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Un mini condominio (2 unità) ha presentato Cilas con
delibera assembleare a novembre 2022 per lavori di ecobonus e
sismabonus, tutto a regime superbonus 110. I due proprietari, come
da verbali di condominio ed accordo con le ditte affidatarie,
avevano a carico per il sismasbonus una quota uguale per entrambi
mentre per il restante e per l’eco usufruivano dello sconto in
fattura. I lavori sono stati svolti principalmente nel 2023, ma
termineranno nel 2024.

La parte di spesa spettante ai due condomini è stata fatta
nel 2023, ma non sono riusciti a cedere il credito a Poste
Italiane, che ha rifiutato la domanda, né ad altri e quindi non è
stato caricato come credito ceduto entro il 4 aprile. Considerata
la Cilas e la delibera assembleare di novembre 2022 e considerato
che alla fine del 2023 avevano un SAL oltre il 70% con spese
effettuate e documentate da bonifico parlante, non avendo potuto
cedere e comunicare entro il 4 aprile, è ancora possibile cedere
quel credito (in totale o rate residue perdendo la prima rata del
2023) o esiste solo la possibilità della detrazione in 4
anni?

L’esperto risponde

Il Decreto Legge 29 marzo 2024,
n. 39
è stato convertito, con importanti modificazioni, nella
Legge 23 maggio
2024, n. 67
. Per quanto qui d’interesse, già dalla prima
versione del D.L. 39/2024, con l’art. 2 è stato previsto il termine
perentorio del 4 aprile 2024 alle comunicazioni di cessione dei
crediti relativamente alle spese sostenute nell’anno 2023,
escludendo anche la possibilità di cessione con l’utilizzo della
“remissione in bonis” di cui all’articolo 2, comma 1, del
decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito, con modificazioni,
dalla legge 26 aprile 2012, n. 44.

Con le modifiche apportate al decreto durante la conversione in
legge, al comma 7 del nuovo art. 4-bis del D.L. 39/2024 è stato
anche previsto che a decorrere dalla data di entrata in vigore
della legge di conversione del decreto, avvenuta il 29 maggio 2024,
non è in ogni caso consentito l’esercizio dell’opzione di cessione
del credito in relazione alle rate residue non ancora fruite delle
detrazioni derivanti dalle spese per gli interventi edilizi
indicati nel comma 2 dell’art. 121 del D.L. 34/2020 conv. in L.
77/2020.

Riepilogando:

  • con l’articolo 2 l’ultimo giorno utile per cedere i crediti
    relativi alle spese sostenute nel 2023 è stato il 4 aprile
    2024;
  • con l’art. 4-bis l’ultimo giorno utile per cedere le rate
    residue relative alle spese sostenute in tutti gli anni precedenti
    al 2024 è stato il 28 maggio 2024.

Questa nuova legge è stata uno dei motivi di rifiuto di molte
pratiche in corso di approvazione dalle Poste Italiane, in
particolare quelle che riguardavano la cessione delle annualità
successive alla prima, le cosiddette “rate residue”, di contratti
non ancora firmati e resi definitivi con le comunicazioni di
cessione del credito all’Agenzia delle Entrate prima del 29 maggio
2024.

Si può, dunque, concludere che le spese sostenute nel 2023 dai
due condòmini relativamente agli interventi di adeguamento del
rischio sismico potranno essere portate in detrazione in quattro
rate costanti annuali a partire dalle dichiarazioni dei redditi da
presentare quest’anno.

A cura di Luciano Ficarelli
Dottore Commercialista
www.professionistiintegrati.net
Esperto in bonus edilizi
Abilitato al rilascio del Visto di Conformità

© Riproduzione riservata

 

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