATA, proroga contratti dei collaboratori scolastici al 30 giugno. Emendamento Lega Milleproroghe

 

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